Santena distretto biosfera, puntata 95

SANTENA – 11 novembre 2017 – 50.000 turisti: la filiera delle Residenze Sabaude deve attivarsi subito. Essere parte integrante del Programma UNESCO “L’uomo e la Biosfera” aiuta tutto il Chierese-Carmagnolese. E’ ora di uscire da geriatriche impostazioni per puntare su progetti che mettano in rete le potenzialità e gli interessi che si manifestano nella Zona. Energia dell’acqua e il nucleare francese.

L’astronauta Samantha Cristoforetti (C) durante la visita dello stabilimento Thales Alenia Space presso presso Altec, Torino, 3 marzo 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

1)Samantha Cristoforetti. Fresca di Laurea Honoris Causa in bioingegneria a Pavia, dimostra di essere una valida promotrice delle eccellenze italiane. Come l’università di Pavia, anche Santena ha una buona occasione da cogliere. Mancano un mese e una settimana al suo “atterraggio” a Santena, previsto per il 20 dicembre, nel Castello Cavour. Dopo aver visto le immagini del collegamento con Papa Francesco su TV2000, un amico mi confessa un sogno: “Un minuto di collegamento tra la nostra astronauta e la Stazione Spaziale Internazionale fatta nel cortile del Castello”. I tempi ristretti dicono che l’operazione è difficile da realizzare. Ma la proposta dà l’idea di come si dovrebbe fare una moderna ed efficace promozione del Castello Cavour di Santena, fatta dalle Residenze Sabaude per arrivare alle 50.000 presenze annue. Intanto si spera almeno che Samantha Cristoforetti nell’occasione sia circondata da giovani donne e uomini. Piacerebbe assai a Camillo e ai suoi Amici. 

2) UNESCO Santena. Il MAB -Man and the Biosphere- “L’uomo e la biosfera” è un programma scientifico dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) per sostenere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Tra le sue finalità rientrano in particolare: la promozione della cooperazione scientifica, la ricerca interdisciplinare per la tutela delle risorse naturali, la gestione degli ecosistemi naturali e urbani, l’istituzione di parchi, riserve e aree naturali protette. Attualmente le Riserve della Biosfera nel Mondo sono 669, in Italia 15, tra cui dal 2016 Collina Po, di cui fa parte anche Santena.

3) Santena non solo. Non c’è solo il Castello con la sua monumentalità, i mobili, l’archivio o il parco con gli alberi plurisecolari. Il paesaggio, la ruralità, il lavoro, la biodiversità fanno parte del patrimonio torinese, piemontese, italiano e mondiale dell’umanità perché a Santena e nel Pianalto c’è storia vera, arricchita dal conflitto e dalla competizione di interessi concreti delle persone; siano essi materiali o immateriali.

Foto ©Michele D’Ottavio

4) Funzione metropolitana dell’agricoltura. Santena, il Pianalto, il Chierese-Carmagnolese nella ex provincia di Torino, oggi Città Metropolitana, occupano uno spazio, e svolgono una funzione e un ruolo fondati sulla fornitura e accessibilità di alimenti prodotti da aziende agricole che puntano sul chilometro zero, sul tempo zero, sulla salubrità, sulla biodiversità e sul collegamento diretto col consumatore finale. Inoltre questa Zona della Città Metropolitana Torinese, collegata direttamente con Langhe-Monferrato-Roero, da sempre contribuisce a tenere alto il livello qualitativo del cibo che arriva sul mercato metropolitano.  Un ruolo che Torino e Regione devono riconoscere inserendolo nelle politiche del cibo sostenibile e accessibile, a maggior ragione adesso che va reso operativo il programma UNESCO “Man and Biosphere Reserve” Colline Po.

5) Distretto Biosfera. Il distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese si caratterizza per le identità storiche, culturali, tradizionali, lavorative e territoriali che si sono integrate nel corso dei secoli formando un ecosistema originale nell’ambito della Città Metropolitana. La manifestazione di interessi emergenti dal settore agricolo e dai comparti con esso integrabili (turismo, paesaggio, ristorazione, consumo, commercio, ricerca, accoglienza, didattica, ricreazione) oggi si salda con la crescente domanda di cibo sano e genuino, con il governo del territorio e del paesaggio, e con la necessità di aver cura dell’acqua, dell’aria e del terreno.

6) I Santenesi sono anche un po’ Chieresi. Santena è stata per secoli il borgo più importante di Chieri. La storia delle due città è un intreccio continuo che neppure la “dolorosa” separazione del 1879 riesce a cancellare, nonostante tutto. Santenesi e Chieresi sono intimamente integrati da molti fattori. Tra questi l’acqua, risorsa preziosa ancor oggi. Ieri indispensabile per far funzionare i mulini che facevano girare le macchine per le diverse fasi di lavorazione delle stoffe e delle pezze.L’insufficienza energetica del Tepice fu compensata a Santena dalla Banna. All’inizio di via Principe Amedeo, vicino al Ponte, c’erano i lavatoi dove si immergevano le pezze confezionate dai contadini-tessitori e quelle provenienti dalle fabbriche di Chieri. Un’attività che generava un traffico “pesante” di carri trainati da cavalli e muli che percorreva Strada Antica di Chieri, salendo al Gabannone, ai Ponticelli, per passare i Mosi e Mosetti e arrivare all’Annunziata di Chieri e viceversa. E’ storia del patrimonio UNESCO “Man and Biosphere Reserve” nel quale Santena e Chieri si ritrovano insieme. Inesorabilmente legate a Carmagnola e a tutto ciò che è nei loro dintorni, compresa Torino.

 

7) Nucleare francese. Una ventina di reattori atomici francesi –ha avvisato un paio di settimane fa l’EDF- hanno bisogno di controlli sulla sicurezza e alcuni di questi vengono fermati per poter svolgere le verifiche. Pare che le condotte del sistema antincendio si siano indebolite sotto la soglia di sicurezza in caso di terremoto. La Francia, che con il nucleare fornisce elettricità a basso costo a mezz’Europa, ha smesso di esportare corrente e anzi ha dovuto approvvigionarsi sui mercati europei. (Il Sole 24 ore. 2/11/17. J. Giliberto).

Gino Anchisi, da Santena, la Città di Camillo Cavour, 11 novembre 2017, San Martino.

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