Fadia, a Santena Santo Gioffrè, medico e scrittore calabrese, ha presentato il suo ultimo romanzo

SANTENA – 25 settembre 2022 – Santo Gioffrè, medico e scrittore, calabrese ha presentato il suo ultimo romanzo, Fadia, edito per i tipi di Castelvecchi. A Santo Gioffrè l’associazione Santi Cosma e Damiano di Santena ha attribuito il premio Un calabrese speciale 2022. La presentazione del romanzo si è svolta giovedì 22 settembre, in biblioteca civica. L’evento rientrava nell’ambito della 58esima festa che la comunità riacese santenese organizza in onore dei santi medici e martiri Cosma e Damiano.

Giovedì scorso, la serata, moderata da Pino Carella, giornalista dell’emittente Telemia, si è aperta con l’indirizzo di saluto di Ugo Cosimo Trimboli, assessore della Giunta comunale guidata da Roby Ghio. A seguire, il benvenuto al medico e scrittore, rivolto da Tonino Trimboli, presidente dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano di Santena.

Santo Gioffrè, nato a Seminara il 13 maggio 1954 è medico, scrittore e politico. Si è laureato in medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Messina nel 1981. Si è poi specializzato in ginecologia e ostetricia. È stato eletto più volte consigliere al Comune di Seminara e, dal 1994, due volte consigliere provinciale nel collegio Seminara-Delianuova. Per nove anni ha ricoperto la carica di assessore alla Cultura della provincia di Reggio Calabria.

Santo Gioffrè autore prolifico, ha presentato la sua ultima fatica, il suo romanzo Fadia che, in quarta di copertina, viene presentato così: “Andrea Bisi è esanime sul lettino della sala di emodinamica del Policlinico dove lavora. Prima di spegnersi, la sua mente ha un sussulto e inizia a vagare in un mondo tragico e immaginifico. Poi d’improvviso, sotto le scosse del defibrillatore, ritorna in vita. Sconvolto da ciò che gli è accaduto, precipita in una profonda crisi esistenziale e cerca rifugio nella memoria: ritrova la madre brutalizzata da un padrone violento; rivede il suo mentore, il professor Neri; la storia di passione tra la principessa Maria Spinelli e il compositore Giovanbattista Pergolesi; Boulos Yazigi, arcivescovo ortodosso di Aleppo, e Fadia, la bellissima novizia cattolica della quale si è innamorato. Nel tentativo di recuperare l’amore e il suo equilibrio, ritorna in una Siria distrutta dalla guerra. Non troverà i suoi amici, uccisi dai terroristi dell’Isis. Ma riuscirà a trovare Fadia?”. Santo Gioffrè è anche autore di Artemisia Sanchez (Mondadori, 2008) da cui la Rai ha tratto una fiction televisiva di grande successo. Castelvecchi ha pubblicato il romanzo L’opera degli ulivi (2018) e il saggio “Ho visto. La grande truffa nella sanità calabrese” (2020).

Proprio in apertura del suo intervento in biblioteca comunale Santo Gioffrè ha fatto riferimento a questo suo saggio. Nel 2015 il medico calabrese viene nominato, dalla giunta guidata da Gerardo Mario Oliverio, commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria. Gioffrè è il primo a denunciare le anomalie dei pagamenti che porterà la stessa azienda sanitaria a essere sciolta per infiltrazione mafiosa. Nel volume “Ho visto. La grande truffa nella sanità calabrese” (2020), il medico ha raccontato come ha scoperto la grande truffa ai danni della sanità in Calabria: nascosta nelle omissioni contabili, nei registri incompleti, negli atti non impugnati; nella tecnica perfetta con cui si liquidavano le stesse fatture più volte. Nel libro Santo Gioffrè ha raccontato i meccanismi e le perpetuazioni criminali di un sistema rimasto fino a allora inattaccabile. Per sei mesi, resistendo a indicibili pressioni, ha fatto tremare l’organizzazione responsabile della voragine nei conti, prima di essere destituito.

Nel 2020 Santo Gioffrè ha vinto il Premio Conin, mentre nel 2021 è stato proclamato Medico scrittore dell’Anno e ha vinto il Premio Internazionale “Tulliola-Filippelli” per la letteratura.