Santena, la città ha celebrato il IV Novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate

SANTENA  – 4 novembre 2019 – Questa mattina la città ha celebrato il IV Novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. Di seguito, un video dell’iniziativa, svolta nella centralissima piazza Martiri della Libertà, davanti al municipio, di fronte al monumento ai santenesi caduti in guerra.

**

Santena,  4 novembre 2019

Festa dell’Unita Nazionale

Anniversario della Vittoria

e Giornata delle Forze Armate

Di seguito, il testo dell’intervento del sindaco Ugo Baldi.

Sono trascorsi 101 anni dal termine della Grande Guerra e ancora oggi ne ricordiamo i suoi caduti, ne celebriamo la Vittoria, ne esaltiamo le Forze Armate. Nel 1919 l’Italia usciva vittoriosa dal primo conflitto mondiale e cominciava a ricostruire una sua nuova identità nazionale.

Ma nessuna gioia per questa vittoria avrebbe potuto compensare il dolore delle famiglie dei nostri ragazzi morti in questa guerra. Eppure questa prima guerra mondiale ha visto la partecipazione di uno Stato italiano che all’inizio esisteva unicamente come un segno geografico, ma che non trovava riscontro nella consapevolezza dei suoi abitanti di essere un’unica Nazione. Ebbene, questo orribile conflitto bellico ha avuto il grande pregio di aver riunito nello stesso battaglione uomini di regioni diverse e lontane tra loro. Ha avvicinato e fatto incontrare culture e tradizioni che mai prima si erano accostate.

Ha fatto capire a quei ragazzi, a quegli uomini, che seppur diversi per dialetto e per fisionomie, erano figli della stessa medesima Patria. Ha fatto capire a quei ragazzi, a quegli uomini, che la paura, il coraggio, la lealtà, parlano la stessa lingua. Ha fatto capire a quei ragazzi, a quegli uomini, che gli italiani del nord, del centro e del sud morivano allo stesso modo e allo stesso modo soffrivano il freddo e la fame nelle gelide trincee del Carso. Ha fatto capire a quei ragazzi, a quegli uomini, che gli italiani del nord, del centro e del sud avevano tutti una famiglia, una madre, una moglie o dei figli a casa a piangere e ad aspettare un loro ritorno. Ognuno con una fotografia sbiadita nel portafoglio, baciata migliaia di volte. Qualcuno è ritornato, molti sono rimasti morti sul campo o a seguito delle ferite o per le malattie contratte in quelle condizioni estreme. Sembra che il tempo cancelli tutti questi episodi e che il sacrificio di quei ragazzi si sia trasformato in una specie di racconto distaccato e senza dolore.

In queste occasioni, in queste ricorrenze mi chiedo sempre se senza il loro martirio, noi, oggi, saremmo dove siamo e quello che siamo. Perché ogni guerra condiziona sempre e comunque gli anni futuri. Nel bene e nel male. Esiste un unico modo per prevenire ed evitare le guerre (piccole o grandi che esse siano): praticare sempre e ad ogni livello la tolleranza. Quindi, che ogni nostra azione sia degna della memoria dei nostri soldati (anche se non vorremmo più avere bisogno di soldati) e sia improntata alla tolleranza reciproca, all’accettazione dell’altro e delle sue diversità, senza preconcetti.

Difendiamo la libertà altrui, così facendo difenderemo anche la nostra libertà. Facciamo in modo che ogni 4 novembre sia l’anniversario della Vittoria, ma della vittoria della tolleranza sugli egoismi.

Ugo Baldi
Sindaco di Santena, città di Camillo Cavour


www.rossosantena.it