Santena, Premio Cavour 2023: scegliere non è facile. Puntata 352

SANTENA – 9 settembre 2023 – Il Premio Cavour 2023 ad Antonio Patuelli. La politica ha a che fare con il potere e la potenza, ma anche con l’etica e la morale. Essa serve a evitare che i conflitti si trasformino in guerre. Un piccolo esempio di giusti compromessi è l’assegnazione del Premio Nazionale Camillo Cavour.

Antonio Patuelli, presidente Abi, Associazione bancaria italiana, Premio Cavour 2023

Magari ci fosse oggi Cavour.

E chissà con quale politica governerebbe l’Italia in questi mesi in cui si sta applicando la più grande patrimoniale mai vista dal Dopoguerra. Con l’inflazione che divora i risparmi e il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. Con un’Europa in recessione che sta perdendo peso a livello globale.

Camillo Cavour

Oggi c’è tanto bisogno di politica. Cioè dell’arte di trovare un equilibrio tra i diversi interessi di carattere pubblico in campo. La sua importanza vale a differenti livelli e dimensioni. Per una città, una regione, uno stato e per l’Europa. E’ valsa anche tra la Fondazione Cavour e gli Amici della Fondazione per la scelta della persona cui assegnare gli Occhialini d’oro 2023. Un premio prestigioso, il cui valore nella vita pubblica italiana, piemontese, torinese e santenese attira crescenti attenzioni. Segno della bontà di ciò che è stato fatto nel passato. Che si distingue nella scena nazionale per essere nato dal basso, con un forte carattere popolare, nel cuore del Piemonte immerso nella grande storia italiana ed europea. Un premio non elitario.  Che ben interpreta lo spirito di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei. Con un obiettivo preciso. Innalzare il livello della consapevolezza sul significato delle parole: patria, nazione, stato, socialità, Europa e indipendenza. Che riconducono alla Penisola unificata non già sulla base della razza o del sangue, ma dalla comunione di interessi tra persone libere e produttive. Unite e dialoganti grazie alla lingua di Dante, resa popolare e accessibile a tutto il popolo da Alessandro Manzoni. E alla nazione nata dalla rivoluzione del 1859 ispirata dalle rivoluzioni inglese, americana e francese, e soprattutto dal Cattolicesimo e dall’Illuminismo.

Diversità di visioni tra Amici e Fondazione.

Quest’anno le differenze di visione e di interessi hanno stimolato, come già successo nel passato, un’accesa discussione. C’è stato un confronto serio, talvolta aspro, all’altezza dello spirito di Camillo Cavour e di Santena. L’Associazione voleva una donna già lo scorso anno quando la scelta cadde su Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica amministrazione. In quell’occasione gli Amici tennero conto delle indicazioni pervenute dalla Fondazione per sostenere l’insediamento della SNA. La Scuola della Pubblica Amministrazione dello Stato che stava per aprire la sua sede per il Nord Italia nella prestigiosa residenza cavouriana, proprietà della prima Capitale d’Italia: la città di Torino.

Quest’anno l’attesa era ancor più forte. Perché significava riconoscere i meriti della altra metà, maggioritaria, del cielo e della terra. Nonché puntare decisamente sul riequilibrio di genere (12 a 2) tra coloro che possono fregiarsi di uno dei più prestigiosi premi nazionali. Da subito è stato evidente che l’obiettivo non era facile da raggiungere. Per via delle diversità di vedute. E così l’accordo sul nome femminile non si è trovato. Sarà di sicuro per le prossime volte. Per intanto entrambe le parti hanno deciso di regolare al meglio le modalità e i tempi per l’assegnazione del premio.

Ed è così che alla fine la politica ha trionfato. Il compromesso è stato raggiunto, come per Brunetta, su un nome proposto dalla Fondazione e fatto proprio dal Direttivo dell’Associazione Amici. E’ Antonio Patuelli: classe 1951, imprenditore agricolo, studioso del Risorgimento, autore del volume “I Liberali. Da Cavour a Malagodi”, deputato e vicesegretario vicario del Partito Liberale, editore, giornalista, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana e Cavaliere del Lavoro.

Il Premio sarà consegnato durante la tradizionale cerimonia organizzata congiuntamente da Fondazione Cavour e Amici di Camillo Cavour, in collaborazione con la Regione Piemonte e le Città di Torino e di Santena, nella splendida cornice del Castello Cavour di Santena. Attenzione però. Quest’anno, così come avvenne per Mario Draghi e Samantha Cristoforetti, non si terrà il 20 settembre, ricorrenza del compimento del disegno politico unitario di Camillo Cavour, ma entro la metà di ottobre 2023.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 9 settembre 2023