Santena, quota associativa Recosol 2019

SANTENA  – 2 novembre 2019 – La città ha rinnovato l’adesione alla rete Recosol per il 2019.

Con una determina la città di Santena ha rinnovato l’adesione alla rete Recosol, Rete dei comuni solidali,  per l’anno 2019. La spesa è di euro 100.

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SCHEDA

ASSOCIAZIONE RECOSOL

L’Associazione Recosol, Rete dei Comuni Solidali, è stata fondata presso il comune di Pinerolo (Torino) il 14 novembre del 2003 con i primi cento Comuni aderenti. Nel 2015-2016 l’adesione dei comuni si è attestato sui trecento Comuni che hanno aderito da tutta Italia.

La sede legale della Rete dei Comuni Solidali è presso il Comune di Carmagnola in Piazza Manzoni 10 Carmagnola -10022 (To).
La sede Amministrativa a Gioiosa Ionica (Rc) è in Viale delle Rimembranze n. 160 – 89042.

Recosol nasce per dare gambe concrete a progetti di solidarietà internazionale. Una “cooperazione” che non sia fine a se stessa, lontana dal nostro quotidiano ma sia strettamente legata e sappia guardare ai “nostri consumi” ai “nostri stili di vita” ai “nostri sprechi.

Recosol è attiva sul territorio italiano e all’estero e collabora con altre “Reti” di enti locali impegnati sui temi della Pace, solidarietà, ambiente, diritti civili, immigrazione. Ogni Comune portando la sua esperienza contagia altri Comuni a seguirne l’esperienza. Fare “rete” facilita scambi e conoscenza di progetti, esperienze e promuove cultura. Esperienze che si traducono anche in termini gestionale di servizi e prestazioni erogati dai Comuni, modelli reciproci di “buone pratiche”, opportunità da diffondere frutto di azioni, di valorizzazione dei singoli territori.

La Rete nasce anche per sfatare un altro luogo comune: per promuovere cooperazione non occorre avere grandi cifre a disposizione ed uffici e personale a tempo pieno. Il Comune di Sambuco (Cn) con i suoi 89 abitanti, fra i primi ad aderire alla Rete, è un esempio concreto. Lavorando In Rete, è possibile superare piccoli problemi.

Negli anni Recosol ha sviluppato progetti in diversi Paesi, dal Mali al Niger (fascia Sub Sahariana), al sud dell’Algeria con sostegno al popolo Saharawi, progetti in Palestina, in Peru, in Moldova, Romania. La maggior parte dei progetti promossi dai Comuni sono piccoli, concreti, con un inizio e una fine certi, visibili e verificabili, ma soprattutto condivisi davvero tra le comunità residenti.

Occuparsi di cooperazione decentrata presuppone (per lo spirito con il quale lavora Recosol) coltivare la consapevolezza che è necessario modificare abitudini, ripensare al nostro modello di sviluppo.Cambiare stile di vita consapevoli di stare in quella parte del mondo che consuma l’80% delle risorse adiscapito degli altri.

I Comuni che hanno aderito alla Rete sono politicamente trasversali e puntano su obiettivi concreti e con la massima trasparenza, a testimonianza che a crescere è la sensibilità di molti amministratori locali convinti che sia necessario liberare i Comuni dalla ormai vecchia concezione di luoghi adatti a svolgere semplicemente l’ordinaria amministrazione, burocratica e fredda.

Recosol è in contatto e collabora con tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio, con le Università dalla Calabria al Piemonte.

Negli ultimi anni Recosol in collaborazione con il Servizio Centrale (Sprar) con l’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), con il Ministero degli Interni, con le Prefetture si è attivata l’accoglienza migranti. Numerosi comuni aderenti a Recosol fanno parte dello Sprar e di altri progetti di accoglienza.

Fondamentale il percorso culturale e di conoscenza che Recosol da sempre segue promuovendo incontri, convegni e in due casi particolari fondando due festival dedicati all’immigrazione.

Recosol ha co-fondato il RiaceInFestival e il LampedusaInFestival, in collaborazione con alcune associazioni. Recosol fa parte della la Rete del Caffè Sospeso

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FONTE


www.rossosantena.it