Santena, per il concerto sotto le stelle della Canonico Serra al parco Cavour non bastano le sedie

SANTENA – 14 luglio 2023 – 150 sedie non sono bastate per il pubblico accorso al concerto sotto le stelle della banda Canonico Serra. L’evento si è svolto domenica sera, 9 luglio, nella suggestiva cornice botanica notturna del parco monumentale Cavour.

Una prima novità del concerto sotto le stelle della filarmonica cittadina, diretta dal M° Maurizio Caldera, è arrivata con la posizione dei musici. Sono stati sistemati sul retro del castello Cavour, che si affaccia sul prato. In vista del concerto Paolo Romano, vicesindaco e assessore ai grandi eventi e rapporti con la Fondazione Cavour, aveva dato disposizione di piazzare 150 sedie, bianche, di plastica, sia per i bandisti sia per il pubblico.  Il concerto – iniziato poco dopo le 21, appena dopo che il M° ha terminato di passare dai musici accrodare gli strumenti – ha visto arrivare più gente delle sedie disponibili. Gli ultimi arrivati hanno seguito il concerto in piedi o seduti sulle gradinate che conducono all’entrata del castello.

«Il tradizionale concerto sotto le stelle della banda Canonico Serra è l’ultimo nostro appuntamento prima della pausa estiva – informa Mario Mariotti, presidente della filarmonica cittadina -. Torneremo operativi il 10 agosto, festa di San Lorenzo, santo patrono di Santena».  

A introdurre e presentare i brani al pubblico ci pensa una bandista di frazione Masio di Poirino: Chiara Avataneo. Il concerto si apre con Bandassieme, di Cristiano Tibaldi.  A seguire viene proposto Henry Mancini, nome d’arte, di Enrico Nicola. «E’ stato un compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore statunitense, in particolare di musica da film – ha spiegato Chiara Avataneo -. Nel corso degli anni la musica di Henry Mancini ha toccato tutti noi. Vi proponiamo alcuni momenti d’oro di Mancini con il trattamento lussureggiante di Jerry Brubaker di Mr. Lucky, Baby Elephant Walk, Moon River, Charade, The Pink Panther e Peter Gunn».

Poi è arrivata la volta dell’immortale Lucio Dalla: «Quest’anno avrebbe compiuto 80 anni – ha ricordato Chiara -. Stiamo parlando di uno dei più amati cantautori italiani. Lucio Dalla. Non ha bisogno di presentazione. Il prossimo pezzo è un medley dei brani più famosi del cantautore, sicuramente riconosceremo: 4 marzo 43, Caruso e L’anno che verrà». Poi Chiara ha annunciato: «Tom Jones e Neil Diamond sono veri gentiluomini della musica. Negli anni Sessanta e Settanta loro grandi canzoni sono state in cima alle classifiche. Eric Morena ha arrangiato tre delle loro canzoni in modo trascinante e gentile: Help Yourself, di Tom Jones; Song Sung Blue, di Neil Diamond e Delilah, ancora di Tom Jones».

Durante l’intervallo Roby Ghio, sindaco di Santena, ha portato il suo indirizzo di saluto: «La nostra banda musicale ci diverte proponendo e suonando musica di alto livello. I bandisti sono mossi da grande passione. Credo che al M° Maurizio Caldera dobbiamo un grande applauso per l’impegno profuso nel dirigere con passione la banda santenese. Un grande applauso credo vada anche al presidente Mario Mariotti». A guidare la banda canonico Serra ci sono anche il segretario Roberto Campia e la tesoriera Marilena Tuninetti. Subito dopo il sindaco Ghio ha aggiunto: «Questa amministrazione comunale continuerà a impegnarsi perché la banda allieti e unisca sempre la nostra comunità. Credo che il comune di Santena non possa esistere senza una banda musicale. La banda è una eccellenza di Santena. Lo è come il campanile di Santena che per tutti rappresenta l’immagine della nostra città». Il primo cittadino ha chiuso così: «È importante che i cittadini partecipino agli eventi proposti dalla banda musicale. Sarebbe ancora più importante che sempre nuova gente venga in banda per suonare. Giovani, ma non solo…».

Dopo l’intervallo, Chiara Avataneo ha annunciato: «Bright City è un originale per banda scritto dal Maestro Secondino de Palma. Fa parte del suo vasto repertorio ed è uno tra i più belli in assoluto. Il risveglio di una cittadina crea sempre un’atmosfera particolare. Il sole rossiccio, le finestre sui palazzi che si aprono pian piano, le macchine che cominciano a riempire le strade sovrastate da un cielo azzurrissimo, ci ricordano il pulsare della vita e viene quasi voglia di fischiettare … fino al punto di cantare allegramente. Il sole è alto, il caldo si fa sentire e tutto sembra essere più lento e fiacco, ma con la sera l’aria si rinfresca, i clacson tornano a battere il tempo dando il giusto ritmo alla città che si illumina, si colora … e la notte prende vita. Lasciatevi trasportare dalle note di Bright city».

Poi è arrivato un altro pezzo forte della serata. Chiara ha anticipato: «I Queen sono un gruppo musicale rock britannico, formatosi a Londra nel 1970, dall’incontro del cantante e pianista Freddie Mercury, con il chitarrista Brian May e con il batterista Roger Taylor. La formazione storica si è poi completata nel 1971, con l’ingresso del bassista John Deacon. La band, conosciuta come una tra le più importanti della scena musicale internazionale, ha venduto 300 milioni di dischi nel mondo. Tra le più importanti canzoni del quartetto si ricordano: Bohemian Rhapsody, We Are the Champions, Don’t Stop Me Now e Crazy Little Thing Called Love. Caratteristica del gruppo erano i loro concerti che, animati da Mercury, considerato uno dei più carismatici frontman di sempre, si trasformavano in spettacoli teatrali. Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico e ha avuto forte influenza sulle generazioni e sui musicisti successivi. La morte di Mercury, avvenuta il 24 novembre 1991 e il ritiro di Deacon nel 1997 hanno frenato la produzione musicale della band. Ora il chitarrista e il batterista girano in tutto il mondo per concerti tributo, dove suonano le loro canzoni più famose. A voi Queen in concert. Buon ascolto».

A seguire i musici hanno proposto A Whiter Shade of Pale. Chiara ha detto: «E’ un brano musicale dei Procol Harum, pubblicato il 12 maggio 1967, nel singolo a 45 giri A Whiter Shade of Pale-Lime Street Blues. È stato scritto da Gary Brooker, Keith Reid e Matthew Fisher, prodotto da Denny Cordell e distribuito dalla Deram Records. Tradotto letteralmente recita “Una tonalita più bianca del pallido”. E’ stata portata al successo in Italia dai Dik dik, con il titolo “Senza luce”».

Avviandosi alla chiusura è stata proposta una composizione originale per banda, scritta da Jacob De Hann, autore di apprezzate ed eseguite composizioni per orchestre di fiati. Chiara ha detto: «Ritroviamo al suo interno melodie classiche, come il maestoso iniziale e ritmiche decisamente moderne, come lo swing. Ecco, di Jacob De Haan, Concerto d’amore». Dopo Stand by me il concerto si è chiuso con Fratelli d’Italia, l’Inno di Mameli. Poi il pubblico, soddisfatto della serata ha dato una mano ad accatastare le sedie e ha lasciato il parco monumentale Cavour.

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L’indirizzo di saluto del sindaco Roby Ghio

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Il concerto si è chiuso con l’Inno di Mameli

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