Luigi Einaudi, Jean Jacques, Usa, Ginevra-Santena. Puntata 367

SANTENA – 4 febbraio 2024 – Einaudi: la formazione sociale e politica di Cavour e la SNA, Scuola della Pubblica Amministrazione. Quell’asse tra Santena e Ginevra. Con il Premio Nazionale Camillo Cavour, attribuito ogni anno dall’Associazione Amici di Camillo Cavour, d’intesa con la Fondazione Cavour. Santena è una finestra per comprendere l’Europa e il Mondo. 

Luigi Einaudi (Fonte immagine: Il Fatto Quotidiano)

Il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi (1874-1961) fece il suo ultimo discorso pubblico il 6 giugno 1961 nel Castello Cavour. Fu durantela presentazione della riedizione dei “Carteggi  cavouriani” ed. Zanichelli. L’intervento improvvisato aveva uno scopo preciso. Colmare una lacuna, richiamando l’attenzione sulla fenomenale formazione di Camillo Cavour prima della sua entrata in politica: “Una preparazione veramente grande che ha preceduto l’entrata di Cavour nell’arengo politico europeo e mondiale”. Einaudi nel centenario dell’Unificazione, poche settimane prima di morire, evidenziando il valore del patrimonio culturale raccolto a Santena indicò la necessità di superare la lettura mono nazionalista del processo di unificazione ponendo al centro gli aspetti sociali e internazionali. L’uomo di Dogliani, il liberale riformista, vedeva lontano. Temeva l’improvvisazione degli anni del Dopoguerra, tra il 1918 e il 1922 e del Ventennio fascista. Per questo lanciò da Santena un monito sulla formazione di chi fa politica e indirizza la pubblica amministrazione, valido anche in questi incerti giorni.

Emilio Visconti Venosta (Fonte immagine: Wikipedia)

Un esempio significativo della preparazione di Camillo Cavour – mezzo ginevrino per parte di madre e mezzo santenese per parte di padre – è nel rapporto con Jean Jacques de Sellon (1782-1839). Lo Zio materno, calvinista, illuminista, pacifista, antischiavista e anticolonialista. Fondatore nel 1830, a Ginevra, della prima Società della Pace europea. Antenata della Società delle Nazioni e, dopo la seconda Guerra Mondiale, dell’ONU. Società che si batteva per l’abolizione della pena di morte e per evitare le guerre tra gli Stati, scatenate dai nazionalismi emergenti. Il de Sellon con i suoi scritti ebbe altresì un ruolo nella formazione di un altro personaggio di levatura mondiale. Henry Dunant, il promotore, sempre a Ginevra, nel 1863, della Croce Rossa nata dai campi di battaglia delle Guerra di Crimea e di Solferino e di San Martino. Jean Jacques è stato dunque fondamentale per l’affermazione della vocazione internazionale e dello “Spirito di Ginevra”: città della Pace e delle intese per evitare i conflitti armati, per alleviare le sofferenze e per tutelare la vita, la salute e il rispetto delle persone.

Uno spirito che si consolidò nel 1871 quando Ginevra fu scelta come sede del primo Tribunale Arbitrale operante a livello Internazionale. Istituito per definire l’entità degli Alabama Claims: i danni prodotti durante la Guerra di Secessione tra cittadini americani e inglesi e quelli causati dalle navi corsare inglesi date in mano ai Sudisti. Anche questa volta l’asse Santena-Ginevra dimostrò la sua forza. Pur essendo morto da dieci anni, l’azione di Cavour si faceva sentire mediante Emilio Visconti Venosta, Ministro degli Esteri del Regno, marito di Luisa Alfieri, la pronipote dello Statista. La scelta di Ginevra venne in concomitanza con il decennale dell’Unità d’Italia, con il riconoscendo dell’Annessione di ciò che era rimasto del Regno Pontificio e con la proclamazione di Roma Capitale. Il prestigio internazionale del giovane Stato crebbe quando gli USA, d’intesa con la Gran Bretagna, proposero di nominare negli organismi degli Alabama Claims, due Italiani: l’ambasciatore d’Italia, Luigi Corti, come terzo membro nella Commissione Mista di Washington e il senatore Federico Sclopis come presidente del Tribunale Arbitrale Internazionale di Ginevra.

Le designazioni furono fatte da Emilio Visconti Venosta, signore di Santena, che rappresentava nella cultura e nella politica il proseguimento delle azioni e delle opere dello Zio acquisito. Naturalmente sotto l’occhio attento di Isacco Artom, l’ebreo, Segretario Generale del Ministero degli Esteri, raffinato collaboratore dell’intramontabile Camillo Cavour.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 4 febbraio 2024