Santena, il commento di Peppino Di Sciullo sull’andamento delle vaccinazioni anti covid-19 nell’Asl To5

SANTENA – 11 aprile 2021 – «Nella nostra città, come del resto in tutta l’Italia, la situazione dei contagi da covid-19 continua a destare serie preoccupazioni».  Comincia così il commento di Peppino Di Sciullo, sull’andamento delle vaccinazioni anti covid-19 nell’Asl To5. Dalle considerazioni alcune cose emergono chiare: se la velocità delle vaccinazioni dovesse rallentare non sarebbe possibile immunizzare tutti entro la fine dell’anno 2021; per contro se la disponibilità di dosi di vaccino aumentasse o se fossero disponibili vaccini monodose la situazione potrebbe migliorare, sensibilmente.

Peppino Di Sciullo

Peppino Di Sciullo continua: «Dopo la prima ondata è arrivata la seconda, poi la terza e probabilmente passeremo alternativamente da un’alta marea all’altra senza sapere quando questa altalena si fermerà. Sembra che i richiami all’uso delle mascherine, al distanziamento e le chiusure non siano sufficienti a far migliorare decisamente la situazione per cui saranno solo i vaccini che potranno portarci fuori da questa criticità.  Finalmente, dopo qualche mese, anche la nostra ASL ha reso noti i dati sulle vaccinazioni: meglio tardi che mai. Ho letto con attenzione la tabellina con i dati ufficiali fino al 7 aprile ed ho apprezzato anche il dettaglio con cui i dati vengono comunicati. Ma … c’è un “ma”: la tabella non da nessuna indicazione sul “dove ci troviamo” in questo faticoso percorso di immunizzazione».

Il commento prosegue così: «I numeri, in assoluto, possono sembrare alti o bassi, ma per avere una reale misura del fenomeno bisogna confrontarli con gli obiettivi che si spera di raggiungere, pertanto penso sia opportuno azzardare anche qualche previsione sull’andamento del piano vaccinale. Questo grafico, senza avere nessuna presunzione di conoscenza del futuro, fornisce una possibile risposta alla domanda che tanti si pongono: quando saremo tutti vaccinati? Il grafico è stato costruito ipotizzando di procedere con le vaccinazioni allo stesso ritmo del 7 aprile, ovverosia con 9352 dosi settimanali di prima dose e 3052 dosi settimanali di seconda dose. A completamento delle somministrazioni della prima dose (inizio ottobre 2021) le dosi per la seconda somministrazione potrebbero passare dalle 3052 a 12404 inglobando quelle attualmente impiegate come prima dose».

Peppino Di Sciullo chiude le sue considerazioni commentando il grafico: «L’immagine mi sembra sufficientemente eloquente e consente di fare almeno due considerazioni: «Primo: se la velocità delle vaccinazioni dovesse rallentare non sarebbe possibile immunizzare tutti entro la fine dell’anno 2021. Secondo: se la disponibilità di dosi di vaccino aumentasse o se fossero disponibili vaccini monodose la situazione potrebbe migliorare sensibilmente. Aspetto fiducioso che dalla direzione della Asl, con una frequenza più alta rispetto al passato, siano comunicati ulteriori dati sull’andamento delle vaccinazioni con l’obiettivo di non alimentare false illusioni o intimorire la gente, ma semplicemente di informarla puntualmente sulla situazione in modo che ciascuno di noi, coscienziosamente, faccia del suo meglio per contribuire a migliorarla».