Riace-Santena due laboratori a cielo aperto. Puntata 141.

SANTENA – 13 ottobre 2018 – Santena-Riace: due differenti esperienze, comunque migliori di quelle gestite dalla criminalità, organizzata o disorganizzata, per conto dell’ipocrisia. Grazie alla Chiesa dell’Unità Pastorale 57. Proseguono studi e pratiche sull’Asparago.

1) Ciao Tata Paola. I tuoi bambini ti salutano. Paola Santonè, vedova Tasso, ha avuto cura di tanti bimbi dell’asilo nido comunale fin dal giorno della sua apertura. E’ ricordata per la dolcezza, preparazione, bontà e premurosità con cui si approcciava alle persone. Sempre pronta ad accogliere e a fare del bene senza prevenzioni e ipocrisie, Paola è tra le persone che nella vita ha dato molto di più di quanto abbia ricevuto.

2) Riace laboratorio di integrazione. Domenico Lucano a qualcuno sta simpatico ad altri antipatico. Non è difficile capire il perché. Il suo progetto di integrazione è l’esatto contrario di quello della società circostante improntato sull’abuso e sul sopruso. Lucano non è apprezzato perché dà tremendamente fastidio a una situazione consolidata nell’ignavia e nell’ipocrisia, capace di fare rapidi compromessi con la politica, con la p minuscola. La sua è una provocazione continua verso una realtà aberrante che tutti ben conoscono. In Calabria, intorno a Riace, e in Italia là dove ci sono lavoratori immigrati in nero, l’abusivismo e l’illegalità intossicano la convivenza civile e le regole della competizione e del mercato, ostacolando l’esercizio della concorrenza. La ‘Ndrangheta, le Malevite organizzate, la società civile da decenni sfruttano alla luce del sole persone stipate in vergognose baracche e baraccopoli. Uomini e donne sfruttate e abusate che si guadagnano da vivere, lavorando giorno e notte, sette giorni su sette, per pochi soldi raccogliendo o confezionando prodotti che sono venduti alle imprese o sui mercati delle nostre città a prezzi ridicoli. Il risultato è davanti agli occhi: la produzione di beni e le aziende regolari spesso sopravvivono solo grazie alla droga economica dei sussidi pubblici dell’Unione Europea, dello Stato e delle Regioni. Il resto dell’economia invece gira secondo logiche che nulla hanno a che fare con la competizione sul prezzo, sulla produttività, sul rispetto dei diritti del lavoratore o della lavoratrice e sulla qualità. Qualcuno vorrebbe far credere che tutto va bene, che c’è un solo colpevole: Mimmo Lucano.

3) Santena laboratorio di integrazione. La Scuola Internazionale di Lingua Italiana per Straniere e Stranieri è un piccolo fiore all’occhiello della comunità. La frequentano soprattutto donne provenienti da tanti Paesi diversi, di diversa fede religiosa o diversamente agnostiche. Vengono da Argentina, Germania, Marocco, Tunisia, Albania, Mali, El Salvador, Nigeria, Russia, Romania, Egitto. Frequentano quando e come possono, compatibilmente con il lavoro e i problemi di famiglia e di salute. Parlano inglese, spagnolo, russo, rumeno, francese, tedesco, una conosce il cinese, tutte parlano i loro dialetti e lingue etniche. Imparano l’italiano aiutate dalle volontarie dell’Associazione Europa, usando i locali del Palazzetto dello Sport. Fossimo a Torino, Milano o Roma sarebbero famose, in televisione tutti i giorni a parlare di questo speciale sistema di integrazione, perché questa è vera scuola, maestra di vita. L’italiano si impara affrontando i problemi che le immigrate e le loro famiglie incontrano nella vita quotidiana. Nasce una comunità in cui donne provenienti da Paesi lontani, non solo geograficamente, si conoscono, si integrano, si aiutano superando le frontiere mentali e linguistiche. Succede che una donna dell’Est, ortodoss,a aiuti una magrebina, mussulmana, che aiuta una sudamericana, cattolica, che aiuta una sub-sahariana e viceversa. Il tutto coinvolgendo italiane di differenti provenienze regionali e zonali. Le allieve, le docenti e le collaboratrici e i collaboratori della Scuola Internazionale di Lingua Italiana di Santena sono a disposizione della comunità per costruire insieme e per fornire servizi di interpretariato nelle diverse lingue conosciute all’interno del gruppo.

4) L’Università di Santena e Cambiano. Riprende l’attività dell’Università della Terza Età. La guida ai corsi si può ritirare nelle Biblioteche comunali e ancor meglio consultare sul sito www.unitresantenacambiano.it. Dal programma si deduce l’importanza del ruolo culturale e sociale assunto, via via, da questa associazione di volontari nell’ambito comunale e zonale. Un esempio di collaborazione e integrazione con l’attività di altre associazioni e di singole persone che crea sinergie utili all’intera comunità. Il 15 ottobre inizia, presso la biblioteca di Cambiano, il corso di spagnolo per tutti tenuto dalla Prof.ssa Veronica Turdo, allieva della Scuola Internazionale di Lingua Italiana di Santena e ora docente dell’UNITRE.  Il 16 ottobre, presso la Biblioteca di Santena, il Dott. Vincenzo Tedesco della Biblioteca di Chieri terrà la lezione  “Dalle Carte dell’Archivio di Chieri; panorama sulle vicende storiche di Santena e di Cambiano”.

5) International Asparagus Days. Da martedì 16 a giovedì 18 ottobre, alla Fiera di Cesena, si parla delle più moderne tecnologie per la selezione varietale, per la coltivazione, l’irrigazione, la raccolta, la commercializzazione del prezioso germoglio di asparago, fiore all’occhiello della orticoltura d’Italia, del Piemonte, del Pianalto, del Chierese-Carmagnolese

 

6) Asparago Santenese, costituito il Gruppo Operativo. Prosegue la collaborazione tra: Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto; Agrion, Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura; Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP)– Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Università degli Studi di Torino.
Insieme puntano a realizzare un progetto di cooperazione col contributo previsto dal PSR, Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, misura 16.1.1, azione 2. Nel progetto sono coinvolti gli istituti scolastici con cui si svolge l’Alternanza Scuola Lavoro, in particolare l’Agrario Baldessano-Roccati di Carmagnola e le aziende agricole dell’Associazione Produttori Asparago.

7) A Poirino Nosiglia. L’incontro di Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, con i rappresentanti delle Associazioni della Comunità dell’Unità Pastorale 57 ha registrato molte presenze e significative assenze sia in campo istituzionale che religioso. Molto interessante è stato lo scambio di messaggi tra i rappresentanti delle diverse associazioni di Cambiano, Santena, Trofarello, Villastellone e Poirino. L’occasione era ghiotta perché dava la possibilità di ascoltare voci e analisi sui temi sociali della Zona, in una dimensione finalmente sovra comunale. Una novità di metodo, il cui merito va alla Chiesa dell’UP 57, al passo con i tempi, considerata la necessità di affrontare questioni importanti per il lavoro e il futuro della comunità civile e religiosa. Un esempio vale per tutti. E riguarda la riconversione delle aziende e delle produzioni agricole nel territorio conseguente al cambiamento del clima, del mercato, dei consumi e alla necessità di contenere il consumo dell’acqua e del suolo. Una riconversione che ha bisogno di un punto di riferimento qual è il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese di cui si discute ormai da un po’ di tempo. Bella l’esortazione, quasi un implorazione della Arcivescovo, al dialogo con l’altro, perfino tra credenti e non credenti.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 13 ottobre 2018.

**

www.rossosantena.it

https://twitter.com/rossosantena