Adele Alfieri di Sostegno, una donna moderna del Roero e della Banna. Puntata 363

SANTENA – 10 dicembre 2023 – Adele Alfieri di Sostegno, pronipote di Cavour, cugina di Vittorio il poeta, è una donna moderna e attuale che aiuta a superare i limiti del paternalismo e del maschilismo frutto di una distorta lettura dei ruoli sociali. Ha operato in Piemonte, nel sud della Penisola, a Firenze, a Roma, in Italia, in Europa e in America.

Busto di Adele Alfieri di Sostegno (1857-1937), a Palazzo Alfieri di Asti

Adele Alfieri (1856-1937) è la persona che più di altre rappresenta le comunità del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, della Valle del Tanaro e, se si vuole, di Santena e del Bacino della Banna. E’ una figura tutta da scoprire che ha inciso molto nella società del suo tempo. Adele è stata proprietaria di Magliano Alfieri nel Roero. Di Grinzane Cavour nelle Langhe. Di San Martino Alfieri nel Monferrato, il luogo dove è nato il primo parco paesaggistico di Xavier Kurten. Il padre del paesaggio moderno. L’architetto di parchi che impreziosiscono il Roero, a Govone e a Monticello. Che rendono il paesaggio del Bacino idrografico del Fiume Banna, con i parchi di Santena, San Salvà, Ternavasso e Pralormo, degno di essere inserito tra i paesaggi Unesco. 

Adele, con Santena ha avuto forti relazioni tramite sua sorella Luisa Alfieri, moglie di Emilio Visconti Venosta, signori di Santena ed eredi dei Benso di Cavour. Adele è un simbolo del cambiamento sociale avvenuto nelle colline e nella pianura percorsa dal fiume che, in lande scarse d’acqua, irriga i campi ed è la fonte d’energia più significativa. Capace di muovere con le ruote dei mulini macchine complesse costruite lungo gli affluenti e i canali. Un sistema produttivo di opifici polifunzionali che macinava i cereali, muoveva le falegnamerie, lavorava i metalli, le pelli e la canapa. Un territorio povero di acque, percorso a levante dal Fiume Tanaro, mentre a ponente declina con rii e torrenti che diventano affluenti della Banna o dello Stellone. Questa parte occidentale è la più scarsa d’acqua, così preziosa da essere raccolta in peschiere. In due laghi artificiali: il lago della Spina a Pralormo e il lago di Ternavasso, in quel di Poirino. E in una rete di fossi e canali. Un sistema territoriale e di relazioni sociali che fa del Roero una componente speciale del Bacino della Banna.

Nelle colline del Roero come in quelle del Monferrato affacciate sul Bacino della Banna c’è un elemento comune. Nei secoli passati è stato costruito un sistema capillare che racconta quanto stretto era ed è il rapporto tra la collina e la pianura, tra acqua, vino, agricoltura e allevamento per la comunità.  Questo insieme costituisce la forza di uno dei territori più ricchi del Piemonte e della Pianura Padana. Abitato da genti abituate alla coltivazione, all’allevamento, al lavoro, all’impresa e all’integrazione con flussi di persone provenienti da altre aree d’Italia, d’Europa e dal Mediterraneo. Un territorio ricco e strategico. Per secoli conteso tra Francia, Spagna e Austria. Che ha trovato nel Ducato di Savoia e poi nel Regno di Sardegna la forma istituzionale stabile, idonea per farne uno dei cardini della realizzazione dell’Italia unita. Adele Alfieri, cattolica e non a caso amica di modernisti, insieme a tante altre donne, povere o ricche, istruite o semianalfabete, nubili o sposate fa parte dell’anello forte costituito dalle trisavole, quadrisavole e quinquiesavole che con le loro famiglie hanno costruito la ricchezza della nazione nata dal Risorgimento.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 10 dicembre 2023