Santena, la Polizia sequestra rame nel campo nomadi

Santena – 6 maggio 2017 – La Polizia di Stato, sezione reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Torino, nei giorni scorsi, ha eseguito il sequestro di una tonnellata di rame ai danni di un soggetto di etnia rom, del campo nomadi cittadino.

Maxi-sequestro oro rosso. UFFICIO STAMPA POLIZIA DI STATO

Di seguito il comunicato della Polizia di Stato.

 

Torino: Ingente sequestro di rame da parte della Polizia di Stato

Sequestro operato dalla Squadra Mobile a Santena

Toorino – 6 maggio 2017 – La sezione reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Torino, nei giorni scorsi, ha eseguito un ingente sequestro di rame ai danni di un soggetto di etnia rom.

L’ “oro rosso”, come viene definito il metallo, è stato trovato durante una perquisizione all’interno di un insediamento di rom, nel comune di Santena, occultato in alcuni cassoni di plastica dietro le baracche: quasi una tonnellata di metallo per un valore di circa 9 mila euro, pronto per essere poi rivenduto sul mercato.

Le immediate indagini condotte per risalire alla provenienza del rame hanno portato alla denuncia in stato di libertà per il reato di furto aggravato a carico di un italiano dipendente di una ditta di lavorazione metalli della zona che ha riconosciuto come suo il predetto materiale mentre il rom è stato deferito per il reato di ricettazione.

Fonte Polizia di Stato, Questura di Torino: http://questure.poliziadistato.it/it/Torino/articolo/684590daebfe8538011679252

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Maxi-sequestro oro rosso. UFFICIO STAMPA POLIZIA DI STATO

La stessa notizia l’Agenzia Ansa la racconta così:

Sequestrata 1 tonnellata rame a Santena

Valore 9mila euro, nascosto in campo nomadi. Due denunciati

(ANSA) – TORINO, 6 MAGGIO 2017 – Una tonnellata di rame, del valore di 9mila euro, è stata sequestrata in un insediamento Rom a Santena. L’operazione è stata portata avanti dalla sezione reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Torino. L’ “oro rosso”, come viene definito il metallo, è stato trovato durante una perquisizione. Era nascosto in alcuni cassoni di plastica dietro le baracche, pronto per essere poi rivenduto sul mercato. Le indagini condotte per risalire alla provenienza del rame, hanno portato alla denuncia in stato di libertà per il reato di furto aggravato a carico di un italiano mentre un nomade è stato deferito per il reato di ricettazione. L’italiano, che è dipendente di una ditta di lavorazione metalli della zona, ha riconosciuto come suo il rame sottoposto a sequestro.

Fonte: Agenzia Ansa

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