Santena, il Centro destra unito chiede un Fondo rotativo per aiutare meno abbienti e ditte in difficoltà economica

SANTENA – 7 dicembre 2022 – Bollette, caro vita e problemi socio economici conseguenti. Questo l’oggetto di un ordine del giorno, presentato dal gruppo Centro destra unito per Santena, e discusso nel consiglio comunale del 17 novembre scorso. Dopo mezzora abbondante di discussione si è deciso di procedere così: contro il caro bollette, caro vita e problemi socio economici, nel prossimo Bilancio comunale si prevederà un capitolo per un Fondo di rotazione o, meglio ancora, un Fondo di solidarietà comunale. Su come procedere e quale decisione prendere se ne discuterà nelle prossime settimane in sede di Commissioni consiliari.

Santena, seduta consiliare del 17 novembre scorso

Il 17 novembre scorso, in aula, la discussione sull’ordine del giorno presentato dagli oppositori è iniziata con Enrico Arnaudo, presidente del parlamentino cittadino, che ha letto il documento presentato dalla lista di minoranza.

Ecco il testo:

“Ordine del giorno:
Bollette, caro vita e problemi socio economici conseguenti

Premesso che:
Nel corso del corrente anno, rispetto al 2021, si sono riscontrati dei considerevoli incrementi dei costi delle utenze domestiche, delle utenze nei settori produttivi, nell’ imprenditoria di vicinato e nel terzo settore;

La situazione del mercato delle materie prime vede un incremento enorme rispetto al pari del 2021, malgrado un minor impatto dei costi rispetto alle quotazioni massime riscontrate ad agosto u.s. Resterà da verificare se con la stagione fredda – con naturale incremento dei consumi – non corrisponda un nuovo picco dei prezzi.

Al già pesante incremento degli oneri delle utenze di cui sopra, si sono altresì aggiunti i rincari generalizzati, spesso nemmeno giustificati, sui generi alimentari e su tutto ciò di cui ha bisogno una famiglia o una impresa, ivi compresi i costi dei carburanti;

A questa situazione critica necessita altresì aggiungere l’incremento dei tassi di interesse che ha finito in primis per incrementare in modo sensibile il costo dei mutui per chi ha acquistato casa ed in secundis ai costi dei finanziamenti in opera per qualsivoglia ragione oltre agli oneri finanziari del mondo del lavoro.

Tutto ciò ha generato:-
-un sensibile impoverimento generalizzato di tutti nuclei famigliari ed in particolare di coloro che traggono sostentamento da entrate fisse ivi compresi i pensionati;
– una minor competitività delle aziende con alto consumo energetico rispetto ai produttori extra europei;
– una maggior difficoltà a sopravvivere del mondo artigianale e del commercio di vicinanza.

Considerato che:
Questa situazione avrà – a nostro avviso – pesanti ripercussioni socio economiche nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023 quando, finito l’influsso benefico della tredicesima che lenirà i problemi su citati, tante famiglie o imprese si troveranno nell’ impossibilità di far fronte a tutti gli oneri e dovranno scegliere se stare al freddo o pagare le bollette, onorare l’affitto od il mutuo o fare la spesa. Conosciamo alcune situazioni che preannunciano gravissime difficoltà di sopravvivenza.

Infatti, siccome le bollette non possono non essere pagate pena il distacco dell’utenza, le conseguenze maggiori saranno rivolte sugli altri fronti con tutte le conseguenze che ne deriveranno.

Tutto ciò premesso:
si pone all’ attenzione del primo livello dello stato, ovvero il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale, sulle gravi conseguenze che subiranno parecchie famiglie o imprenditori di vicinato Santenesi facendo riferimento in particolare a coloro che sono già in difficoltà in periodi normali, alle famiglie monoreddito e al mondo dei pensionati.

Ovvero si richiede al sindaco ed alla maggioranza, quali azioni abbiano intenzione di attivare o abbiano pianificato per rendere meno ardua e disagevole la situazione descritta.

Lo scrivente Gruppo Consiliare, durante la trattazione del presente O.d.G., esporrà le iniziative che avrebbe posto in essere e che ritiene necessarie allo scopo.
Il presente ordine del giorno non richiede votazione.
Santena, 9 novembre 2022”.
Firmato i consiglieri del gruppo Centro destra Unito per Santena: Ansaldi Roberto, Salerno Angelo, Benente Elena, Maggio Carmelo e D’Agostino Marinella

Roberto Ansaldi, capogruppo Centro destra unito per Santena

Terminata la lettura, la parola è passata a Roberto Ansaldi, capogruppo della lista Centro destra unito per Santena che, nel suo primo intervento, ha detto: «Credo che l’ordine del giorno dica già tutto. Noi siamo molto preoccupati perché, se non capita qualcosa di diverso a livello governativo, con interventi che l’amministrazione comunale non può fare,   noi prevediamo che, a inizio del 2023 – contentissimi e felicissimi di sbagliarci – anche nella nostra città matureranno situazioni preoccupanti per famiglie e imprese.  Prevediamo problemi per nuclei famigliari che a oggi non sono assistiti da nessuno. Alcuni famiglie santenesi ci hanno preannunciato che andranno in difficoltà economiche. L’hanno detto a noi e,  credo, qualcuno l’ha anche detto a voi. Magari noi abbiamo più conoscenze in questo senso e voi un po’ meno, Ma comunque credetemi: c’è un buon quantitativo, almeno una cinquantina di nuclei famigliari – che sono tanti sul nostro territorio – che andranno in seria difficoltà. E tutto questo senza considerare anche le aziende piccole. Piccole e medie imprese, ne conosciamo qualcuna, avrà difficoltà a pagare la dodicesima e questo creerà tutta una serie di problemi. Attenzione, c’è un pericolo. Quando la gente – e soprattutto le aziende diventano disperate – potrebbero anche andare da qualcuno che non vuole il loro bene. E la chiudo qua… Questo è possibile succede da altre parti, così come può succede anche qui a Santena».

La pattuglia degli oppositori, presenti in aula il 17 novembre scorso

Il capogruppo della pattuglia di minoranza consiliare ha proseguito così: «Noi ci siamo chiesto cosa avremmo pensato se avessimo noi gestito la partita? Ça prima cosa da fare, secondo noi, è sensibilizzare il Consorzio socio sanitario assistenziale chierese, perché primariamente – di questi problemi – è il Consorzio che se ne deve preoccupare. Vedo dai giornali tanta preoccupazione, più o meno sparsa, dai vari comuni, ma non vedo che il Consorzio abbia preso una posizione in questo senso. Allora, siccome affidiamo dei denari al Consorzio per interventi socio assistenziali che deve gestire a nome per conto nostro, ritengo opportuno sensibilizzare e sentire direttamente il parere del Consorzio, per capire se ha delle iniziative. O, quantomeno, per capire in base a quali parametri intende muoversi il Consorzio. Perché, può anche darsi che dica che non è ancora il momento di intervenire. E allora ci dirà perché e spiegherà quando è disponibile a intervenire, a fronte di quali accadimenti».

Roberto Ansaldi ha poi presentato la proposta per combattere il caro bollette: «Occorre prevedere un Fondo rotativo a livello del bilancio di previsione comunale 2023.  Siamo disponibilissimi a discutere i modi e i termini, in modo tale da poter dare una mano, non dico risolvere perché noi – come Comune – non possiamo risolvere sicuramente nulla. Possiamo però dare una mano a chi va in particolare difficoltà, soprattutto alle famiglie che non hanno di che mangiare o non hanno i soldi per pagare le bollette. Dobbiamo aiutare anche il commercio di vicinato: conosciamo persone che già oggi hanno difficoltà a pagare le bollette che hanno ricevuto. Oppure potranno andare in difficoltà domani. Il Fondo rotativo è un fondo gestibilissimo da parte delle finanze del comune  – che è sperabile non venga mai utilizzato –  ma potrebbe essere uno strumento per lenire le difficoltà di quelle che avremo nei prossimi mesi a inizio 2023. Siamo aperti alla discussione. Disposti a darvi una mano sotto qualsiasi senso, compreso quello di devolvere, se può servire, i nostro gettone di presenza.  Sono pochi soldi, ma purtroppo è così, che servono comunque a incrementare questo fondo. Io l’equivalente del gettone di presenza lo verso, anche se formalmente non è possibile. Questa situazione del caro bollette ci preoccupa molto. Speriamo di sbagliarci. Poniamo questo all’attenzione di tutto il consiglio comunale per sentire se avete previsto qualcosa».

A questo punto il sindaco Roby Ghio ha chiesto: «Quale cifra avete previsto per questo fondo rotativo?». Roberto Ansaldi ha detto: «Sui 20-30mila euro, in modo da poter dare almeno 500-600 euro a ognuna delle 50 famiglie che potranno andare in difficoltà economica. Capisco che 500 euro sia poco, ma per chi ha la bolletta da pagare e non ha una lira, credetemi, piuttosto che niente è meglio piuttosto..».

Ugo Cosimo Trimboli

Il microfono è passato a Ugo Cosimo Trimboli, assessore della giunta Roby Ghio, che ha detto: «Grazie delle proposte. Mi sembrano proposte di buon senso. Ricordo che, da un punto di vista pratico, come amministrazione, in questi giorni, abbiamo dovuto affrontare discussioni, in senso politico, sulle azioni che ci consentono di reggere al caro prezzi, anche rispetto alla macchina comunale. Lo Stato ci deve aiutare a reggere, quantomeno a limitare l’onda d’urto rispetto ai rincari. Questa sera in consiglio abbiamo approvato a livello di bilancio comunale la costituzione di un fondo di accantonamento per il pagamento delle bollette delle utenze comunali. Abbiamo dovuto dare una scala delle priorità. In cima alle priorità, in questa gerarchia. c’è la macchina comunale che non si può e non si deve fermare. A pari merito c’è la macchina della scuola».

«Abbiamo iniziato a fare ragionamenti affinché non si fermi – ha aggiunto l’assessore Ugo Cosimo Trimboli – il comune o la scuola e non si fermino i servizi correlati che ruotano attorno al mondo della scuola che sono dal servizio scuolabus al servizio di ristorazione scolastica. In questo momento chi cucina usa il gas, la corrente per frigo e il carburante per spostare i pasti. Per tutto questo stiamo facendo valutazioni molto oculate. La scelta è stata quella di iniziare a dare degli aiuti concreti affinché resti in piedi tutto. Ben vengano queste proposte. Sicuramente si possono valutare. Anche io mi auguro che ci si sbagli tutti rispetto alle previsioni, anche se la sensazione, purtroppo, dice un’altra cosa. Spazio alla discussione. Grazie».

Angelo Salerno

Ha preso la parola Angelo Salerno, consigliere del gruppo Centro destra unito per Santena, che ha cominciato così: «Si pensava a un Fondo rotativo perché, analizzando alcune situazioni, due o tre casi che ci hanno sottoposto, abbiamo visto che una attività commerciale è andata in difficoltà economiche per qualche centinai di euro. Non stiamo parlando di migliaia di euro… Perché uno dei problemi del caro bollette è che se non si paga entro i termini ti abbassano la tensione. Facciamo un esempio, con l’abbassamento di tensione, per un bar non è più possibile usare la macchina per il caffè. Quindi, a differenza di altre tasse che uno riesce a rimandarle e a pagarle dopo la scadenza, la bolletta o la paghi o stai al freddo e  senza corrente. Noi ci siamo resi conto che fornire un aiuto farebbe si che tante altre situazioni critiche vengano meno. Perché se sei costretto a pagare la bolletta, la paghi, ma ritardi l’affitto e  quindi si crea un effetto domino su tutto il sistema…»

Angelo Salerno ha aggiunto questo: «Mi unisco alle riflessioni di Ansaldi e Trimboli. Ovviamente, auguriamoci tutti di sbagliarci e di essere troppo pessimisti. Però se la situazione va avanti in questi termini, noi temiamo che, gennaio, febbraio e marzo del 2023, saranno mesi in cui verranno messe a dura prova le famiglie e, soprattutto, alcune attività. Si era pensato al Fondo rotativo perché, in molti casi, l’emergenza è di alcune centinaia di euro e non occorrono cifre stratosferiche per poter far fronte ai pagamenti. Poi, questa è una proposta. Insieme se ne possono studiare e sviluppare altre. Di sicuro il consiglio comunale, con tutte le buone volontà, non ha certo la bacchetta magica per risolvere un problema del genere. Però riteniamo sia doveroso che un consiglio comunale provi a fare un qualcosa di concreto. Tutto qui».

Alessia Perrone

La parola è passata ad Alessia Perrone, assessora della Giunta Roby Ghio, che ha detto: «In agosto, quando ho cominciato a lavorare con le associazioni che, nel nostro comune, lavorano prettamente per un aiuto ai più fragili, ai più deboli, come Caritas parrocchiale, ReciprocaMensa, Cav e Cri, che contribuiscono quotidianamente con il supporto alimentare, dai pasti alle cassette alimentari Abbiamo iniziato a lavorare analizzando le liste delle persone meno abbienti santenesi che non erano mai più state controllate. In       questa rianalisi abbiamo effettivamente riadeguato quello che era il giusto equilibrio nella somministrazione dei pasti caldi così come la somministrazione delle cassette alimentari. Ci siamo resi contro che, dopo i due periodi importanti di lockdown c’erano nelle liste persone che, obiettivamente, allo stato attuale non erano più così bisognosi da dover ricevere determinati beni. Con la revisione abbiamo così inserito nella lista nuove persone che oggi hanno problemi. Abbiamo ritenuto importante rivedere gli elenchi. Analizzate le liste, insieme alle assistenti sociali del Consorzio socio assistenziale del Chierese e con le associazioni cittadine, abbiamo potuto aggiornare gli elenchi. Le riunioni con le associazioni proseguono ogni mese. Con gli uffici vengono quotidianamente analizzate le domande dei meno abbienti. L’obiettivo è aiutare che ha un bisogno effettivo».

Francesco Maggio

Francesco Maggio, consigliere e capogruppo di Essere Santena, è intervenuto così: «Mi unisco alla volontà dell’amministrazione nel poter pensare una soluzione. Il Fondo di rotazione è il primo passo. Penso che sia una buona idea, ma al di la di tutto sarà importante lavorare insieme, maggioranza e minoranza. Questa è una operazione complessa che coinvolge diverse realtà. E poi a livello di bilancio comunale occorrerà trovare risorse e fondi. Anche la questione dell’accesso a queste risorse va considerata e valutata. Questo ordine del giorno non richiede votazioni. Ci tenevo a ricordare e ribadire la bontà della proposta. Potremo lavorare in sede di commissioni consiliari. Come capogruppo volevo ringraziare la minoranza per la proposta. Sicuramente siamo già sugli stessi binari, quindi pensiamoci insieme…».

Roby Ghio, sindaco di Santena

Il sindaco Roby Ghio ha detto. «Credo sia una proposta assolutamente accoglibile. Di buon senso, che andrà rimodulata nelle opportune sedi. Non credo però che un Fondo rotativo sia lo strumento migliore. In genere il fondo rotativo prevede una restituzione di quello che si da e non penso che le persone in difficoltà oggi ci possano poi, un domani, restituire li fondi. Per questo penso che un Fondo di solidarietà, comunale, possa essere uno strumento più agevole. E credo che, anche dal punto di vista del bilancio comunale non ci siano problemi per costituire un fondo di 20-30mila euro. Potremo anche attingere dal Progetto di partecipazione attiva alla cittadinanza attiva.  La mia preoccupazione maggiore – perché la vedo tutti i giorni – è come riuscire a erogare questi soldi. Noi, sinora, negli anni precedenti, abbiamo gestito una paccata di fondi  per contrastare gli effetti della pandemia arrivata con il covid, con tutti gli strumenti che lo Stato ci metteva a disposizione. Bisognerebbe essere bravi e attenti e fare uno studio, anche nei comuni limitrofi e non solo, per capire quale altre operazione analoghe hanno adottato contro il caro bollette e poi copiare in base alle nostre necessità. Dovremo studiare come riuscire a distribuire questi soldi, anche se non ci venissero più restituiti. Vanno distribuiti secondo parametri oggettivi che siano sensati dal punto di vista delle esigenze e delle necessità dei meno abbienti. Il rischio che corriamo è scrivere bei bandi di distribuire fondi per il covid ai commercianti e poi non riuscire a distribuirli a seguito delle limitazioni dei parametri statali. Lo abbiamo visto con i fondi per la solidarietà alimentare da distribuire per Natale: con i criteri assegnato dalla Stato rischiamo di non riuscire ad assegnare i fondi. Dunque servirebbe uno strumento più snello e sensato, mirato alla realtà locale, per poter erogare questi fondi. Non credo però sia utile proceder con un Fondo rotativo…».

Pattuglia di oppositori. Da sinistra: Marinella D’Agostino. Roberto Ansaldi, Elena Benente e Angelo Salerno

E’ nuovamente intervenuto Roberto Ansaldi per dire questo: «Sono d’accordo in parte con il sindaco che forse è più gestibile un Fondo di solidarietà comunale rispetto al Fondo rotativo. Noi abbiamo fatto questa proposta perché impegnava la persona aiutata alla restituzione, anche in tempi un po’ più lunghi e poi è un freno rispetto a chi viene a chiedere, Con il fondo di rotazione il comune eroga gli aiuti, ma attenzione uno si impegna a restituirli. Siamo comunque disponibili a valutare le proposte. L’importante è che si raggiunga lo scopo. E’ importante che il consiglio comunale di Santena pensi che se tra 3-4mesi potrà esserci una crisi del sistema socio assistenziale – speriamo di no – si arrivi preparati. Poi si vedrà se ci saremo preparati bene o meno. E lo si vedrà cammin facendo. Importante è che ci siamo fatti carico del problema e questo è già un grosso passo in avanti. Io vedo anche un secondo problema: in base a quali parametri si distribuisce o meno il contributo. Occorre disporre di una banca dati delle persone aiutate, realizzata coordinando tutti coloro che lavorano in campo sociale, distribuendo aiuti. Certo, sono dati sensibili, ma bisogna chiedere l’aiuto di tutti I soggetti che lavorano in questo campo.  Dati che vanno filtrati, credo ci siamo le conoscenze per fare questo.  Una banca dati ci può aiutare e se avremo bisogno di una piccola istruttoria non bisogna vergognarsi a farla».  Roberto Ansaldi ha chiuso così: «Una cosa mi preme dire: non fermiamoci davanti alle difficoltà. Perché la gente, quando è disperata, passa dei brutti momenti. Quando non hai da dare da mangiare ai figli, non ha soldi per pagare le bollette, non hai soldi per onorare il prestito o il mutuo, le tentazioni sono brutte. A parte lo stato morale nei confronti dei figli, perché dire di no è sempre brutto… Mettiamoci nei panni di queste persone che sono sostanzialmente sane e sono bisognosi di un aiuto. Noi siamo disposti a collaborare in tutti i modi possibili e immaginabili, perché la città di Santena sia in grado di fornire questo aiuto. In che modo e in che termini non ha importanza, l’importante è che lo facciamo».

Alessia Perrone ha preso la parola per dire: «Disponiamo di una banca dati con i soggetti aiutati. E’ stata realizzata mettendo insieme gli elenchi delle associazioni ReciprocaMensa, Caritas parrocchiale, Cav e Cri, in condivisione con il Consorzio socio assistenziale chierese, nello specifico con le assistenti sociali che a Santena si occupano quotidianamente dei meno abbienti. Dunque la banca dati c’è ed è in aggiornamento mensile con le associazioni e, quotidianamente, con le assistenti sociali, per i vari casi che arrivano».

Ennesimo intervento di Roberto Ansaldi, per dire questo: «Ben venga. Scopro che la banca dati c’è.  Noi ora abbiamo alcuni mesi davanti, prima che questi problemi possano esplodere.  Lavoriamo in questi mesi senza perdere tempo… Grazie ancora alla maggioranza per avere collaborato a questo ordine del giorno che ci stava particolarmente a cuore…».

Cetty Siciliano

E’ quindi intervenuta l’assessora Cetty Siciliano, che ha detto: «Una iniziativa che vogliamo attuare nel prossimo anno è quella a sostegno dell’economia di vicinato, ma anche a favore di artigiani e agricoltori.  Apriremo uno sportello in comune, a sostegno delle problematiche delle attività produttive locali. Aggiungo che abbiamo partecipato a due bandi. Il primo come Distretto del commercio: ci sono 50mila euro che dovremo utilizzare e Santena ha scelto di privilegiare il dare visibilità all’economia di vicinato, con pannelli e pagine sul sito comunale con informazioni su tutte le aziende. Stiamo preparando anche un progetto che prevede la consegna della spesa a domicilio. Infine siamo al lavoro anche per realizzare una sorta di banca dati con tutte le realtà produttive locali che, divise per categorie, saranno riportate sul sito del comune».

L’intervento dell’assessora Cetty Siciliano ha provocato in Roberto Ansaldi questa reazione: «Ho sentito quando detto dall’assessora al Commercio. Siccome noi crediamo che il commercio santenese abbia bisogno di altre cose preannuncio che, per il prossimo consiglio comunale, presenteremo una mozione in merito agli interventi per il commercio». Sin qui la discussione, durata una mezz’ora abbondante, sul punto.

AUDIO INTEGRALE

DOCUMENTI