Santena, due minorenni denunciati per tentato furto aggravato

SANTENA – 23 novembre 2021 – «Nella giornata di ieri si è provveduto a deferire all’autorità giudiziaria due minorenni per il reato di tentato furto aggravato. I fatti sono avvenuti nella mattinata del 2 novembre, nei pressi del chiosco posto all’interno dell’area golenale lungo il Banna». La notizia diventa pubblica a seguito della pubblicazione di un comunicato nella pagina Facebook della Polizia locale di Santena.

Santena. il chiosco di Santena E20, nell’area golenale lungo il torrente Banna

Nella pagina facebook la Polizia locale di Santena, alle ore 15:47 di oggi, scrive: «I fatti sono consistiti nello sfondamento della finestra e nel tentativo di aprire la porta di ingresso della struttura da cui conseguiva la presentazione della denuncia dal gestore presso i nostri uffici. Gli uomini di questo Comando, pertanto, avviavano le conseguenti attività di polizia giudiziaria. L’attività investigativa che si è estrinsecata nell’acquisizione della videosorveglianza, nell’assunzione di testi e in vari appostamenti ha consentito, dopo due settimane, di risalire agli autori del fatto. Questi venivano identificati in due persone minorenni, residenti in Santena, i quali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino».

Il comunicato delle Polizia locale si chiude così: «Si coglie l’occasione per ricordare a tutti che la normativa prevede che, seppur minorenni, le persone al di sopra dei 14 anni se compiono un reato, siano ritenute responsabili anche dal punto di vista penale, mentre per gli autori di reati di età inferiore ai 14 anni vi sia comunque una responsabilità civile a carico dei genitori o di chi è tenuto alla loro sorveglianza».

Roberto De Filippo, comandante Polizia locale, interpellato, spiega e aggiunge: «Abbiamo concluso l’attività di indagine in merito al reato di tentato furto aggravato. I fatti si sono svolti la mattina del 2 novembre scorso. Abbiamo individuato due minorenni santenesi. Un risultato conseguito a seguito di due settimane di attività di polizia giudiziaria. Le telecamere hanno funzionato, non è stato solo quello, ma ovviamente hanno dato una mano. Abbiamo sentito i testimoni e svolto qualche pedinamento per avere riscontri e verifiche. Dopo due settimane siamo riusciti a identificare i due autori del tentativo di furto. Li abbiamo denunciati alla Procura presso il Tribunale dei minorenni, facendo una informativa di reato. Il Pubblico ministero, cui verrà assegnato il fascicolo, valuterà la situazione e il prosieguo».

Il comandante De Filippo aggiunge: «Chiaramente abbiamo convocato i diretti interessati, con i genitori, per renderli edotti dello stato dell’arte sull’intera vicenda. Il messaggio che deve passare – ed è anche questo lo scopo di pubblicare comunicati sulla nostra pagina facebook – è semplice e chiaro:  uno, anche se è minorenne, ha delle responsabilità. Ricordo che se si ha più di 14 anni si ha responsabilità penale, mentre se si ha meno di 14 anni c’è comunque la responsabilità civile a carico di genitori. In questo caso si tratta di ragazzi che hanno tra i 14 e i 18 anni. Deve essere chiaro che il fatto di essere ragazzi non vuol dire che si possa essere impuniti per qualsiasi cosa si compia. Ci sono limiti che non possono essere superati. Anche se si è minorenni ci sono comunque delle responsabilità e – soprattutto – ci sono delle conseguenze».

Adriano Scovazzo, presidente dell’associazione Santena E20, sodalizio che gestisce il chiosco sito nell’area golenale, tra il parco Cavour e il torrente Banna, commenta così la vicenda: «I due ragazzini non sono riusciti a fare grandi danni, oltre ad avere rotto un vetro. Per noi il danno maggiore è stato un danno di natura morale: vedere che tutto ciò che viene fatto per i ragazzi e per i giovani di Santena, non solo non viene apprezzato, ma anzi viene danneggiato. Noi di Santena E20 non siamo certo assetati di giustizia: abbiamo sporto denuncia perché volevamo che si capisse che il nostro chiosco, sito nell’area golenale, è un bene comune. E sarebbe meglio non maltrattarlo o vandalizzarlo».

«Ecco come è andata – informa Adriano Scovazzo – mi hanno telefonato, dicendo che dei ragazzini stavano cercando di sfondare la porta del chiosco e che erano stati messi in fuga. Il 2 novembre quando sono riuscito ad arrivare loro non c’erano più e avevano buttato giù la parete in vetro della porta del chiosco. Io, chiaramente e sinceramente, vista l’età degli autori, spero che le conseguenze non vadano molto oltre la ramanzina, ma che questa ci sia e che sia di insegnamento anche a tanti altri ragazzi e giovani. Noi non siamo per denunce, forconi e patibolo, anzi, a me oggi ha fatto anche un po’ male vedere arrivare la denuncia in Procura: sono padre anche io e sono ben cosciente che i ragazzini possono anche compiere qualche stupidaggine. Però, allo stesso momento, mi son detto “Meno male”. Spero comunque che questi ragazzini capiscano che non è che possono distruggere tutto, solo perché sono annoiati…».

FONTE: www.facebook.com/Polizia-Locale-Santena-1478767598873664/