Santena, Premio Cavour 2016, il discorso di Marco Fasano

Santena – 23 gennaio 2017 – Oggi al complesso cavouriano si è svolta la consegna del Premio Cavour 2016 a Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea. Di seguito il discorso di Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour.

Gentili signore e signori, autorità civili e militari,

desidero unirmi – a nome dell’Associazione “Amici della Fondazione Cavour” – ai ringraziamenti espressi dal dr. Nesi per la Vostra presenza alla cerimonia della X edizione del Premio Camillo Cavour.

Professor Draghi,
per tutti noi la Sua presenza in questa occasione, in questo luogo, è motivo di onore e di grande orgoglio.

L’occasione è data dalla consegna del Premio Cavour, che assume oggi, con la Sua persona, per quanto Lei ha fatto, sta facendo e potrà fare, una valenza nazionale ed internazionale.

Tradizionalmente il Premio è consegnato il XX settembre di ogni anno, ma ben volentieri abbiamo fatto un’eccezionale deroga.

La scelta della data del XX settembre non è casuale: nel 1895 – venticinquennale della presa di Roma – divenne festa nazionale e tale rimase fino al 1930. Tra le prime richieste presentate al Governo italiano dalla Santa Sede – dopo la firma dei Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929 – ci fu l’abolizione della festa del XX settembre. La richiesta fu subito accettata dal regime fascista.

Ricordare il XX settembre quindi, come limpidamente espresso in un articolo del 2013 da Elena Savino, non significa solo rendere omaggio alla memoria storica di un fatto importante del nostro passato: la breccia di Porta Pia consentiva ai patrioti del Risorgimento di concludere l’unità del paese, conquistando l’ultima enclave cattolica e dando all’Italia Roma capitale. Non è questo il momento, ma invito tutti a leggere attentamente i discorsi di Camillo Cavour del marzo 1861 in merito.

Ricordare il 20 settembre significa anche riconoscere il valore dello Stato laico, uno dei maggiori lasciti della battaglia risorgimentale, che ha circoscritto il potere della Chiesa al magistero morale, conferendo in pari tempo allo Stato la sua completa indipendenza di compiti e funzioni nell’ambito della vita civile. Questa ricorrenza, assolutamente sconosciuta dalla maggior parte della classe politica attuale, ha dunque un significato simbolico altissimo, che richiama la libertà del cittadino rispetto ai problemi religiosi e morali, chiedendo un forte impegno civile in un paese ogni giorno costretto a difendere i principi della laicità delle istituzioni.

Il luogo. Per noi santenesi il Memoriale cavouriano è semplicemente il “castello”, il luogo – insieme al Parco – in cui molti di noi sono andati a giocare da bambini. E ancora oggi bisogna ammettere che ci sono più visitatori del Parco che non del Castello.

Ma questo nostro sentimento, certamente comprensibile, è assolutamente limitativo.

Il Memoriale cavouriano di Santena è e rimarrà – coscienti o non coscienti il Paese e le Istituzioni – il luogo della “memoria patria”. Il luogo nel quale la nipote Giuseppina – a 25 anni dalla morte di Camillo Cavour – ha ritenuto giusto raccogliere gli oggetti e le carte dello zio in un unico luogo, vicino alla sua tomba affinché egli fosse onorato e ricordato in modo degno dalle migliaia di persone che giustamente attribuivano a lui il merito di aver reso l’Italia una ed indipendente.

La nascita dello Stato unitario avvenne grazie alla capacità della classe dirigente di allora, guidata da un Primo Ministro che vedeva nel Parlamento una eccezionale opportunità, superando enormi difficoltà di ordine politico-diplomatico, ma anche certamente di ordine pratico (si pensi – in un’epoca senza computer – dover unificare paesi con lingue o dialetti diversi, monete diverse, sistemi metrici diversi, ad esempio)

Ma ciò avvenne anche in quanto Camillo Cavour incarnava in pieno, la mentalità e gli interessi di una parte della società civile, dei ceti emergenti che hanno avuto in lui il punto di riferimento politico ed ideale.

Professor Draghi,
La ringraziamo ancora di cuore per aver accettato il nostro Premio e speriamo vivamente che la Sua venuta possa contribuire direttamente o indirettamente ad un futuro ricco di soddisfazioni per il Memoriale cavouriano di Santena e per gli alti valori che esso rappresenta.

Grazie

Marco Fasano
Santena, 23 gennaio 2017
per il XX settembre 2016

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Link alla registrazione video di Radio radicale:

http://www.radioradicale.it/scheda/498062?i=3658440

 

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