Cambiano, nuovo percorso espositivo dell’Ecomuseo Munlab

Cambiano – 6 giugno 2017 – Venerdì 9 giugno alle ore 18.30, il Munlab, uno dei 23 ecomusei della regione Piemonte, inaugurerà Landed, un nuovo percorso espositivo di esplorazione della materia argilla.

Il Munlab (Ecomuseo dell’Argilla) di Cambiano, uno dei 23 ecomusei della regione Piemonte, presenterà al pubblico un nuovo percorso espositivo che ne accresce il patrimonio museale. Un nuovo ciclo di opere, frutto di un innovativo percorso di ricerche transdisciplinare, sarà ospitato permanentemente al suo interno. Arte contemporanea, scienze geologiche, storia locale, archeologia, tecnologia e design si sono contaminate vicendevolmente dando forma al progetto Landed: un’esplorazione della materia “argilla” che, grazie alla sua plasticità, è capace di narrare e registrare nel corso del tempo eventi impressi in essa.

Il percorso espositivo sarà arricchito dall’installazione Clay Sound Landscape, esperienza collettiva vissuta da un gruppo di persone (insegnanti, giovani ceramisti e cittadini interessati), che ha condiviso un percorso di conoscenza del territorio del Pianalto di Poirino e da Cabinet of Curiosities, piccoli armadietti in cui sono raccolte tracce e impronte di eventi frutto dell’azione di agenti atmosferici o di attività antropiche impressi nell’argilla. A concludere, la presentazione del work in progress di altri due lavori: Adsorbere, un’installazione ambientale caratterizzata dai colori ricavati dai diversi strati di argilla affioranti nella cava di Cambiano, e Munlab Lander, un dispositivo mobile composto da diversi sistemi multimediali che permettono di scambiare informazioni sulla materia dell’argilla.

«Il cuore del progetto Landed – affermano i coordinatori di Landed Andrea Caretto e Raffella Spagna – è la materia Argilla, che è sia un elemento naturale con specifiche caratteristiche chimico-fisiche, sia materia prima che ha accompagnato da sempre l’evoluzione delle culture umane. Abbiamo deciso con questo progetto di raccontare, tramite una ricerca che procede attraverso un approccio multi-scala, la materia argilla dalle sue caratteristiche microscopiche alla scala vasta di paesaggio».

A conclusione dell’inaugurazione sarà possibile dialogare con gli artisti Paola Anziché, Fabienne Trotte, Juan Esteban Sandoval, Andrea Caretto e Raffaella Spagna durante un momento conviviale in cui poter degustare un delizioso aperitivo fino a chiusura degli spazi.

Ingresso libero e gratuito Ingresso
Con il sostegno della Regione Piemonte e della Fondazione CRT
Venerdì 9 giugno 2017 dalle ore 18.30 alle 24.00, Ecomuseo Munlab, Via Camporelle, 50, Cambiano

 

Informazioni aggiuntive
Che cos’è il Munlab – Ecomuseo dell’Argilla

A partire dal 1907 la vita degli abitanti di Cambiano subisce un profondo cambiamento con l’apertura della Fornace Carena. Nel 2000, grazie alla volontà di un gruppo di lavoro di professionisti del settore della ceramica, dell’architettura e delle scienze politiche, nasce “Munlab – Ecomuseo dell’argilla” con l’intento di recuperare il rapporto con il territorio e valorizzare la cultura materiale dei laterizi. L’ecomuseo ospita eventi artistici e culturali, attività didattiche e produttive. Le testimonianze di chi un tempo ha lavorato in fornace e un’accurata ricerca storico-etnografica hanno permesso il recupero della cultura materiale dei laterizi, che è stata strutturata in un itinerario storico aperto al pubblico. Il desiderio di trasmettere le possibilità espressive dell’argilla ha dato vita a un laboratorio di manipolazione. I visitatori sono invitati a entrare in contatto con la materia creando opere individuali o installazioni collettive. Nella cava di argilla adiacente lo stabilimento un interessante progetto di recupero ambientale ha trasformato le zone esaurite di scavo in un’ oasi naturalistica: piante autoctone, stagni ricchi di flora e di fauna palustre, un percorso mimetizzato con punti per l’osservazione rendono l’Oasi rifugio ideale per la fauna del territorio e per la sosta di uccelli di passo.

Gli Ecomusei

Negli ultimi anni la necessità di unire la qualità di un territorio con il miglioramento delle sue condizioni ambientali e la realizzazione di obiettivi sociali quali l’inclusione e la diffusione del benessere, ha visto nascere un nuovo concetto di sviluppo e valorizzazione del territorio.

Espressione di tali obiettivi è proprio la politica degli ecomusei che, grazie alla legge che la Regione Piemonte ha emanato nel 1995 (Legge regionale n. 31 del 14 marzo), ha visto il primo esempio, a livello nazionale, di una normativa in materia. Essa dispone l’istituzione di Ecomusei sul proprio territorio per ricostruire, testimoniare e valorizzare la memoria storica, la vita, la cultura materiale e le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato. L’Ecomuseo è visto come espressione della cultura di un territorio considerato nella sua globalità, strumento per il suo recupero, rilancio e potenziamento. Una sorta di laboratorio dove, con la partecipazione attiva e il coinvolgimento della comunità, salvaguardare il passato ma soprattutto progettare un futuro.

All’interno della progettualità ecomuseale, il “territorio” emerge nelle sue componenti come un sistema di valori e di relazioni, come il prodotto di una specifica e irriproducibile storia. Le realtà locali divengono interpreti insostituibili per affrontare in modo efficace, risolutivo ed equo i grandi e i piccoli problemi connessi con la conservazione di un patrimonio materiale e immateriale e per definire processi di sviluppo fondati su criteri di sostenibilità. **

Per saperne di più: www.munlabtorino.it

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