Donazioni sangue: bilancio positivo per la Fidas di Santena, nell’anno 2022

SANTENA – 31 gennaio 2023 – Bilancio positivo per l’anno 2022 dalla locale Fidas.

Paolo Brancatelli

Paolo Brancatelli, presidente della Fidas, informa: «L’ultimo evento del 2022 si è svolto domenica 4 dicembre, con le premiazioni dei soci benemeriti che hanno conseguito nell’anno 2022 traguardi di Benemerenza. La cerimonia si è tenuta nella sala consiliare di palazzo comunale, alla presenza del vice sindaco Paolo Romano, del presidente del consiglio comunale Enrico Arnaudo – entrambi donatori Fidas -,  e del direttivo santenese della Fidas, con la mia presenza e quella del collaboratore esterno Paolo Politi».

Per la premiazione sono stati chiamati i seguenti Soci Benemeriti:
-diploma di benemerenza (6 donazioni): Martina Montaleone e Martina Sarzotti;
-medaglia di bronzo (13 donazioni): Liliana Lisa;
-medaglia d’argento (24 donazioni): Dario Gambino;
-terza medaglia d’oro (100 donazioni): Emidio Lagioia.

Nella circostanza, inoltre, il direttivo Fidas di Santena ha voluto donare una targa ricordo ai donatori Celestino Graglia, per le sue 154 donazioni effettuate e a Giancarlo Zangirolami, a testimonianza della sua lunga militanza a fianco del compianto storico presidente Vincenzo Lisa.

Da sinistra: Paolo Brancatelli, Celestino Graglia ed Enrico Arnaudo
Paolo Brancatelli con Liliana Lisa

Ripercorrendo l’evento, il presidente Paolo Brancatelli, afferma: «Nel mio intervento ho ringraziato le autorità civili, i premiati e il pubblico, per la loro presenza, confermando con soddisfazione i buoni risultati raggiunti. Dopo il periodo di negatività dell’anno 2020, dovuto principalmente alla pandemia da covid-19, in questi ultimi due anni c’è stato – grazie anche ai 24 nuovi donatori, tra cui molti giovani – un significativo incremento di donazioni di sangue intero. Anche la raccolta del plasma ha registrato importanti traguardi raddoppiando in un anno le sacche raccolte».  «Ho ringraziato donatrici e donatori, a nome mio e del direttivo – continua Paolo Brancatelli -, perché questi ottimi risultati sono il frutto delle loro volontarie donazioni, indispensabili per il benessere della nostra comunità. Chi dona sa che compie del bene a chi ha bisogno del sangue donato e fa del bene anche a se stesso. Se la Fidas di Santena ha conseguito questi ragguardevoli risultati, fino a ieri insperati, il merito è tutto dei cari donatori, unitamente a tutto il direttivo e collaboratori che hanno lavorato sodo per una migliore organizzazione del nostro gruppo contribuendo, in diverse forme e in diversi modi, al costante aggiornamento delle metodologie operative e all’adeguamento alle diverse normative e direttive che sono venute avanti. Il costante e proficuo lavoro di tutte le componenti in gioco, svolto in questi due anni attraverso l’attività sinergica di tutti, ha permesso di ottenere gli attuali livelli di donazioni effettuate».

Paolo Brancatelli prosegue ancora a ripercorrere la riunione: «ho detto grazie a tutti», poi ho aggiunto questo: «Il nostro compito non è finito, è appena iniziato: dobbiamo continuare ad impegnarci per consolidare e possibilmente migliorare i risultati conquistati, consapevoli che se da una parte l’autosufficienza del Piemonte è a oggi garantita, abbiamo anche l’obbligo di concorrere alla solidarietà regionale e nazionale. Ricordiamoci che situazioni come quella creata dal corona-virus sono sempre in agguato e noi, come associazione, dobbiamo essere pronti a fronteggiare ogni eventuale evenienza. La donazione è un atto personale, anonimo, volontario, altruista, gratuito e responsabile e che tutto ciò è imprescindibile e sul quale nessuno può interferire oltre misura. Dobbiamo altresì renderci conto che operiamo in ambito di volontariato e in tale ambito dobbiamo operare. Quanto esposto è chiaro che poggia su un preciso concetto: che è la responsabilità di ogni Donatore e questo ci pone subito davanti l’anello debole di tutta la catena che è il fine primario del nostro operare: il malato. Ogni nostra scelta deve averlo sempre presente e il nostro agire ne deve essere la diretta conseguenza».

Da sinistra: Enrico Arnaudo, Paolo Romano e Paolo Brancatelli
Enrico Arnaudo e Paolo Romano

Il presidente Avis ricorda che ha terminato il suo intervento ringraziando e salutando i convenuti: «A tutti Voi, che ci avete onorato della vostra presenza, e ai vostri familiari, a nome mio personale e del direttivo che rappresento, un sincero augurio per un sereno 2023. W i donatori di sangue. W la Fidas».

Paolo Romano ed Enrico Arnaudo, nella doppia veste di rappresentanti del Comune e di donatori Fidas di Santena, nei loro interventi, hanno ringraziato tutti i donatori Fidas per il loro atto di generosità a favore dei più bisognosi, considerato come valore aggiunto da tutta la comunità santenese. I relatori hanno poi assicurato la più completa collaborazione e disponibilità del Comune per individuare una nuova sede raccolta sangue per la Fidas e per l’Avis, ove trasferirsi, poiché l’attuale non soddisfa pienamente i requisiti richiesti.

Dopo gli amministratori Paolo Romano ed Enrico Arnaudo, è intervenuto Paolo Politi, che ha detto: «In questi ultimi due anni c’è stato, grazie ai 24 nuovi donatori, tra cui molti giovani, un significativo incremento di donazioni di sangue intero, passando dalle 67 sacche del 2020 alle 108 sacche nel 2022. Anche la raccolta del plasma ha registrato importanti traguardi. In un anno abbiamo raddoppiato le sacche raccolte, passando da dieci a venti sacche. Grazie ai nostri donatori – ha continuato Paolo Politi- che con il loro gesto d’amore verso il prossimo hanno permesso di conseguire questo buon risultato. Siamo consapevoli che per il prossimo futuro ci attendono sfide sempre più ardue per aumentare la raccolta sangue. Stiamo lavorando a nuove idee per raggiungere i giovani e avvicinarli alla donazione. Dobbiamo immaginare un modo nuovo di comunicazione usando gli strumenti che la tecnologia oggi ci offre. Dobbiamo raccontare ed essere testimoni della donazione di sangue, questo è un compito non solo del direttivo, ma di tutti i donatori. Uniti ce la possiamo fare. Grazie e buon lavoro a tutti». Il breve cerimoniale si è concluso con la consegna del pandoro ai donatori e lo scambio di auguri, con un brindisi.