Santena, Giorno della Memoria e del Ricordo 2019, gli interventi dei sindaci

SANTENA – 3 febbraio 2019 –   Sabato 2 febbraio la città ha celebrato il Giorno della Memoria e il Giorno dei Ricordo. Di seguito, gli interventi della presidente dell’associazione culturale Europa, Claudia Tosco, di Ugo Baldi, sindaco di Santena e di Carlo Vergnano, sindaco di Cambiano.

Giornata della Memoria e del Ricordo – 2019

Il testo dell’intervento del sindaco di Santena Ugo Baldi

La memoria corta dei singoli diventa la memoria corta dei popoli. La memoria corta dei singoli, i medesimi atteggiamenti mentali e il riemergere di tendenze nazionalistiche portano ad un’evoluzione delle politiche nazionali, sempre più frequentemente determinate dalla ricerca di un consenso immediato, piuttosto che dal perseguimento paziente del bene comune nel lungo periodo.

Papa Francesco per primo ce l’ha ricordato. La memoria corta è da sempre la causa delle guerre tra gli uomini.

La memoria corta può anche essere un vantaggio, perché ci permette di dimenticare eventi negativi che hanno segnato la nostra vita. La memoria corta ci consente di guardare avanti. Ma la memoria corta ci impedisce di guardare ancora indietro. Ci impedisce di guardare ad un passato sia recente sia lontano, in cui la prevaricazione di un uomo su di un altro, pur nei mille modi con cui si declinava, ha sempre avuto un denominatore comune: cancellare la dignità dell’altro, ignorare la dignità dell’altro.

“Questo non è un posto per negri” “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei” “Questo non è un posto per pellerossa” “Guai allo schiavo che osa guardare negli occhi il patrizio romano che lo possiede”

Nel nome di una razza superiore, nel silenzio e nell’indifferenza della massa di popoli troppo impegnati a curarsi degli affari propri.

Indifferenti a frasi solo apparentemente innocue: “Prima gli italiani!”, a cui assurdamente ha fatto eco quella di un Presidente regionale: “Prima i veneti!” e tante altre come queste sono e stanno risuonando in questi giorni. Tutte riconducibili ad una sola voce: “Prima io!” Con tutte le buone ragioni che ci possono stare dietro a queste frasi, non ce la faccio a condividerle.

E tutto passa quasi in silenzio, così come lo sono passate le Leggi razziali del 1938 Quelle leggi razziali che furono il prologo alla Shoah.  Ce le siamo già dimenticate. Eppure quanto l’approfondita conoscenza dei fatti, a partire dalle scuole, deve essere fatta tesoro da parte di tutti per diventare patrimonio comune ed evitare pericolosi arretramenti della nostra società in direzione della barbarie. Eppure il popolo non è stupido. Crede nelle buone intenzioni dei proclami e delle Leggi, ma è cieco nei confronti delle motivazioni che li generano. Il popolo troppe volte è stato cieco, fino a negare le evidenze.

Sono dovuti trascorrere decenni prima di riuscire a prendere coscienza di quanto accaduto nei campi di sterminio: “tutte invenzioni della propaganda rossa, bianca, gialla, nera,….” Sono dovuti trascorrere decenni prima di riuscire a prendere coscienza di quanto accaduto nelle foibe del Carso: “tutte invenzioni della propaganda rossa, bianca, gialla, nera, …”. No. Non ce la faccio proprio a condividerle e, se la mia memoria si accorcia, qualcuno deve continuare a scuotermela. Qualcuno ha il dovere morale e civile di continuare a scuoterla. Questo è quello che accade questa mattina a Santena.

Grazie, quindi, di essere qui oggi, come gli scorsi anni …come i prossimi anni …grazie!

Ugo Baldi, sindaco di Santena, città di Camillo Cavour

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