Il sindaco Ugo Baldi: «Santena? Una città normale che non fa più notizia»

Santena – 15 gennaio 2017 – «Non sopporto facebook e i social: a leggerli sembrerebbe che in quanto sindaco sia responsabile di tutto quanto non va». «In questi anni abbiamo amministrato per far tornare Santena una città normale; qualche anno fa ogni settimana c’era uno scandalo». Così si è espresso il sindaco Ugo Baldi, intervenendo alla giornata del Ringraziamento della Coldiretti.

Nel suo indirizzo di saluto alla giornata del ringraziamento, organizzata dalla locale sezione degli agricoltori della Coldiretti, il sindaco Ugo Baldi, ha detto: «Io ho 60 anni. Non sono vecchissimo e neppure giovanissimo… Oggi vorrei lasciarvi questo pensiero. Io non so voi, ma io spesso faccio fatica  a riconoscermi nel  mondo di oggi. Mi trovo spesso fuori luogo.  Che dire? Non è più il mondo che fa per me. E’ un mondo fatto di sola superficialità, di esteriorità. Faccio sempre più fatica a convivere con i social cittadini popolati da commenti gratuiti sempre e solo su quanto non va. Molte volte si scrive e si fanno commenti senza conoscere la realtà o a prescindere del tutto dalla realtà. Tante parole in rete basate sul nulla. Forse qualche volta sarebbe meglio spegnere il computer e parlare con le persone reali…».

Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Farei volentieri a meno di facebook. Devo utilizzarlo perché tanti mi scrivono e, naturalmente, rispondo, per educazione. Vengo spesso sommerso di parole. A leggere facebook sembra quasi che io, in quando sindaco, sia il responsabile di tutto quanto non funziona qui a Santena. Pochi giorni fa in alcune zone della città è mancata la luce per sei minuti. Anche lì qualcuno, se pur con ironia, ha ritenuto di chiamarmi in causa. Mi sono arrivate rimostranze anche sull’orologio del campanile della chiesa: ci sono più quadranti che segnano ore diverse, ma anche lì che ci posso fare? Nulla, l’orologio è governato dalla parrocchia e credo che appena possibile l’ora tornerà quella giusta. Accanto alle accuse per tutti i guai santenesi c’è anche qualcuno che insinua che gli noi amministratori guadagneremmo chissà quanto. Informo che, come sindaco della città di Santena, ricevo euro 640 mensili. Faccio presente che, sin dall’inizio del mio mandato non ho mai chiesto rimborso e ogni mese spendo ben di più di quanto ricevo. Medesimo discorso vale per gran parte degli assessori. Io faccio l’amministratore perché voglio bene, perché amo, questa nostra città». 

Sempre nel suo indirizzo di saluto, pronunciato nella sala blu dell’oratorio San Luigi il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Come amministratori sin dall’inizio del nostro mandato, abbiamo lavorato per riportare alla normalità la città di Santena. Prima del nostro arrivo in amministrazione quasi ogni giorno la città era sui mezzi di informazione per vicende non proprio edificanti e tutt’altro che positive. Ogni settimana si aveva notizia di uno scandalo. Oggi mi sembra di poter dire che la situazione cittadina è ben diversa. Ora che gli scandali sono finiti la normalità non fa notizia. Mi sembra di poter dire che Santena oggi è un paese tornato alla normalità. Lavoriamo per migliorare sempre di più la nostra città e lo facciamo con le poche risorse disponibili. Come amministratori cerchiamo la collaborazione delle associazioni come dei cittadini. Lavoriamo cementando amicizia evitando di fomentare contrapposizione e astio: in sostanza si lavora per far crescere la nostra comunità. Per realizzare una comunità che stia bene insieme».

Il sindaco ha ancora aggiunto: «Santena ha caratteristiche peculiari. In sedici chilometri quadrati vivono 11mila abitanti. Pensate che Poirino conta gli stessi abitanti, distribuiti su un territorio di ben 78 chilometri quadrati. Santena ha una densità di popolazione veramente alta. Ufficialmente gli extracomunitari sono quasi mille, nella realtà sono quasi il doppio. Tra i 4 e i 5mila abitanti sono cittadini immigrati dal sud, in gran parte Calabresi, di Riace, ma non solo: si tratta di santenesi ben integrati.  Quelli che si possono definire santenesi doc sono un’esigua minoranza: concentrata a Tetti Giro come nelle varie borgate.  Mentre molti a Santena sono di passaggio sulle famiglie storiche santenesi ricade parte della responsabilità di fare il possibile per mantenere l’identità della città. Negli ultimi anni Santena sta pagando a caro prezzo la crisi occupazionale: ogni giorno entrano nel mio ufficio da due a tre persone a chiedere lavoro o soldi. La povertà è sempre più diffusa e colpisce famiglie che sino a qualche anno fa erano ben lontane dal pensare di poter entrare nella spirale della povertà. Nell’ambito dei comuni del Chierese mi sembra di poter affermare che la città di Santena è quella che sta pagando il prezzo più alto».

**

www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena