Santena, Castello Cavour Patrimonio Unesco. Puntata 198

SANTENA – 7 dicembre 2019 – Con l’inaugurazione del nuovo Museo, Camillo Cavour e i suoi contemporanei sono pronti per essere proiettati nella nuova dimensione globale del Patrimonio Unesco e delle Residenze Sabaude.

Santena ha una risorsa che non è sua. La proprietà è della Città di Torino. Anzi. Il Castello Cavour, adesso, non è neppure più soltanto della Città della Mole. Essendo parte delle Residenze Sabaude è patrimonio dell’umanità. E’ di proprietà del Mondo. D’ora in poi, la nuova dimensione con cui dovranno fare i conti le persone interessate a valorizzarlo è Patrimonio Unesco. Come i più importanti monumenti del Mondo. Come le Langhe.

La musica dovrà cambiare. La Città di Torino, la Fondazione, con i suoi soci fondatori, dovranno fare un ulteriore balzo di qualità. Devono lavorare su un progetto che dia un senso all’investimento fatto e alla collocazione riconosciuta. Possono contare su patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico unico nel suo genere. Una risorsa che va promossa e valorizzata come merita. Questi ragionamenti si fanno nelle stanze della Fondazione Cavour, mentre si avvicina la data della nomina del nuovo Presidente. Stessi pensieri arrovellano i volontari Amici di Camillo Cavour di Santena, coscienti delle responsabilità che si sono assunti finora. 

Tanta strada è stata fatta da quando, nell’aprile 1993, venne la delegazione dei cittadini di Plombières Les Bains a rendere omaggio alla Tomba di Camillo Cavour e la trovarono chiusa. Il monumento nazionale che ospita il padre della Patria correva il rischio di essere dimenticato insieme alle memorie degli antenati contemporanei del Contadino-Tessitore. 

Erano anni cupi. L’Unità d’Italia veniva di nuovo messa in discussione. Il clima culturale in Italia non lasciava ben sperare. La storia contemporanea si restringeva, limitandosi al solo Novecento. Dall’insegnamento stava praticamente scomparendo lo studio del periodo che va dall’Illuminismo al Risorgimento. Come adesso, c’era molta confusione. Risultato: oggi i ragazzi sanno “tutto” dei Sumeri, Egizi e Aztechi e nulla del perché e percome i loro recenti antenati sono passati dalla condizione di servi a quella di cittadini.

Ingresso Tomba Camillo Cavour

Per il patrimonio cavouriano di Santena la situazione era critica. Senza risorse e senza attività di promozione e valorizzazione il Castello, il Museo, il Parco e la Tomba erano praticamente chiusi ai visitatori, agli studenti e agli studiosi.  L’arrivo dei Francesi destò vergogna, dispiacere ma anche un moto di orgoglio. Plombières a luglio invitò una delegazione di Santenesi, per celebrare il 135° dell’incontro segreto tra Napoleone III e Cavour.

Nel ’94, dopo l’alluvione di Santena, venne la svolta.  La voglia di risorgere della comunità fece da stimolo per fondare un‘Associazione di Volontari, interessati a rilanciare la storia e i beni culturali che Santena ha la fortuna di ospitare. Nel 1996 nasceva ufficialmente l’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena. 

Santena, 9 agosto 2010

Alla prima occasione i volontari si impegnarono per aprire al pubblico la Tomba, le stanze del Castello, il Parco e la Torre delle Corone. Da lì a poco furono organizzate insieme alla Fondazione Cavour, alla Provincia, alla Regione e alle Città di Torino e Santena le “Conferenze cavouriane” e poi le manifestazioni nel cortile del Castello. Le principali sono il 6 giugno, la Commemorazione della scomparsa di Camillo Cavour e il XX settembre, la consegna del Premio Nazionale Camillo Cavour. Due manifestazioni annuali di rilievo regionale e nazionale, uniche nel loro genere. Contemporaneamente, i volontari e la Fondazione Cavour chiedevano alle istituzioni di fare, dopo 50 anni dal 1961, i necessari lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e di riorganizzazione dell’ex Museo, del Castello e degli Archivi storici.

Mostra Cavour a Palazzo Cisterna, 6 gennaio 2011

Tutto quanto mentre continuava l’attività di accoglienza e guida dei turisti e si consolidavano i rapporti con Plombières. A ciò si aggiungevano l’allestimento del sito dell’Associazione, la mostra itinerante inaugurata a Roma dal presidente Giorgio Napolitano e l’attività verso le scuole elementari, medie e medie superiori. Un lavoro volontario e gratuito, appagante, basato sulla collaborazione con la Fondazione Cavour, la Regione, la Città di Torino –proprietaria e prima responsabile del bene–, la Città di Santena, lo Stato, le Fondazioni Bancarie e le Scuole.

Il rapporto di servizio e di collaborazione verso le istituzioni e i cittadini è sempre la prima preoccupazione dei soci volontari. Non a caso il Castello, la Tomba, il Parco, il Museo sono stati chiusi, proprio quando le Istituzioni allentarono la loro attenzione nei confronti della memoria patria e del patrimonio storico di cui stiamo parlando.

L’attività di servizio dei volontari ha avuto il suo giusto riconoscimento. Caso raro in Italia. Dal 2010 l’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour figura tra i soci-fondatori della Fondazione Camillo Cavour con le seguenti motivazioni:

“Ho il piacere di informarvi che l’Assemblea dei Soci Fondatori della Fondazione Cavour – nella sua riunione del 21 luglio 2010 – ha deliberato che l’”Associazione Amici” assuma la qualifica di “Socio Fondatore”, a norma dell’art. 3.1 dello Statuto. L’Assemblea ha anche deliberato – a norma dell’art. 3.2 dello Statuto – che i servizi che ha svolto e che svolge l’”Associazione Amici” siano di entità tale da considerarsi sufficienti per l’assunzione della qualifica stessa…. 

Torino, 23 luglio 2010”. 

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 7 dicembre 2019

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