Santena, Paesaggio e Costituzione.  Puntata 128

SANTENA – 30 giugno 2018 – I Ministri dell’Agricoltura devono imparare da Cavour: evitare dazi, barriere e chiusure. L’Italia e l’Europa possono solo rimetterci. Tutti gli Italiani sono rurali, solo che l’hanno dimenticato. Le radici cristiane dell’Europa da valorizzare. Embraco, tante speranze.

Camillo Cavour

1) Il Distretto del cibo cresce. Le riunioni nella Zona continuano, segno di un vero interesse. I dati sono incoraggianti e dimostrano che l’agroalimentare ha un buon futuro. Nel settore dei prodotti agroalimentari, in particolare nell’ortofrutta, cresce la tendenza verso la qualità per quanto riguarda le diverse componenti: produttori, trasformatori, consumatori. Aumentano i produttori delle Dop, Igp e dei PAT, in particolare nel sud e nel centro Italia, così come il numero dei trasformatori. Gli operatori sono in maggioranza uomini, cresce però il numero delle donne e dei giovani imprenditori. Oltre tre quarti dei produttori (76%) sono in aree montane e collinari, il restante 24% in pianura. (fonte Istat).

 2) Paesaggio rurale del Chierese-Carmagnolese. La Legge 14/2006 di ratifica della Convenzione Europea del Paesaggio, ha stabilito che il dettato costituzionale è riferito all’insieme dei comportamenti pubblici da attuare nel prendersi cura del paesaggio. Il paesaggio non è soltanto un concentrato intangibile di bellezze naturali, come credono alcuni benpensanti salottieri racchiusi nelle mura delle città, dalle quali escono per ammirare gli indigeni che vivono in campagna. Il paesaggio è espressione del lavoro e della fatica di generazioni passate. Un patrimonio culturale e naturale, integrato con una campagna segnata dalla mano dell’uomo che produce cibo per alimentare persone e animali. Il paesaggio forma un sistema di relazioni con forti ricadute sociali che incidono sulla salute e sul benessere delle persone. Il paesaggio è patrimonio da accudire con attenzione perché deve essere passato alle future generazioni. Il concetto di paesaggio con cui ci si confronta collega la dimensione produttiva con quella culturale, territoriale e ambientale e rimanda alla necessità di un governo del territorio, che eviti l’usura del suolo, dell’acqua, dell’aria, che regoli le colture delle varietà e delle attività più consone in un determinato territorio.

Gian Marco Centinaio

3) No ai Dazi, parola di leghista cavouriano. Il Governo fa i conti con il CONTE e diventa sempre più cavouriano. Prima delle elezioni fiorivano richieste di dazi protettivi su tutti i fronti. Ovviamente per difendere gli Italiani. Già ma quali? Sembrava si stesse per dichiarare guerra alla Cina, perché da lì arriva tanto, troppo, pomodoro rosso. Mentre ancora qualcuno parla di introdurre dazi, il Ministro all’Agricoltura Gianmarco Centinaio, non ha timore di smentire i suoi colleghi. “Attenti, dazi tirano dazi”. Chi ci rimette sono i prodotti agroalimentari italiani di eccellenza che sostengono l’export, e che fanno lavorare tante aziende e tante persone. Il protezionismo è dannoso per la società italiana, perché genera ritorsioni. Guai se gli Usa mettessero dazi su olio, vino, pasta, formaggi e salumi italiani. Lo sapeva bene Camillo Cavour, strenuo sostenitore del libero mercato, agronomo e grande ministro dell’Agricoltura. Lo sa bene il neo ministro Centinaio, leghista doc. Centinaio propone piuttosto di estendere i controlli sanitari su ciò che arriva nei porti, aeroporti e via terra e treno in Italia. Per gli ortaggi servirebbe pure ripristinare regole di concorrenza, controllando il flusso dei finanziamenti regionali e il lavoro nero.

4) Centinaio, il Castello Cavour e il turismo. Il Ministro all’Agricoltura Centinaio propone al Ministro dei Beni Culturali di collaborare abbinando turismo, cultura e gastronomia. Sta a vedere che è la volta buona che a Camillo Cavour, al Castello di Santena e alla zona Chierese.- Carmagnolese della Città Metropolitana  viene finalmente riconosciuto il ruolo primario che hanno nella storia patria.

5) L’export europeo agroalimentare crescente. L’Italia non è sola contro tutti, è sola insieme agli altri. Questa è la differenza tra una visione egoista e una altruista. L’agroalimentare è uno dei settori più dinamici del commercio dell’ Unione Europea. Ad Aprile 2018 con 11,1 miliardi c’è stato un aumento del 3,7% sul 2017. L’ import invece è diminuito del 2%. Il surplus è stato di 1,5 miliardi. (Fonte La Stampa 28/06).

6) Cristianesimo, egoismo o altruismo. Tutti sono d’accordo. Bisogna rifondare lo Stato e l’Unione. Il concetto vale per l’Italia e soprattutto per l’Europa, entrambe esposte sul fronte dell’economia e dell’immigrazione. La soluzione viene dalle radici. La cultura e la storia europea sono profondamente incise dal Cristianesimo. Un Cristianesimo che ha esaltato l’uguaglianza tra le persone, riconoscendo la ricchezza e l’unicità di ciascun individuo. Individuo che si realizza, si esalta e si esprime solo quando entra in rapporto con l’altro. In questa radice cristiana risiede la distinzione tra l’egoismo e l’altruismo, verso cui sono orientate le diverse società che vivono e operano nel Vecchio Continente. Forse la politica deve fare i conti con questa realtà.

7) Embraco, Pianalto, Flat Tax. L’Embraco di Riva Presso Chieri sarà riconvertita: 417 lavoratori passano sotto la società cinese-israeliana Ventures. Tra qualche tempo dovrebbero produrre robot per pulire pannelli solari e sistemi per la depurazione delle acque. Per il Pianalto è una buona notizia. Un’industria che opera nel campo dell’energia solare e dell’uso dell’acqua, arricchisce il contesto produttivo di quest’area, interessata dal cambiamento climatico e dalla riorganizzazione dei mercati globali. Un’area con migliaia di posti di lavoro nel settore agricolo. Settore interessato all’uso appropriato dell’acqua e della terra e alla riconversione delle coltivazioni e delle aziende agricole. A questo punto l’interesse dei cittadini e delle imprese, comprese quelle agricole, è orientato verso il calo delle tasse sul lavoro e sull’energia piuttosto che alla Flat Tax.

Gino Anchisi.
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 30 giugno 2018.

**

www.rossosantena.it

https://twitter.com/rossosantena