Asl To5, riconferma per direttore generale, sanitario e amministrativo

SANTENA – 24 giugno 2018 – La Regione Piemonte ha riconfermato Massimo Uberti direttore generale dell’Asl To5. Luciano Bernini e Massimo Corona sono stati riconfermati rispettivamente Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo d’azienda per il prossimo triennio.

Massimo Uberti è stato confermato Direttore generale dell’Asl To5. Lo ha deliberato nei giorni scorsi la Giunta Regionale riunita in seduta straordinaria. Medico, 60 anni, da tre è direttore generale dell’Asl To5. Prima della To5 è stato direttore sanitario all’Asl To4 e all’Asl di Asti.

Massimo Uberti, commenta: «Sono felice perché la mia riconferma è un riconoscimento a tutti i colleghi che hanno lavorato con me in questi tre anni. E’, dunque, un attestato di stima per l’impegno di tutti. Questo ci darà la possibilità di perseguire gli obiettivi che ci siamo dati in questi anni a iniziare dal nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 ma anche al potenziamento della sanità territoriale per essere più vicini ai cittadini e alle loro necessità di salute». Tra gli obiettivi principali dell’Asl ci sarà la prevenzione che vedrà un coinvolgimento anche dei sindaci del territorio con i quali si opererà per una maggiore sensibilizzazione di educazione alla salute. La nomina di Massimo Uberti, che avrà inizio ufficiale il primo giugno, è triennale.

Luciano Bernini e Massimo Corona sono stati riconfermati rispettivamente Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo d’Azienda per il prossimo triennio. Il Direttore generale Massimo Uberti sceglie la linea della continuità con uno staff che, dice: «Ha lavorato bene con impegno e collaborato con tutti i colleghi con professionalità raggiungendo gli obiettivi fin qui prefissati».

Luciano Bernini, medico in Igiene e medicina preventiva, 57 anni, vive ad Asti. E’ stato, da giugno dal 2012 al maggio 2015 – fino alla nomina in Asl TO5 –  Direttore sanitario all’azienda ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Sesare Arrigo di Alessandria. Precedentemente aveva ricoperto sempre incarichi di direzione di presidio al San Martino di Genova con funzioni di dirigenza dell’Irccs ospedaliero e, sempre in seno all’azienda genovese, dell’Ist, Istituto nazionale per la ricerca sul cancro.

Massimo Corona, 46 anni, dottore commercialista, risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dal giugno del 2012 al giorno della sua prima nomina all’Asl TO5 nel maggio del 2015 è stato direttore amministrativo dell’Asl di Asti ma le sue esperienze sono passate dall’Asl1 di Torino al San Luigi Gonzaga di Orbassano e al controllo di gestione dell’Ao Mauriziano. Ha collaborato anche con il settore assistenza del Comune di Torino. E’ responsabile economico finanziario dei progetti europei: Hippocrates, Heppy e Res Hospitals.

Massimo Uberti, direttore generale dell’Asl To5, durante la conferenza stampa, ha spiegato che: «La linea di comunità prosegue con gli obiettivi fissati per il 2018. Tra questi si evidenziano 4 macro-obiettivi: Operatività degli ospedali a pieno regime dopo la riapertura del nuovo blocco operatorio del Santa Croce; Consolidamento e sviluppo dei Servizi all’utenza (Centri accoglienza e servizi (CAS); Territorio e Case della Salute; Utilizzo ottimale delle risorse».

Il direttore generale ha spiegato che intende portare avanti le indicazioni avute dalla Regione, in particolare in merito a: tempi di attesa; adesione al sovracup regionale; sanità digitale; Piano regionale cronicità; prevenzione; rete ospedaliera; capacità dell’Asl del governo della salute; equilibrio economico finanziaria; edilizia sanitaria».

Massimo Uberti ha aggiunto: «Per quel che riguarda gli Ospedali occorre continuare a lavorare per mantenere efficienza, umanizzazione, lavori avviati che vedranno lo sviluppo nei prossimi 3 anni. Per l’ospedale Maggiore di Chieri si sta lavorando per umanizzazione la medicina con condizionamento aria previsti in due tempi per la manica interna e, il prossimo anno quella esterna.  Per il Santa Croce di Moncalieri è prevista il completamento della ristrutturazione del vecchio laboratorio con concentramento di altre attività ambulatoriale con accettazione e sale attesa più confortevoli. Si libereranno così alcuni spazi che permetteranno di intervenire sul Dea – spostamento distribuzione Metadone – con l’attivazione dello spazio per accesso codici bianchi e altri lavori di umanizzazione. Con questa operazione si otterranno altri spazi da poter utilizzare per ampliare il Dea».

Massimo Uberti ha proseguito: «Per l’ospedale San Lorenzo di Carmagnola si sta concludendo la ristrutturazione della piccola ala adiacente a medicina e ambulatori – è terminata la parte della muratura – che afferiscono all’area medica. Quindi tutta area medica è stata concentrata in un unico piano. Anche qui verranno condizionati i reparti. In merito alle Case della salute si prevedono quattro grandi case della salute, una per ogni distretto e altre che possiamo definire “antenne” del territorio attraverso i “gruppi di medici” dando loro strumenti e personale per attivare. A Pino Torinese e a La Loggia sono già funzionanti.  Per la Tac a Carmagnola: si sta ragionando in parallelo su due ipotesi, bonifica da un lato e acquisto di altra apparecchiatura. Entro un mese dovrebbe funzionare a pieno regime. Se non sarà così attiveremo una Tac mobile a noleggio, a partire dal primo luglio. E’ stato inoltre avviato percorso per attivare un organico di medicina d’urgenza con medici specialisti dedicati a questo settore e che saranno dedicati a tutti e tre i Pronto soccorso». Il direttore sanitario ha annunciato importanti novità rispetto alla Struttura di Oculistica. «E’ stato assunto il nuovo primario – ha detto Massimo Uberti -, e stiamo attivando procedure per acquisire personale e strumentazione”. La sede principale è il San Lorenzo di Carmagnola».

In merito al progetto del nuovo ospedale unico, Massimo Uberti ha detto. «Si sta definendo il documento tecnico di sostenibilità per il nuovo ospedale. Ci diamo obiettivo per questo triennio che una volta definite le modalità per la realizzazione del nuovo ospedale vorremmo partire parallelamente con la riprogettazione dei servizi sul territorio. Partiremo tra pochi giorni in questa riprogettazione con un ragionamento di ideazione di questi servizi. Una volta definiti gli aspetti tecnici ci incontreremo e attiveremo un confronto con i  territori. Quello su cui ci impegniamo – ha precisato il direttore generale – è creare e discutere su quello che sarà il futuro delle vecchie strutture e ripensare a come poterle utilizzare». In merito ai tempi attesa, Massimo Uberti ha detto: «L’Asl To5 è stata inserita in una regia regionale che fornisce indicazioni alle aziende su come procedere e di come collaborare per dare delle risposte ai temi di attesa».

Luciano Bernini, Direttore sanitario dell’Asl TO5, ha detto: «L’Asl TO5 è inserita nell’Area metropolitana – Asl Metropolitana, Città della Salute e Asl TO4 – c’è un progetto con Torino capofila di 42 prestazioni oggetto di monitoraggio su numero di prestazioni pro capite e si è evidenziato che l’area metropolitana ha un consumo pro capite molto superiore alla media regionale, questo è spiegato dal fatto che c’è una maggiore concentrazione di tecnologia. Quindi a una maggiore offerta c’è una maggiore concentrazione della domanda. A questo progetto collaborano anche i medici di medicina generale».

Una soluzione è stata quella di individuare percorsi per le patologie croniche – cosa che avviene già in oncologia con i Cas – dove non esiste più una lista d’attesa. L’altro percorso che si sta attivando è quello dello scompenso cardiaco. Anche qui i tempi di attesa dovrebbero essere abbattuti grazie all’individuazione dei percorsi definiti. Durante la conferenza stampa è stato fornito un dato di massima: sulle 42 specialità ambulatoriali monitorate solo 3 sono in peggioramento, mentre 12 sono in netto miglioramento; le restanti sono stabili. E’ stato detto che grande rilevanza e grande attenzione verrà riposta nelle attività di prevenzione in particolare rispetto alla prevenzione nella scuola.

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Fonte Ufficio stampa Asl To5

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