Santena “Chi l’ha visto? Puntata 71

SANTENA – 27 maggio 2017 – Ogni 6 giugno, da Santena, lo spirito di Camillo Cavour lancia messaggi all’Italia e all’Europa.  CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e Associazione Camillo Cavour. Tra Marx, Dante e Cavour, tra spiriti, fantasmi, masche, folletti e spettri Santena è un centro culturale europeo.

1) “Libera Chiesa in libero Stato”. Per mantenere buone relazioni tra la Città del Vaticano e la Città di Camillo Cavour, sia in occasione del 6 giugno, sia in vista del fatidico XX settembre, forse è bene che il Presidente dell’Associazione Camillo Cavour di Santena, in puro “spirito” cavouriano, faccia gli auguri al Neo-Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti.

2) A proposito di fantasmi. “Uno spettro s’aggira per l’Europa – lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro: papa e zar, Metternich e Guizot, radicali francesi e poliziotti tedeschi…..”. E’ il famoso incipit de “ Il Manifesto del Partito Comunista” di Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-1895), due tra i contemporanei del Contadino-Tessitore.

3) Spiriti e Marx. Sarà un caso ma Spettri e Marx, legano gli avvistatori di fantasmi accreditati da “La Stampa”, al 6 giugno e alla conferenza che il Prof. Carlo Ossola terrà nel cortile del Castello, in occasione della cerimonia di commemorazione per il 156° della scomparsa di Camillo Cavour. Titolo “De Sanctis, tra Cavour e Marx nella lettura di Dante”.  Dante, noto esperto in materia di anime e spiriti, dispersi tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, può fare da guida nell’intricato percorso alla ricerca di fantasmi. Dunque una conferenza da non perdere, come da non perdere è la degustazione dei prodotti tipici legati all’opera dello Statista santenese.

4) Gli Alberi di Santena. Durante la serata del 6 giugno, in omaggio a Camillo Cavour e ai suoi Amici ed estimatori, sarà disponibile il volume curato dalla Associazione Amici di Camillo Cavour di Santena, insieme agli alunni delle scuole di Santena. Un’opera preziosa, da tenere nella libreria di casa o sul comodino. Regalo per compleanni, onomastici,  matrimoni, cresime e comunioni e quant’altro. Un lavoro utile per conoscere lo straordinario patrimonio naturale e arboreo di Santena, che va letto con la mente rivolta pure alle piante che producono freschi e buoni ortaggi, tra cui l’asparago, Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).

5) Spettro vero o falso. Ma chi sono coloro di cui parla La Stampa? Non si capisce se acchiappafantasmi o cacciatori di spettri. Eppure la differenza è sostanziale. Basta che non molestino troppo lo spirito di Cavour, persona nota per essere abbastanza suscettibile. Probabilmente sono dei mattacchioni. Infatti non hanno prove di ciò che dicono. I loro strumenti sono visibilmente poco affidabili. Si sospetta lavorino per attirare turisti a Torino giocando sulla sua fama magica e misterica. Nelle Langhe alcuni sono preoccupati perché l’idea non è venuta a loro. Eppure da quelle parti, con i buoni vini, dovrebbe essere più facile vedere le Masche. Di sicuro basta venire nel Bacino della Banna per vedere lo spirito cavouriano che aleggia su Santena e le Terre del Pianalto.

6) Luoghi dello spirito. Lo spirito di Camillo Cavour, come è noto a tutti, si aggira per Santena e dintorni. Principalmente nel Parco, sulla Piazza, tra la Tomba e la Biblioteca, tra la Torre medievale e la Cappella annessa all’altare maggiore della Chiesa Parrocchiale. Spesso lo si dovrebbe vedere dalle parti della Cascina Nuova, del Lai, dei Ponticelli, del Gallè, pure sulla Collinetta tra il Vecchio Pozzo della Cascina Bruciata e il Platano del Rastel Neir, il Cancello Nero. Di notte o alle prime luci di un’alba nebbiosa, Cascina Bruciata, Vecchio Pozzo Sbrecciato, Cancello Nero, Ombre di platani plurisecolari bastano da soli ad evocare un paesaggio alla Harry Potter. Pare che Cavour, anzi il suo spirito, si spinga talvolta fino ai Ponticelli, nella Torre dove fu prigioniero Pio VII. Al Suissone, a Chieri, Isolabella, Menabò, Cellarengo, Poirino, Trofarello, con puntate ad Asti e San Martino Alfieri, Grinzane Cavour, Pollenzo, Fontanafredda, Castiglione Falletto, Alba-Bra. Prove certe, oltre ai due noti avvistamenti santenesi, non ce ne sono. Solo qualche sospetto. Dicono d’averlo visto a Torino dalle parti del Municipio. Probabile. Se l’ha fatto, è stato dalle parti dell’ufficio della Sindaca Chiara Appendino a sollecitare le nomine di spettanza del Comune, nella Fondazione Cavour. Quasi un miracolo. Di un altro sospetto miracolo si parlò qualche tempo fa, ma di Cavour “santo subito” è meglio parlarne in altra puntata.

7) Fantasmi sul 45. Cavour a Torino non va volentieri. Quando metteranno la linea metropolitana fino a Villanova e Asti, magari riprenderà l’abitudine di viaggiare in treno sulla Sua linea ferroviaria, la Genova-Torino. Del resto chi riesce a immaginare un fantasma che viaggia sul 45? Primo, non sai mai da dove parte, dove arriva e quali siano gli orari. Troppo anche per un invisibile, che insisterebbe per pagare comunque il biglietto. Secondo, ci si mette una vita a fare pochi kilometri. Se però qualcuno dovesse avere il sospetto di averlo intravisto sappia che il fantasma di Cavour dovrebbe avere intorno ai cinquant’anni, ma ne dimostra molti di più. La causa dell’invecchiamento? In passato il superlavoro, nel presente la delusione.

Gino Anchisi
Da Santena, la città del fantasma di Camillo Cavour, 27 maggio 2017.

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