Santena, l’ing Nicola Falabella, dirigente dell’Area tecnica, va in pensione

SANTENA  – 19 marzo 2020 – A inizio aprile l’ing. Nicola Falabella, dirigente dell’Area tecnica comunale, raggiunge il traguardo della pensione. A seguire una sua breve intervista.

Ing. Nicola Falabella. Santena, novembre 2010

Sentito per telefono l’ing. Nicola Falabella, racconta: «Ho preso servizio in Comune a Santena, nell’anno 1995, all’indomani dell’esondazione del torrente Banna. La ricostruzione con la messa in sicurezza della città è stata la mia prima esperienza. E’ stata significativa  e forte. Io venivo dal mondo del privato, dalla libera professione. E così ho iniziato la mia esperienza professionale a Santena con questa sorta di terapia d’urto…». 

Proprio in questi giorni, 25 anni dopo, con i lavori in sponda sinistra del Banna, si chiude la messa in sicurezza della città dal torrente Banna. Nicola Falabella, spiega: «In tutti questi anni abbiamo risistemato l’alveo, rifatto gran parte della la rete fognaria cittadina, la pubblica illuminazione,  strade, marciapiedi, piazze e tanto altro ancora. Dopo l’alluvione il volto della città è cambiato. C’erano enti preposti per gli interventi post esondazione, quali il MagisPo. Di fatto però noi ci siamo sostituiti a loro per velocizzare la ricostruzione.  Le opere sono state fatte da noi, naturalmente in convenzione.  Ci hanno fornito le risorse  e noi  abbiamo gestito il tutto, completamente: dalla progettazione alle gare appalto fino al collaudo. Questo è successo per gran parte delle opere previste dal cronoprogramma post esondazione, fino ad arrivare alle varianti urbanistiche dopo che la città era stata messa in sicurezza.  Con il procedere delle opere di riduceva il rischio esondazioni e noi abbiamo potuto modificare la normativa urbanistica. In tal modo i privati che inizialmente potevano eseguire solo la semplice manutenzione ordinaria delle abitazioni hanno potuto procedere con interventi più significativi». 

Con quanti sindaci ha lavorato? «I miei sindaci sono stati Benny Nicotra, Gianni Ghio, il commissario prefettizio Giuseppe Zarcone e, negli ultimi sette anni Ugo Baldi – ricorda l’ing. Nicola Falabella -. La funzione del sindaco è determinante per fornire la spinta giusta all’intera macchina comunque, ma si completa con altre figure della struttura comunale: la Giunta, gli amministratori tutti, comprese le minoranze, nonché dirigenti e dipendenti comunali. In tutti questi anni di lavoro ho visto ogni sindaco operare con correttezza, svolgendo nel miglior modo possibile il proprio ruolo. A partire dai sindaci che hanno guidato e portato avanti la ricostruzione post esondazione. E’ innegabile l’apporto determinante dei primi cittadini e delle loro amministrazioni nella ricostruzione post esondazione. Così come i sindaci arrivati successivamente hanno poi cominciato a gettare lo sguardo al post alluvione. Ecco arrivare il progetto delpalazzetto dello sport, così come l’area golenale e financo il terzo ponte sul Banna che oggi può ripartire. Va anche detto che il Patto di stabilità ha ridimensionato progetti e aspettative. Solo negli ultimi anni lo Stato ha concesso agli amministratori di poter tornare a respirare un po’ di più. Naturalmente senza scialare…». 

Nicola Falabella elenca: «Negli ultimi anni siamo intervenuti con l’adeguamento sismico di due edifici scolastici, la media Giovanni Falcone e le elementari Camillo Cavour. Si è a buon punto con il progetto della nuova area mercatale, che sarà realizzata nella futura piazza Roma, sita lungo via De Gasperi. Sono stati sistemati alcuni impianti sportivi». «L’esperienza lavorativa nell’area tecnica comunale mi ha portato una buona crescita professionale – racconta ancora l’ing. Nicola Falabella –. Diciamo che dopo la terapia d’urto della ricostruzione post alluvione ho dovuto crescere  e imparare alla svelta. Vorrei anche dire che, dal punto di vista umano, quella lavorativa è stata una esperienza molto forte. Ho visto e percepito la macchina comunale, con le figure professionali presenti, come un complesso che mi ha dato una mano. In tanti mi hanno insegnato molto. E così, grazie anche ai miei collaboratori ho potuto – almeno me lo auguro –  svolgere in modo adeguato le mie funzioni».

L’ing. Nicola Falabella, continua: «Con il traguardo della pensione, dal punto di vista personale,  egoisticamente, mi voglio un po’ riposare. In questi anni ho rivestito un ruolo di responsabilità: il lavoro e la tensione uno se la porta a casa. Il risultato sulla mia salute? Da anni prendo la pillola per tenere a bada la pressione. In questi anni all’ufficio tecnico sono stato un treno  che andava sempre veloce… Dunque da fine mese, almeno per qualche breve periodo, vorrei riposarmi e dedicarmi ai miei hobby. Ascolterà musica, mi piacciono le sonorità di Frank Gambale e di tanti altri chitarristi rock fusion».

In chiusura di intervista telefonica, l’ing. Nicola Falabella, afferma: «Vorrei rivolgere un ringraziamento a tutti quelli che in tutti questi anni mi hanno accompagnato , in primo luogo i santenesi che, devo dire, hanno sempre avuto con me un buon rapporto. Spero di averli ripagati e di essere sempre stato all’altezza della situazione. Ancora un grazie a tutti gli amministratori e ai mie colleghi, anche a chi non è più tra noi. In tutti questi anni –  lo posso e lo voglio dire – sulla mia scrivania non ho mai ricevuto pressioni da ditte o centri di interesse. Da questo punto di vista Santena è un ambiente sano».

L’intervista finisce così: «Negli ultimi giorni prima della pensione avrei voluto prendere un po’ di ferie. L’emergenza coronavirus non mi consente di farlo. Resterò qui in ufficio, praticament efino all’ultimo giorno: il 31 marzo 2020». Mentre fermo il registratore arriva l’ultima frase. «Mi raccomando a corredo dell’articolo prendi una bella foto. Di quando ero giovane. Se necessario ritoccala…».

**
www.rossosantena.it