Santena, nuova riunione del tavolo a contrasto di ludopatie e gioco d’azzardo patologico

Santena – 10 aprile 2017 – Nuova riunione del tavolo a contrasto di ludopatie e del gioco d’azzardo patologia che vede presenti un buon numero di sindaci, la città di Torino, la città metropolitana e la Regione Piemonte.

Ugo Baldi la riunione, svolta nei giorni scorsi, la sintetizza così: «Oltre ad alcuni sindaci, fra cui i primi cittadini di Chieri, Collegno, Grugliasco, Rivoli  e Venaria, erano presenti l’assessore della città di Torino Alberto Sacco, il vice sindaco metropolitana Marco Marocco e l’assessore regionale alla Sanità Antonino Saitta. L’assessore Saitta ha spiegato che la Regione Piemonte ha intenzione di rispettare gli impegni presi con la legge regionale, emanata il 2 maggio scorso, recante disposizioni su “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. La legge, tra le altre misure, prevede l’arrivo di un Piano integrato triennale per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio
della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico».

Ugo Baldi aggiunge: «Il tavolo sarà riunito subito dopo il pronunciamento del Tar rispetto all’ordinanza della città di Torino, previsto per il 30 maggio. Il Tar si esprimerà sulla legittimità dell’ordinanza rispetto ai tempi di chiusura delle macchinette mangiasoldi. A seconda del pronunciamento del Tar vedremo se e come dovremo modificare l’ordinanza che, tutti i sindaci della nostra zona, hanno preso per limitare l’orario di funzionamento delle macchinette da gioco».

Il sindaco di Santena continua: «Come amministratori attendiamo che la Regione attui tempestivamente tutte le misure previste dalla legge per contrastare la ludopatia e il gioco d’azzardo patologico. Ricordo che la legge regionale, per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire il disturbo da gioco, prevede che, a partire dall’autunno, venga vietata la collocazione di queste macchinette vicino a tutta una serie locali sensibili che si trovino a una distanza, non inferiore a trecento metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e non inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti. Questi locali sensibili sono: istituti scolastici; centri di formazione per giovani e adulti; luoghi di culto;
impianti sportivi;
ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali;  strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori; istituti di credito e sportelli bancomat; esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati;
movicentro e stazioni ferroviarie. Sinora nessuno ha impugnato la legge regionale, rispetto alla collocazione degli apparecchi per il gioco – chiude il sindaco Ugo Baldi –,  dunque questi provvedimenti scatteranno in autunno».

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