Tempo d’asparago e di Via della Seta, puntata 164

SANTENA – 23 marzo 2019 – Saluti all’Imperatore cinese. Il Distretto del Cibo aiuta le aziende agricole e il settore agroalimentare a riconvertire le colture, a innovare la coltivazione di alimenti salubri e a creare una nuova filiera. 12 ponti ferroviari tra Trofarello e Alessandria da rifare.

1) Prove teli biodegradabili. La sperimentazione va avanti, si allarga. I Santenesi e i Pianaltesi scambiano impressioni ed esperienze con gli Emiliani e i Romagnoli. I teli per ora sembra funzionino bene come pacciamatura, perché pare contengano e ritardino la crescita delle malerbe. Visto il colore scuro, funzionano anche come attrattori di calore, il che permette di precocizzare la crescita dei germogli. Problemi invece si manifestano per la difficoltà che trovano gli asparagi nella perforazione del velo. Forse, ciò dipende dalla tensione: più è tirato e più è trapassabile, dicono gli esperti. Forse, deriva dal clima freddo che indurisce il telo. Le prove servono a questo. A Santena le condizioni sono diverse dalla Puglia, dal Grossetano, dall’Emilia-Romagna. Visto il problema, qualcuno suggerisce di togliere il telo dalla fila per lasciarlo solo come pacciamatura sul sesto. Altri dicono di incidere il velo. Altri sostengono che andrebbero meglio i teli microforati, che però hanno il difetto di lasciar passare anche le malerbe più robuste.  Una lacuna che potrebbe non essere così dannosa sulle piccole dimensioni tradizionali del Pianalto, perché consente di estirpare proprio le erbe più insidiose. Insomma le prove sono in corso.

2) Ciao Battista. Se n’è andato silenzioso, secondo il suo stile. Era della generazione di Italia 1961. Nel centenario dell’Unità d’Italia, decenne, nel cortile della Scuola Cavour, sventolava la sua bandierina tricolore, durante le prove. Stava per arrivare, insieme alla televisione, il Ministro, Giuseppe Pella. Già all’inizio la sua vita era stata in salita. Battista Appendino era rimasto orfano da ragazzo. Per reazione e per difesa era timido e introverso. Un finto orso, che quando prendeva confidenza si apriva al sorriso discreto e alla discussione: profonda, ironica e competente. Orgoglioso di essere un tecnico della Fiat, adesso era fiero di occuparsi di agricoltura. La campagna dell’asparago era la sua passione. Dietro al bancone, sotto il porticato, nel cortile della Cascina dei Ponticelli, accoglieva clienti e amici facendo buon peso a ogni acquisto. Era pronto per affrontare la nuova stagione. Nell’attesa, in questi giorni, distribuiva in prova, ai Produttori dell’Asparago, i teli biodegradabili. Alle prime ore di sabato, ha imboccato un’altra strada, lasciando tutti stupefatti. Il funerale è lunedì. Alle 14,15, da casa sua, in via Cavour 64, partirà il corteo a piedi. Arrivederci Battista.

3) Bollettino Asparago 2019. Questo bel tempo è un brutto tempo. La siccità altera le condizioni ambientali che fanno germogliare gli asparagi. Il clima è sfasato. Troppo caldo e troppo vento di giorno.  Troppo fredde le notti. Pochi, sparsi e superficiali germogli spuntano precocemente col rischio di gelare. E’ presto, ripetono, come un mantra, i coltivatori. Una pioggia giusta regolerebbe il tempo. Intanto l’Associazione Produttori Asparago organizza la cerimonia di apertura della Campagna 2019, mentre le classi dell’Alternanza Scuola-Lavoro mettono a frutto le esperienze fatte con l’asparago e il Castello Cavour. Nelle cascine si preparano i cartelli indicatori per la vendita diretta, a tempo zero. C’è una novità rispetto al passato. Cresce il numero di chi prenota gli asparagi necessari per soddisfare i propri bisogni e rispettare le tradizioni.  

Roma – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese XI Jinping al termine della visita di Stato, oggi 23 marzo 2019. (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

4) L’Imperatore in visita. Nella lettera pubblicata sul Corriere della Sera, Xi Jinping, ha citato le relazioni tra l’Impero Romano e la Cina e successivamente con l’Italia di Marco Polo. Ha accuratamente schivato di parlare del periodo dell’Unificazione, di cui sono stati protagonisti Camillo Cavour e i suoi contemporanei. Probabilmente ha voluto evitare ogni riferimento  all’imperialismo, quello tragico e ottocentesco degli Inglesi e della Guerra dell’Oppio. Forse ha glissato per eludere analoghe accuse sulla sua presunta visione imperialista nei confronti di singoli stati europei. Fatto stache l’imperatore cinese Xi Jinping, erede delle antiche dinastie e di Mao Tse Tung, è in visita ufficiale in Italia. Colui che vorrebbe e potrebbe essere la guida e il governatore della “nuova Via della Seta”, è arrivato giovedì. Il suo modello ricalca, in parte, quello realizzato, dopo la metà dell’Ottocento, dagli Inglesi in competizione per il dominio sul Globo con gli emergenti Stati Uniti d’America. Una direttrice mondiale sulla quale Camillo Cavour e i suoi contemporanei incardinarono il Regno di Sardegna e poi l’Italia Unita. Una Via in cui la linea di Grande Velocità ferroviaria tra Genova-Alessandria-Torino-Lione-Parigi-Bruxelles-Stati Germanici-Regno Unito ha avuto un ruolo primario, grazie al vecchio Tunnel del Frejus.  Quello che oggi per la strettezza, le troppe pendenze e le curve non è idoneo al trasporto dei containers moderni. Attenzione però. La storia serve solo per capire il presente e può essere d’aiuto per affrontare il futuro. Alla politica o alla guerra spetta il compito di fare le scelte su come rapportarsi con l’Impero Cinese e Americano.

5) Santena toccata dalla TAV. Mercoledì sera, Camillo Cavour, era nascosto dietro il telo per la proiezione delle slides. Da lì ha seguito il dibattito NO-TAV o SI-TAV con la dovuta attenzione. Nessuno ha potuto vedere le sue occhiate di assenso o dissenso verso le diverse argomentazioni sostenute dai due contendenti: Alberto Poggio per il NO, Paolo Foietta per il SI. Nessuno può dire cosa pensi nel dettaglio il grande artefice della prima linea a Grande Velocità Ferroviaria di collegamento tra Genova e il Nord-Europa, da cui è originata la linea di Grande Velocità Transpadana e Peninsulare realizzata dopo l’Unità d’Italia. Cavour a parte, una cosa è certa. Tra gli ascoltatori nessuno ha cambiato idea. Ciascuno ha imparato qualcosa in più. I più attenti hanno saputo che anche Santena e il Chierese-Carmagnolese sono direttamente toccati da ciò che accade nella rete che orbita attorno alla TAV. Vedi punto 6.

6) Ponti ferrovia. Mercoledì, 20 marzo, ore 21, Sala del Consiglio Comunale. Incontro NO-TAV o SI-TAV? Il dibattito è utile, oltre ogni immaginazione. Paolo Foietta, SI-TAV, illustra che Santena è direttamente interessata a ciò che accade sul Corridoio Mediterraneo. Un particolare rilevante, per il Pianalto e per la Zona Omogenea del Carmagnolese-Chierese della Città Metropolitana Torinese. Sul nodo di Torino è infatti previsto il collegamento della futura TAV con la linea ferroviaria tra Trofarello e Alessandria. Linea che poi prosegue per Genova (Terzo Valico) e per Piacenza (Alta Velocità Milano-Roma-Napoli). Nei piani delle Ferrovie si dice che parte del traffico merci e di persone sarà collocato sulla Linea Trofarello, Cambiano-Santena, Villanova, Asti, Alessandria e oltre. Una linea che però richiede di essere ritoccata. Sono infatti previsti lavori di adeguamento ai nuovi standard di sicurezza ferroviaria di ben dodici ponti.

7) Onore a Lorenzo Orsetti. Era un “foreign fighter”. Un “crociato” – così l’hanno indicato i suoi nemici– che combatteva in Siria, prima a Erin, poi a Racca, infine a Baghuz, contro l’Isis e la Turchia. Un Italiano, che lottava con i Curdi e gli Americani contro lo Stato Islamico. E’ stato ucciso il 18 marzo. “Orso”era un volontario buono, un idealista affascinato dallo Stato realizzato dai Curdi in una parte della Siria. Uno Stato unico in Medio-Oriente, per certi aspetti simile a Israele, dove le donne combattono, comandano e hanno pari diritti degli uomini. Faceva parte della brigata antifascista internazionale, retaggio del Garibaldismo, composta da persone di tutto il mondo. Gli Italiani sono una trentina, tra cui anche delle donne. Lorenzo era di sinistra, combatteva dalla parte giusta contro una minaccia che è contro il mondo intero. Lo faceva non per soldi, ma per passione. (Fonte LaPresse 19 marzo)

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 23 marzo 2019.

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