Coronavirus Santena, la situazione del gruppo Scout Santena 1

SANTENA – 28 aprile 2020 – Da fine febbraio sono ferme anche tutte le attività del Gruppo Scout Santena 1.

Serena Grollino, capogruppo Scout Santena 1, informa: «Come attività siamo fermi dall’ultimo fine settimana del febbraio scorso. Ci siamo dovuti fermare con la chiusura delle attività del mondo scolastico. Per mantenere i contatti con i ragazzi ci muoviamo on line». Il gruppo Scout Santena 1 conta su una novantina di ragazzi e giovani di Santena, Cambiano, Villastellone e Trofarello: i Lupetti da 8 a 12 anni; il Reparto da 12 a 16 anni; il Noviziato per i 17enni; il Clan dai 18 ai 21 anni.

«Con i più grandi, il Clan, riusciamo a organizzare da remoto una riunione ogni settimana. Incontri per dialogare e proporre attività, ovviamente ben diverse da quelle che facevano con le uscite prima dell’emergenza coronavirus. Calendarizziamo incontri, testimonianze e interviste. Per il Reparto organizziamo videochiamate, con proposte che richiedono l’attivazione da parte dei ragazzi. Noi capi, sempre tramite video, proponiamo percorsi formativi. Sempre da remoto, tramite video chiamate, si svolgono gli incontri nell’ambito della Comunità capi. Ci confrontiamo e facciamo un minimo di bilancio sulle attivitò comunque svolte e sulle cose programmate. A volte si è visto che le proposte andavano ritarare: quando capita cambiamo strada».

Il gruppo Scout Santena 1 conta su due social: la pagina facebook – Gruppo Scout Santena 1 – e il sito www.santenauno.info In tempi di covid-19 si è aggiunta una seconda pagina Facebook di ex scout sempre del Santena 1, con un buon numero di iscritti e tante immagini. Tra le iniziative di solidarietà del gruppo Scout Santena 1 di questo periodo, un contributo economico, finito nella cesta della solidarietà della Caritas parrocchiale, per aiutare coloro che fanno fatica ad acquistare la spesa e un altro contributo, dato ai volontari del locale comitato della Croce Rosa italiana, destinato all’acquisto di dispositivi di sicurezza individuale.

Serena Grollino prosegue così: «Stiamo anche cercando di capire che cosa sarà possibile organizzare per i campi estivi. Più che altro, alla luce dell’andamento della pandemia, attendiamo indicazioni da parte dell’Agesci nazionale». Serena Grollino chiude così: «Vista la situazione di emergenza, il messaggio che inviamo ai ragazzi, come alle loro famiglie, è: occorre sapersi adattare per andare avanti. Bisogna essere comunque positivi ed evidenziare alcune cose che questa brutta esperienza comunque ci offre. E poi, per intanto, è bene mantenersi in contatto. Continuare a tessere relazioni, se pur da remoto o tramite telefono. Insomma, nell’attuale momento di difficoltà occorre adattarsi e riuscire a sorridere… Ne abbiamo tutti tanto bisogno».
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