10 maggio 2019, inizia la Sagra dell’asparago di Santena. Puntata 170

SANTENA – 4 maggio 2019 – Gli Asparagi di Santena e del Pianalto sono qualità, freschezza, bellezza, sapore e salubrità. Il germoglio per eccellenza determina una forte ricaduta sociale ed economica a livello di zona. Negli ortaggi oggi la tendenza va verso il crudo. Degustazione organolettica in Piazza.

1) Bollettino Asparagi del 4 maggio. Il clima si sta stabilizzando come meglio può, seguendo un andamento caratterizzato all’inizio dalla siccità e poi dal flusso di aria fredda associata a piogge tipiche della stagione. La produzione lentamente si sta avvicinando ai volumi degli scorsi anni. La qualità dei germogli è ottima.  Il valore medio del raccolto sta salendo. Il divario tra valore minimo e massimo si sposta verso l’alto, in particolare per chi utilizza il bollino di qualità dell’Associazione Produttori dell’Asparago. Mentre la domanda interna locale è stabile, cresce la domanda nell’area metropolitana dove la vendita diretta in cascina registra nuovi clienti, favoriti dall’accessibilità e dall’accoglienza delle aziende produttrici. Aumenta pure il valore del prodotto venduto alla rete distributiva organizzata. Prezzi medi in cascina della settimana: asparagina da 3,5 a 4 euro, asparagi da 5 a 7 euro.

2) TeleCupole all’asparago. 7 maggio. Martedì, sulla televisione ruralpopolare più importante del Piemonte, va in diretta la serata che vede protagonista l’86° Sagra dell’Asparago di Santena.  Come da tradizione, la promozione di quella che può essere considerata una tra le più importanti Sagre metropolitane e regionali, sarà caratterizzata dal Prodotto Agroalimentare Tradizionale coltivato nelle terre sabbiose lasciate dal Po e dal Tanaro milioni di anni fa. Piatto forte della serata, il risotto con gli asparagi freschi offerti dall’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto.

Santena, castello Cavour

3) Domenica 5-12-19 maggio: visita Teatrale del Castello Cavour. La Città di Torino, presenta “TORINO PORTE APERTE: con le scuole alla scoperta dei monumenti cittadini”. Protagonisti delle visite teatrali del Castello Cavour gli allievi e insegnanti del Liceo Alfieri di Torino, classi II Alfa e Delta e i volontari Amici di Camillo Cavour. L’attività è realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Politecnico di Torino, Sopraintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, Polo Museale del Piemonte, Associazioni Amici della Fondazione Cavour di Santena, Fondazione Camillo Cavour di Santena e Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. Orario delle visite. 10,30/15/16/17.    

4) Asparago con Autore. Sabato 11 maggio, in Piazza Martiri della Libertà, ore 18,30, Gianni Oliva, in collaborazione con il Circolo Europa di Santena, presenta il nuovo libro “Anni di piombo e di tritolo. 1969-1980: dieci anni di terrorismo nero e rosso”. Ed. Mondadori. L’ingresso è libero e gratuito. Segue cena al PalAsparago con l’Autore.

5) Asparago, focaccia e vino. Domenica, 12 maggio, ore 16, le tradizionali focacce liguri incontrano i vini Dell’Astesana in collaborazione con Carlo Fornaio di Albaro (Genova), e Azienda Agricola La Vernetta di Montegrosso d’Asti.

6) Asparago degustazione organolettica. 86° Sagra.Sabato, 18 maggio, ore 19,30, in Piazza Martiri della Libertà. Prologo: degustazione organolettica a crudo di 4 varietà di Asparagi coltivati a Santena. Segue la degustazione di 4 piatti a base di asparagi preparati dallo Chef Sergio Scovazzo,  abbinati a 4 vini bianchi piemontesi selezionati dal sommelier Mauro Carosso. Si prenota presso la Biblioteca comunale, oppure ai numeri 011-9455415 e 011-9455419, fino a esaurimento posti. Organizzazione: A.I.S. (Associazione Italiana Sommeiller), Scuola Alberghiera I.I.S. Norberto Bobbio di Carignano, Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, con la collaborazione di “Grano il tempo del pane“ di Santena. Costo della degustazione e cena euro 30,00.

7) Roma e Italia: memorie e ricordi.  Quando una sera, intorno a un tavolo, racconti com’era “l’Italia”, t’accorgi d’esser vecchio.  Scoprire che nessuno, dei non giovani interlocutori, ricorda il Ristorante di Ausilia e Andrea Visconti, è un affronto del tempo, quasi inaccettabile. Ma come! Non sapete? Era proprio davanti alla Tomba di Camillo Cavour, dove oggi ci sono le insignificanti vetrine, dell’ UBI Banca. Negli anni Sessanta e Settanta era frequentato dal ceto medio emergente di Torino e del Nord Italia. Con il Roma, di Pinin Tosco, all’angolo di vicolo San Lorenzo, c’era un’acerrima concorrenza. Due ristoranti con due strabilianti cuochi. Piero Gallarino dell’Italia e Italo Ferrero del Roma, hanno fatto la storia della cucina piemontese e italiana. Il Roma, oggi anonimo, ricordava quella che Camillo Cavour indicò subito, ben avanti di essere sottratta al Papa, come capitale d’Italia. Prima era già svanita “l’Italia” trasferita nel mitico “Andrea, il Re degli Asparagi” in via Torino, accanto alla Tangenziale. Il Ristorante, oggi emigrato a Poirino, con la sua leggendaria scritta luminosa svettante sul tetto del palazzo di sei piani, segnava il confine notturno tra l’area Metropolitana Torinese e la Campagna del Chierese-Carmagnolese, del Monferrato-Langhe e Roero. Un segnale moderno, sull’antica e nuova Via Francigena, proiettata verso la Val Susa e le Gallie ad Ovest, e la Pianura Padana, Piacenza e la Mediterranea Liguria a Est. In barba ai vuoti discorsi sulle identità e sulle tradizioni con il Roma e l’Italia, è scomparso pure da anni “il Caccia Reale” di Via Casanova, dove oggi c’è la Farmacia Grella. E il tempo passa. Cancella le memorie dell’Unità della Penisola e stagiona le cervella di una città distratta e superficiale. Per chi invecchia non è neppure consolatorio non aver mai visto la “Tampa della Lirica”, dietro il Municipio, in vicolo Palestro, dove si cantavano le opere e le operette, al suono della chitarra e del mandolino.

Gino Anchisi
da Santena., la Città Camillo Cavour, 4 maggio 2019.

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