I sindaci della Zona omogenea 11 della città metropolitana discutono di macchine mangiasoldi e di smog

Carmagnola – 3 marzo 2017 – Orari di spegnimento delle macchinette mangiasoldi e riduzione dello smog: su questi due temi si sono incontrati mercoledì 1° marzo a Chieri i sindaci dei Comuni appartenenti alla Zona Omogenea 11 della Città Metropolitana di Torino. Di seguito, il comunicato stampa inviato oggi ai mezzi di informazione dalla sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio.

Incontro dei sindaci della Zona Omogenea 11: orari di accensione degli apparecchi di gioco e smog tra gli argomenti di discussione

CARMAGNOLA – Si sono incontrati mercoledì 1° marzo a Chieri i Sindaci dei Comuni appartenenti alla Zona Omogenea 11 della Città Metropolitana di Torino per un confronto su due temi che riguardano trasversalmente tutte le amministrazioni: le misure per l’abbattimento per lo smog e le ordinanze che regolamentano gli orari di accensione degli apparecchi per il gioco con vincite in denaro.

Sul fronte della regolamentazione degli orari delle slot machine sui territori comunali, i sindaci hanno concordato di mantenere attive le rispettive ordinanze emanate, nelle more dell’emanazione della sentenza del Tar Piemonte circa i ricorsi avverso l’ordinanza del Comune di Torino, attualmente sospesa. I sindaci hanno inoltre concordato di sollecitare la Regione Piemonte ad attuare l’articolo 3 della legge regionale numero 9/2016 che prevedeva la predisposizione e la diffusione di materiale informativo per la sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo.

Pieno accordo tra i sindaci, inoltre, ad attuare politiche e buone prassi collettive per la riduzione dello smog, nella consapevolezza che interventi non coordinati non possano condurre a risultati apprezzabili. Ivana Gaveglio, sindaca di Carmagnola, commenta “E’ importante che le misure per la riduzione del PM10 vengano concordate e attuate in modo uniforme sul territorio. I Sindaci auspicano tuttavia che sia possibile, per quanto riguarda la zona Chierese-Carmagnolese, poter lavorare sulla base di dati rilevati in tempo reale dalle celle presenti sui territori e non sulla base delle rilevazioni effettuate dalla centralina di zona Lingotto, come avviene ora”.

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