Il Comitato civico “No al deposito di rifiuti radioattivi a Carmagnola” lancia una petizione online

CARMAGNOLA – 13 gennaio 2021 – Il Comitato Civico “No al deposito di rifiuti radioattivi a Carmagnola” ha lanciato una petizione online, sulla piattaforma Change.org a questo indirizzo: http://chng.it/mfLMKBbPr9

Il sito proposto come deposito unico nazionale per rifiuti radioattivi

Il 30 dicembre 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente hanno rilasciato il nulla osta alla desecretazione e alla pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale di smaltimento dei rifiuti radioattivi.

La Città di Carmagnola è venuta a conoscenza dagli organi di stampa di essere stata inclusa nell’elenco dei 67 siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

Il territorio non è stato in alcun modo coinvolto o interpellato rispetto a questa opera e la comunicazione improvvisa dell’inserimento in questo elenco ha generato nei cittadini residenti in tali aree una forte preoccupazione e confusione.

Si è immediatamente creato il Comitato Civico “No al deposito di rifiuti radioattivi a Carmagnola”, con portavoce la sindaca Ivana Gaveglio, che lancia una petizione online sulla piattaforma Change.org a questo indirizzo: http://chng.it/mfLMKBbPr9

Raggiungendo un elevato numero di firme, la petizione verrà inviata alla Società SOGIN, al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero dell’Ambiente, con la richiesta di eliminare il sito di Carmagnola dal documento di proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito.

MOTIVAZIONI DEL COMITATO CIVICO
RIPORTATE NELLA PETIZIONE:

Diciamo NO alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari a Carmagnola perché:
– non vogliamo perdere pregiati terreni agricoli (classe I), coltivati da generazioni;
– la nostra identità territoriale si fonda sui grandi prodotti di qualità della nostra agricoltura, dal peperone di Carmagnola al porro lungo e dolce di Carmagnola, dalla tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino D.O.P. all’asparago di Santena; come certificato anche dall’avviamento del Distretto del Cibo della Zona Omogenea 11 della Città Metropolitana di Torino;
– Carmagnola fa parte del sito Riserva di Biosfera MAB Unesco CollinaPo, riconoscimento che ha individuato il nostro territorio e quello di oltre 80 altri comuni lungo il percorso del Po come meritevole di protezione per le peculiari caratteristiche ambientali e culturali;
– il territorio di Carmagnola comprende un bosco di ontani neri, bianchi e salice bianco, classificati come Habitat Prioritario, e specie faunistiche come il Pelobate Fosco che rientrano nelle liste rosse delle specie da proteggere redatte dal Ministero dell’Ambiente e dall’IUCM;
– nell’area in cui è ipotizzato l’insediamento del deposito, vi sono falde acquifere superficiali e risorgive che lo rendono non idoneo ad ospitare il sito di stoccaggio dal punto di vista idrogeologico e per il rischio di inquinamento delle acque;
– l’area del sito è vicina ai centri abitati e soprattutto ad alcune cascine storiche, nonché al complesso dell’Abbazia di Casanova, risalente all’anno 1100 e tutelata dalla Soprintendenza.
– negli ultimi anni è emersa sempre più la consapevolezza sul valore del cibo e sull’importanza della sua qualità e sicurezza che vanno difese e valorizzate per difendere la sovranità alimentare, e si è contemporaneamente registrato un ritorno dei giovani alla campagna che investono in imprese agricole di qualità, con produzioni biologiche, tipiche e innovative.
Per tutti questi motivi riteniamo che il sito di Carmagnola NON SIA IDONEO ad ospitare il deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività.

Un momento della raccolta firme di sabato scorso, 9 gennaio 2021, in piazza Martiri della Libertà, a Carmagnola
ALcune cascine nella zona che viene proposta come sito.

*

FONTE per testo e immagini, nota di Luigi Piga, Ufficio Stampa Lp Press