Gemellaggio Santena-Plombières-les-Bains. La cronaca a cura della consigliera Fiorenza Di Sciullo

SANTENA – 31 ottobre 2023 – Patto di gemellaggio Santena-Plombières-les-Bains. Visita in terra francese della delegazione santense, a trent’anni dall’inizio del cammino. La cronaca della due giorni è di Fiorenza Di Sciullo, consigliera comunale.

Ecco il contributo inviato al blog rossosantena da Fiorenza Di Sciullo.

Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso. Da Santena per Plombières-les-Bains siamo partiti in quattro equipaggi. Viene fuori che abbiamo seguito tutti strade diverse. Qualcuno si è basato sull’esperienza. Qualcuno sul navigatore. Qualcuno voleva approfittare della trasferta per vedere un altro angolo di Europa. Qualcuno si è perso dentro ai fatti suoi, ma è comunque giunto a destinazione. Lo scopo di questo viaggio oltre le Alpi, nel bucolico e montagnoso dipartimento dei Vosgi, è quello di festeggiare l’assegnazione del titolo di città imperiale di Francia alla stazione termale di Plombières-les-Bains. Del resto, come è stato ricordato nel corso della giornata, Plombières-les-Bains era meta prediletta delle vacanze di Napoleone III, nel mese di agosto, e fu il luogo dei famosi accordi che permisero a Camillo Cavour di avere a disposizione l’aiuto dell’esercito francese per cacciare gli Asburgo dal Lombardo Veneto.

 

La delegazione Santenese è composta da: Enrico Arnaudo, presidente del consiglio comunale; Silvia Migliore, assessora con delega ai gemellaggi; Francesco Maggio, consigliere con incarico all’istruzione; io, Fiorenza Di Sciullo, consigliera con incarico alle associazioni culturali e francofona fluente; Gino Anchisi, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour; Marco Fasano, vice preidnete della Fondazione Cavour e direttore della Fondazione Cavour; Serena Rossi, segretaria della Fondazione Cavour; Stefania Vignali, professoressa di Francese alla scuola Giovanni Falcone; Fabio Maulucci, rappresentante dell’associazione DAI!. Poi ci sono quelli che accompagnano: Michela Chiaberti, moglie di Enrico Arnaudo; Wilma Nano, moglie di Gino Anchisi e indefessa animatrice della memoria cavouriana e Tiziana Nano, cugina di Wilma.

Ci accoglie un tempo uggioso, tipico della Lorena, che adesso si chiama Grand Est. Anche in Francia la riduzione dei costi della politica ha mietuto le sue vittime ed è sparito il nome di una regione storica, già Ducato indipendente, che diede i natali a Francesco Stefano, marito di Maria Teresa d’Asburgo e poi imperatore del Sacro Romano Impero. La storia d’Europa, del resto, è fatta di intrecci fra le nazioni e le dinastie, con ripetuti corsi e ricorsi storici (compito a casa: cercate il motivo per cui scoppiò la guerra di Crimea nel 1853) ed è indispensabile conoscerli per capire il presente.

 

Nonostante la pioggia, portiamo con noi il sole italiano e veniamo accolti a braccia spalancate da Nicole Ferrando, Mirelle Depaoli e Michel Chanteranne del comitato gemellaggi di Plombières, che accompagnano Lydie Barbaux, sindaca, e Yanis Cornu, assessore. Alle 15 parte una sontuosa sfilata, con numerosi figuranti in costume Secondo Impero e gruppi musicali che intonano le canzoni dei soldati di Napoleone III. L’Imperatrice Eugenia siede comoda in carrozza, mentre Napoleone III cavalca fiero uno dei suoi destrieri. Il corteo parte dall’Avenue de Rémiremont. Davanti al Municipio si aggregano i rappresentanti delle città di Santena e di Plombières e gli altri rappresentanti delle istituzioni: Christophe Naegelen, deputato all’Assemblea Nazionale, Jean Hingray, senatore, David Percheron, segretario generale della prefettura del dipartimento dei Vosgi, Thomas Vincent, rappresentante della comunità dei comuni della Porta dei Vosgi meridionali. Enrico Arnaudo è sempre a fianco di Lydie Barbaux. Il corteo segue l’elegantissima centrale rue Cavour e raggiunge la chiesa parrocchiale, nella quale le Maestà imperiali entrano solennemente per assistere ad un breve concerto d’organo. All’uscita dalla chiesa, accompagnata dai canti militari, il corteo riprende fino alle terme, dove assistiamo ad una breve esibizione di ballo e dove si svolgono i saluti ufficiali della sindaca alle autorità presenti. David Chanteranne, storico, ci istruisce sull’associazione delle Villes Impériales de France. Ci rifocilliamo con un aperitivo, giusto in tempo per andare a cena al Grand Hotel, con una cena a base di piatti imperiali – fra cui una zuppa alla zucca, voleva forse onorare la prossima sagra santenese? – che si conclude con la Glace Plombières Hystorique. Dopo cena, ci rechiamo al Casino. Non per scommettere. Per assistere al gran ballo delle Maestà Imperiali, accompagnate da numerosi provetti ballerini, in costume ottocentesco.

L’indomani, la giornata, sempre uggiosa fuori e piena di entusiasmo dentro, inizia con una commemorazione. Portiamo dei fiori – ciclamini bianchi e rossi con foglie verdi, per sottolineare l’italianità dell’omaggio, la proposta è partita dai santenesi ed è stata accolta con commozione dagli amici francesi – sulla tomba di Jacques Bigoni, nel cimitero della frazione di Ruaux. Bigoni era il sindaco di Plombières venuto a Santena nel 1993, per primo, ad onorare la tomba di Camillo Cavour. Gino Anchisi su Rossosantena ha ripetutamente scritto la cronaca di quegli eventi. Ci incontriamo poi con la sindaca e con i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni plombieresi. Ai membri del comitato che ci hanno accolto si aggiungono: Olivier Raulot, referente per la scuola; Christel Baron, della Société d’art et d’histoire; Benoit Romary, consigliere comunale con delega ai gemellaggi.

L’incontro è estremamente positivo: le scuole creeranno un progetto Erasmus – innovativo per i ragazzi delle scuole medie -, abbiamo formalmente invitato l’amministrazione comunale a partecipare alla commemorazione dell’anniversario della morte di Camillo Cavour, il prossimo 6 giugno 2024. Gli amici di Plombières vorrebbero venire ad assaggiare i nostri asparagi alla prossima sagra. Magari ci sarà anche la possibilità di organizzare una partita di calcio. Soprattutto, abbiamo riallacciato i rapporti di amicizia che la pandemia aveva allentato, abbiamo diffuso i grissini e le paste di meliga e portato un’immagine del Castello Cavour per ricordare Santena e il suo illustrissimo cittadino.

Prima di ripartire, abbiamo visitato una mostra su Napoleone e abbiamo ricevuto in dono dei libri sull’Entrevue de Plombières.  Sulla strada del ritorno, abbiamo svuotato uno spaccio di formaggi. Perché noi siamo a favore dei prodotti agroalimentari locali, di qualunque luogo. Viva l’Italia, viva la Francia, viva l’Europa Unita e viva Camillo Paolo Filippo Giulio Benso e Luigi Napoleone Bonaparte, che hanno contribuito a fondarla.

Fiorenza Di Sciullo, consigliera comunale di Santena