Pro Vita & Famiglia si scaglia contro la parrocchia di Poirino e l’arcivescovo di Torino, ma poi non riporta la risposta dell’arcivescovo Roberto Repole

POIRINO – 30 aprile 2023 – L’associazione Pro Vita & Famiglia si scaglia contro una iniziativa di Poirino per l’iniziativa “L’amore nelle sue forme ed espressioni: sessualità, emozioni, sentimenti. Lgbtq+, tra conoscenza e rispetto”con relatore il parroco don Domenico Cravero. L’associazione chiama in causa anche l’arcivescovo di Torino. Il vescovo risponde ma l’associazione sinora non gli ha dato voce.  

La vicenda ha origine da un comunicato, riportato dal sito di Pro vita & famiglia onlus, associazione attiva in tutta Italia con 110 circoli territoriali. Il titolo del comunicato è questo: «Torino. Sconcertati da iniziativa Lgbt in parrocchia e da silenzio dell’arcivescovo Repole». Il testo, opera di Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, è il seguente: «Siamo sconcertati e allarmati dall’iniziativa promossa, lo scorso 20 aprile, dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore nel comune di Poirino, in provincia di Torino, dal tema “L’amore nelle sue forme ed espressioni: sessualità, emozioni, sentimenti. Lgbtq+, tra conoscenza e rispetto” con relatore il parroco don Domenico Cravero, “consulente in sessuologia”. Nonostante il condivisibile intento di promuovere una cultura del rispetto e della convivenza civile, lascia interdetti che una parrocchia si sia fatta promotrice di un evento riconducibile alla galassia Lgbtqia+ e dunque a quelle che sono le sue istanze ideologiche: gender, sessualità fluida, carriera alias e transizione di genere per i minori nelle scuole fino anche alla barbara pratica dell’utero in affitto. Ci lascia, però, ancor più sconcertati e sinceramente sorpresi il silenzio di monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino, al quale ci siamo appellati con due lettere ufficiali, prima dello svolgimento dell’evento stesso. L’unica risposta avuta è stata quella che l’arcivescovo “è stato informato”, ma non abbiamo avuto ulteriori riscontri né il minimo impegno di un intervento che invece appariva coerente e doveroso. L’ideologia gender, portata avanti proprio dal mondo Lgbtqia+, è stata infatti più volte condannata da Papa Francesco nel corso del suo Pontificato. Un’ideologia che mira al sistematico smantellamento della famiglia naturale fondata da un uomo e una donna e del diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà oltre che della libertà educativa di questi ultimi. Non vediamo quindi nessuna ragione plausibile per il mancato intervento dell’arcivescovo nel bloccare questa iniziativa». Così il comunicato di Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus che si chiude con il link: STOP GENDER! – FIRMA QUI!

Immediata e pronta la risposta  dell’Ufficio stampa, della Curia metropolitana di Torino, Ufficio Comunicazioni Sociali, inviata ai mezzi di informazione a poche ore dall’apparizione degli strali contro la Parrocchia di Poirino e mons. Repole. Il titolo del comunicato della Curia torinese è questo: «Mons. Repole: nella parrocchia di Poirino solo un’occasione per riflettere». Questo il testo: «Nella parrocchia di Poirino non è stata fatta nessuna propaganda alla teoria del gender: solo un incontro di informazione a cura del parroco, occasione di riflessione intorno a un tema che coinvolge e preoccupa molte delle nostre famiglie e sta facendo discutere l’opinione pubblica».
Così l’Arcivescovo di Torino mons. Roberto Repole precisa l’accaduto dopo alcuni interventi di singoli e associazioni nei giorni scorsi, in seguito all’incontro tenutosi nella parrocchia di Poirino il 20 aprile, promosso dal parroco don Domenico Cravero, psicologo e psicoterapeuta, su “L’amore nelle sue forme ed espressioni: sessualità, emozioni, sentimenti. Lgbtq+, tra conoscenza e rispetto”.
«Ho verificato con il parroco – spiega l’Arcivescovo Roberto Repole – che l’incontro era mirato a informare sulle diverse realtà della vita affettiva oggi presenti in seno alla società, per conoscere il presente ed essere in grado di valutare il dibattito in corso, obiettivamente molto acceso. Informarsi e ragionare anche su queste cose è un modo concreto di essere presenti come comunità cristiana su temi che provocano situazioni dolorose di tensione e conflitto tra i giovani e all’interno delle famiglie. E questo nulla cambia rispetto alla riflessione e all’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale, che non omologa in alcun modo l’amore eterosessuale alle altre forme di relazione».

Stranamente, sinora il sito di Pro Vita & Famiglia non ha ancora riportato il comunicato dell’Ufficio stampa, della Curia metropolitana di Torino

IL VOLANTINO DELL’INCONTRO ORGANIZZATO DALLA PARROCCHIA DI POIRINO IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE

LINK
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