Coronavirus Santena, annullata l’Asparisagra 2020

SANTENA – 5 aprile 2020 – L’Asparisagra 2020 è annullata. Vittima dell’emergenza coronavirus. Nel pomeriggio è atteso il comunicato della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.

Gino Anchisi, presidente dell’Associazione  produttori dell’asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, commenta: «L’asparisagra 2020 è annullata. In tempi di emergenza epidemiologica dovuta al coronavirus è evidente che non si poteva fare diversamente. Detto questo, l’annullamento del maggio santenese 2020 è una perdita per la città di Santena. L’asparisagra è una grande manifestazione di gastronomia, di cultura e di tradizione, cresciuta e consolidata negli ultimi anni. Una rassegna che ha una forte ricaduta per la promozione degli asparagi e di tutta la pregiata orticoltura santenese». Gino Anchisi aggiunge: «In questi giorni i produttori stanno guardando i germogli di asparagi che sbucano da terreno. Anche questa settimana i turioni emersi sono ancora pochi, ma tra qualche giorno la produzione di tutte le  asparagiaie si impennerà».

Gino Anchisi

«Viviamo un momento di incertezza – aggiunge Gino Anchisi – legato alle preoccupazione per come potranno andare le vendite di asparagi. Negli anni passati si è consolidato un sistema di vendita diretta, gli asparagicoltori vendevano le loro produzioni nell’azienda agricola, direttamente ai consumatori che arrivavano da Santena, dai dintorni e financo da Comuni non proprio vicini. L’emergenza arrivata con il Covid-19 limita i movimenti dei cittadini all’interno dei confini del comune di residenza. E’ del tutto evidente che i cittadini santenesi non potranno acquistare tutti gli asparagi prodotti. Sino allo scorso anno tre erano i canali di commercializzazione degli asparagi. Il primo era la vendita diretta. Un secondo canale erano i ristoranti locali. Da ultimo c’era il ricorso ai grossisti. L’emergenza coronavirus, con la limitazione della circolazione dei cittadini clienti, molto probabilmente azzererà la vendita diretta. Gli asparagicoltori potranno cercare di consolidare la loro clientela storica portando gli asparagi direttamente al domicilio dei consumatori. Gran parte dei produttori di asparagi sono aziende familiari, con poche persone, non sarà facile organizzare il servizio di consegna a domicilio. La normativa legata all’emergenza epidemiologica per il coronavirus consente alle imprese agricole di commercializzare le produzioni aziendali».

Gino Anchisi chiude così le sue riflessioni: «Gli asparagicoltori riuniti nell’Associazione produttori di asparagi di Santena e delle Terre del Pianalto sono 21, con una superficie delle asparagiaie che si estende su trenta ettari. La produzione di turioni è stimata attorno alle 150 tonnellate. Nei prossimi giorni la campagna produttiva di asparagi partirà in modo sostenuto. Vedremo quali soluzioni si potranno trovare per commercializzare gli asparagi. Intanto non siamo stati fermi: abbiamo avviato alcuni contatti con la grande distribuzione organizzata. Speriamo di riuscire a chiudere qualche contratto di fornitura in modo da poter consentire agli asparagi di Santena e del Pianalto di poter raggiungere le tavole dei consumatori. Abbiamo anche un piano B: qualora non si riesca a commercializzare le produzioni gli agricoltori ridurranno la durata della campagna produttiva, tagliando e raccogliendo i pregiati turioni per poco tempo. Così facendo le asparagiaie nella prossima campagna produttiva, quella del 2021, saranno pronte a produrre un po’ di più rispetto alle campagne passate. Altre strade davvero non se ne intravedono… Speriamo che tutto andrà bene».

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