Santena, Ludopatia, il Tar dà ragione a Torino, quali gli effetti per il chierese e carmagnolese?

SANTENA – 17 luglio 2017 – Il Tar del Piemonte ha dato ragione all’ordinanza della sindaca di Torino Chiara Appendino che frenava l’orario di funzionamento delle slot. Quali i riflessi per il chierese e carmagnolese?

Secondo il Tar del Piemonte il Comune di Torino “non ha fatto altro che dare puntuale applicazione alla legge regionale”. I giudici che hanno respinto i ricorsi di Euroslot, ricordano che, sulla base di molti studi scientifici “Sono ampiamente giustificati i provvedimenti di contenimento dell’offerta specificamente studiati per gli apparecchi automatici di gioco, sia sotto forma di limitazione degli orari di funzionamento, sia sotto forma di confinamento geografico degli apparecchi».

A gennaio il Consiglio di Stato aveva ordinato a Comune di Torino di sospendere gli effetti del provvedimento di riduzione dell’orario di accensione delle slot in attesa della sentenza. La sindaca Chiara Appendino, ha commentato così il pronunciamento del Tar del Piemonte: «Il diritto alla salute e il ruolo della città di Torino nel tutelarla resta per noi una priorità. Ribadisco la volontà di questa amministrazione di contrastare quella he a tutti gli effetti è una piaga sociale» La città di Torino, come altri comuni della Provincia, fra cui quelli del chierese e carmagnolese, aveva limitato l’apertura delle sale da gioco. Il provvedimento di Torino, dopo il pronunciamento del Tar, è di nuovo rientrato in vigore.

Ugo Baldi commenta così il pronunciamento del Tar subalpino: «E’ evidente che la scelta fatta dal territorio del chierese e carmagnolese, all’unanimità, a seguito  della proposta presentata da Santena e Chieri, di mantenere in piedi tutte le ordinanze di limitazione oraria del funzionamento delle slot si è rivelata assolutamente fondata. Una scelta che è stata ratificata dalla recente sentenza del Tar Piemonte. Dunque, credo che noi amministratori del chierese e carmagnolese, al momento, non modificheremo le ordinanze di limitazione di orario di queste macchinette mangiasoldi». Il primo cittadino di Santena aggiunge: «Non solo. Ci avviciniamo al mese di ottobre 2017 quando scatteranno altri provvedimenti previsti dalla legge regionale: in particolare l’eliminazione delle macchinette poste a una distanza inferiore ai 500 metri dai cosiddetti luoghi definiti sensibili. Dai bancomat ai centri anziani, dalle chiese agli oratori. E, almeno al momento, non ci sono all’orizzonte cose che facciano presupporre slittamenti rispetto alla scadenza che impone l’eliminazione delle slot».

«Detto questo – aggiunge Ugo Baldi che chiude – noi amministratori abbiamo ben presente che per combattere il gioco d’azzardo patologico non possiamo certo limitarci a spegnere le slot nei locali pubblici. C’è tutta una fetta di gioco che sfugge ai controlli, ad esempio il gioco on line, effettuato con il computer e con i cellulari. A noi sindaci compete agire sulle slot site nei locali: ci siamo mossi nell’ambito di quanto prevede la legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo patologico. In futuro, per arginare la ludopatia dovremo cercare di agire anche su tutti gli altri fronti. In particolare va contrastato il gioco on line che si mangia un’altra bella fetta di sostanze economiche che sono sottratte alla povera gente».

**

www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena