Santena – 9 gennaio 2017 – Alunni, maestri e genitori degli alunni della materna Marco Polo hanno compiuto un gesto di solidarietà per l’Istituto comprensivo Simone De Magistris, di Caldarola, che ha avuto più plessi colpiti dal sisma.
Nei giorni scorsi Letizia Caputo, insegnante della materna Marco Polo ha proposto ai genitori santenesi una raccolta di materiale didattico da consegnare alla scuola dell’infanzia Simone De Magistris, di Caldarola. Numerosi i genitori che, con gli insegnanti, hanno risposto all’appello. Nei giorni scorsi la maestra Letizia, con il marito Giovanni Le Donne, sono partiti alla volta di Caldarola, comune sito in provincia di Macerata, nelle Marche, con un’auto che aveva il bagagliaio colmo di materiale didattico.
Il maltempo di questi giorni ha ritardato la consegna che si è potuta effettuare solo stamattina, alla presenza della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti dell’Istituto comprensivo di Caldarola, Belforte, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. La consegna è avvenuta alla scuola dell’infanzia di Belforte, alla presenza di Alfonso Caputo, fratello della maestra Letizia e presidente dell’associazione culturale e artistica internazionale Terra dell’Arte, che ha realizzato il contatto tra le due scuole, quella marchigiana e quella piemontese. Presente alla consegna anche l’assessore al Territorio, l’ingegnere Francesco Losego. Il comune di Santena era rappresentato dal consigliere comunale Giovanni Le Donne. Il maltempo dei giorni scorsi ha fatto slittare la consegna e impedito che la delegazione santenese si recasse in visita a Caldarola dove, in alcuni container, dal 5 dicembre scorso, dopo il terremoto sono state accolte tre sezioni della scuola dell’infanzia.
Letizia Caputo, insegnante promotrice dell’iniziativa, spiega: «La consegna del materiale didattico è stato un momento di grande emozione, per noi come per loro. Le nevicate ci hanno bloccati per alcuni giorni in Abruzzo: oggi siamo finalmente riusciti a consegnare il materiale donato con generosità dai nostri piccoli allievi e dalle loro famiglie: risme, pennarelli, tempere, acquerelli, pongo, libri, puzzle, peluche, bambole e quaderni. Dunque ce l’abbiamo fatta: missione compiuta».
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