Per il 2024 la minoranza del Centro destra unito per Santena chiede alla maggioranza di Essere Santena «Meno parole e più fatti»

SANTENA – 8 febbraio 2024 – «Per l’anno 2024 all’amministrazione di Essere Santena, guidata dal sindaco Roby Ghio chiediamo meno parole e più fatti. Nel 2023 qualche segnale positivo l’abbiamo colto. Alcune progettazioni sono partite. Ora però occorre procedere più spediti». Questo chiedono i consiglieri del gruppo di opposizione Centro destra unito per Santena alla Giunta guidata dal sindaco Roby Ghio e a tutti consiglieri di Essere Santena.

Tante perplessità e molti voti contrari. Questo post è illustrato con le immagini dei cinque consiglieri del gruppo di minoranza Centro destra unito per Santena, scattate durante il consiglio comunale del 30 novembre 2023.

Ecco la super sintesi di una intervista collettiva, registrata nei giorni scorsi, con gli esponenti di opposizione: il capogruppo Roberto Ansaldi, le consigliere Elena Benente e Marinella D’Agostino e i consiglieri Angelo Salerno e Carmelo Maggio. Due gli intenti del post. Primo: trasmettere il vissuto della minoranza consigliare sull’attività amministrativa dell’anno appena chiuso, il 2023. Secondo intento degli oppositori: comunicare le speranze, a livello amministrativo, per l’anno appena iniziato.

«Il sunto dell’attività amministrativa della maggioranza  di Essere Santena nell’anno 2023? Secondo noi è poca roba». L’intervista comincia con una provocazione, anche se, subito dopo, i pentaoppositori aggiungono: «Finalmente però qualcosa sembra muoversi nel verso giusto. A esempio, l’avvio della progettazione di piazza Martiri della Libertà. Notizie positive arrivano anche dal progetto della Casa di comunità, anche se resta ancora aperta l’incognita dei costi».

Due cose che proprio non vanno giù agli oppositori sono queste: «La maggioranza ha cancellato il progetto della parallela di via Torino. E sembrano anche allontanarsi i tempi per l’arrivo del terzo ponte sul Banna». La pattuglia di oppositori spiega: «Secondo noi la città di Santena ha bisogno di realizzare una parallela di via Torino. La maggioranza invece sembra non intenda procedere con decisioni autonome a livello comunale. Abbiamo capito che si rimetterà alle decisioni degli amministratori del territorio in merito alla viabilità da realizzare a servizio dell’arrivo del nuovo ospedale unico dell’Asl To5. Se sarà così prevediamo tempi lunghi e decisioni che potrebbero non avere come priorità gli interessi dei soli santenesi.  Secondo noi una parallela di via Torino servirebbe per riportare alla normalità la viabilità santenese, strutturata negli anni Settanta e oggi fortemente inadeguata. Un nuovo assetto viabile servirebbe anche alle imprese locali. Invece, se abbiamo capito bene, sinora non è neanche chiaro dove si prenderanno le risorse per costruire la parallela di via Torino».

I cinque consiglieri comunali del gruppo Centro destra unito per Santena. Da sinistra: Marinella D’Agostino, Carmelo Maggio, il capogruppo Roberto Ansaldi, Elena Benente e Angelo Salerno

Pollice verso degli oppositori anche per la futura piazza Roma che, senza mezzi termini, definiscono: «Ennesima opera incompiuta. Avrebbe avuto un senso procedere spediti con il progetto originario. Certo, ci sono stati problemi che hanno comportato rallentamenti. Sono stati superati. Ora siamo al via del quarto lotto per completare l’asfaltatura. Terminato il quarto lotto per spostare il mercato mancheranno l’elettricità e i servizi. Non solo, peserà soprattutto l’assenza di una struttura polivalente. Un manufatto che qualificava l’intera opera. Una struttura che doveva servire il mercato ma andava a beneficio di alcune associazioni cittadine che organizzano eventi enogastronomici, come la Pro Loco Santena e l’Associazione santi medici Cosma e Damiano che, da anni, spendono fior di risorse per affittare tensostrutture. Ci sono poi altri rilievi: per finanziare il completamento della piazza l’amministrazione non attinge dal cospicuo avanzo di bilancio, ma accende nuovi mutui. Un modo di procedere che certo non condividiamo. Una decisone che ha ricadute, negative, per i cittadini santenesi. Noi, a questo punto, chiediamo che si proceda celermente per portare a termine questa piazza, concludendo i lavori ritornando al progetto iniziale. Ricordiamo comunque che abbiamo già accumulato ritardi di anni e lo spostamento del mercato settimanale continua a slittare…».

La minoranza del parlamentino cittadino santenese non è soddisfatta del lavoro portato avanti in consiglio comunale e dei pochi risultati che ha portato a casa. «Pensavamo che nel 2023 la maggioranza di Essere Santena, dopo un 2022 di rodaggio della nuova Giunta, cominciasse a procedere un po’ più celermente, con l’attuazione del loro programma amministrativo elettorale – spiegano gli oppositori -. Invece per tanti progetti prendiamo atto dei rallentamenti nei lavori. Per altri progetti l’apertura dei cantieri è slittata negli anni a venire». Per i consiglieri di minoranza altro esempio di tempi che come minimo si allungano è dato  dalla «prevista collocazione dell’ufficio tecnico comunale a palazzo municipale. Operazione che pare stoppata. Nei locali municipali che dovevano accogliere l’Ufficio tecnico ora ci sono gli uffici del Consorzio dei servizi socio-assistenziali del Chierese. In attesa dei lavori nell’edificio della futura Casa della comunità, prevista nell’ex plesso delle elementari del Vignasso che dovrebbe poi accogliere gli uffici del Consorzio.  Sembrano poi esserci problemi anche per le strutture che saranno ospitate nella Casa di comunità: il Centro per l’autismo, presentato come fiore all’occhiello della Casa delle comunità, è stato dirottato alla casa di riposo Forchino». La minoranza aggiunge: «Vorremmo anche fare presente ai cittadini che tante di queste scelte passano sulla testa del consiglio comunale che non viene quasi mai informato rispetto a tante decisioni prese dagli amministratori santenesi che siedono nella stanza dei bottoni di Santena».

Dalla minoranza qualcosa ritenuto positivo comunque c’è: «La struttura della macchina comunale ha subito buoni innesti di nuovo personale. Su questo fronte le cose vanno decisamente meglio rispetto al passato». Altri rilievi positivi arrivano anche dalle due consigliere di minoranza – Elena Benente e Marinella d’Agostino – per le attività avviate dal gruppo Pink power, che riunisce tutte le donne elette in consiglio comunale, cui si sono aggiunte altre volontarie: «Le iniziative progettate e realizzate sono tante, significative e di buon livello. Sono a servizio della città e non solo e calamitano un buon numero di donne. Il gruppo Pink power lavora in sinergia e si avvale di una rete territoriale di gruppi e associazioni». Le due elette del Centrodestra lamentano  che «non sempre traspare che si lavora tutte insieme». I cinque oppositori del parlamentino cittadino lamentano anche «il lavoro portato avanti dagli amministratori di maggioranza santenesi nell’ambito del Distretto diffuso del commercio e del Distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese. Vanno bene le iniziative con ricadute su tutto il territorio, ma non bisogna dimenticare le esigenze dei commercianti santenesi e dei produttori agricoli locali». La minoranza sottolinea comunque come «positivo l’arrivo di risorse della Regione Piemonte a una decina di commercianti santenesi, nell’ambito di un recente bando». 

La minoranza non le manda a dire anche in merito ai rapporti dell’amministrazione comunale con la Fondazione Cavour: «Chiediamo agli amministratori santenesi di cambiare registro. Occorre sedersi attorno a un tavolo e aumentare la sinergia con la Fondazione Cavour. A livello turistico il complesso cavouriano santenese è l’unica risorsa di cui dispone Santena e l’intero territorio. Sinora le ricadute sulla città non si sono quasi mai viste. Insomma l’obiettivo degli amministratori di Santena deve essere quello di riuscire a portare più visitatori al memoriale Cavour con ricadute un po’ più evidenti sul tessuto commerciale cittadino». Per il quintetto di oppositori ci sono alcune cose che nell’anno appena aperto non vanno niente bene: «Il 2024 vedrà i santenesi pagare 350mila euro in più di Irpef. Non solo, il rincaro sarà proporzionalmente maggiore per i cittadini con redditi più bassi. Per noi si tratta di un controsenso totale, considerato che il Comune di incassare di più non ne aveva proprio bisogno. Le previsioni sinora non indicano un aumento dei costi dei servizi erogati ai cittadini. E se mai capitasse prima di mettere le mani nelle tasche dei santenesi, anche in questo caso, sarebbe stato meglio andare a pescare dal cospicuo avanzo di amministrazione. Anche qui in consiglio abbiamo presentato tante proposte. Per la maggioranza le nostre sono state null’altro che parole al vento. A beneficio dei cittadini non siamo riusciti a portare a casa nulla…».

In merito al servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la città di Santena si è aggiudicata il premio di Comune riciclone. Gli oppositori rilevano questo: «Ogni anno il comune viene premiato da Legambiente e non solo, ma tutto questo non ha conseguenze positive sulle bollette dei cittadini. Per questo da anni proponiamo l’istituzione di un centro dove i cittadini possano conferire i rifiuti. Così facendo avremo meno mezzi in giro per la città, impegnati nella raccolta porta a porta. Meno mezzi in circolazione significherebbe un calo dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Molte case santenesi contano aree verdi: non sempre è facile smaltire gli sfalci, soprattutto utilizzando cassonetti poco capienti. Anche qui secondo noi sarebbe più agevole per gli utenti conferire gli sfalci in un centro di raccolta».

Durante la chiacchierata gli oppositori fanno anche riferimento al futuro per il quartiere Trinità: «Chiediamo all’amministrazione di ragionare su come si possa rilanciare il quartiere Trinità. A esempio non capiamo perché la sfilata di carnevale non possa più transitare per questo quartiere. Dopo anni di ritardo sono finalmente terminati i lavori del centro sportivo. Anche qui chiediamo alla maggioranza di fare il possibile affinché il centro torni a servizio dell’intero quartiere». In merito alle associazioni cittadine riferiscono: «Abbiamo appreso della decisione di consegnare l’ex alloggio della scuola elementare Cavour alla Pro Loco Santena e all’Unitre Santena Cambiano. Mentre salutiamo come positive queste scelto chiediamo si possa fare un ragionamento complessivo che tenga conto delle esigenze di tutte le associazioni cittadine. Alcuni sodalizi da anni attendono di poter avere assegnata una sede all’onore del mondo».

Verso la fine dell’intervista gli oppositori informano: «Il Centro destra unito per Santena è un gruppo consiliare altamente coeso. Contiamo su anime diverse che fanno riferimento a Fratelli d’Italia, alla Lega e a Forza Italia. In occasione delle elezioni che porteranno al rinnovo dell’assemblea della Regione Piemonte, ogni nostra componente sosterrà i candidati del proprio partito di riferimento. Va poi anche detto che – rispetto all’attività consiliare – il nostro capogruppo Roberto Ansaldi non ci ha mai chiesto di portare il cervello all’ammasso. Periodicamente organizziamo riunioni plenarie. Il gruppo consiliare mette in agenda incontri con buona frequenza, a seconda delle decisioni che siamo chiamati a prendere a livello amministrativo».

I cinque consiglieri del gruppo Centro destra unito per Santena chiudono così la chiacchierata: «Ci auguriamo davvero che l’amministrazione tutta, guidata dal sindaco Roby Ghio per questo 2024, almeno su alcuni progetti, possa davvero procedere un po’ più celermente. Tutto questo qualche volta dando magari un po’ più peso alle nostre proposte senza bocciarle sempre, indipendentemente dai contenuti. In consiglio comunale, come nelle riunioni delle Commissioni consiliari, riteniamo di avere sempre tenuto un atteggiamento costruttivo. Abbiamo sempre presentato proposte costruttive. Non siamo in amministrazione per criticare per partito preso. Cerchiamo sempre di stimolare e indirizzare la maggioranza, guidata dal sindaco Roby Ghio, a prendere le iniziative che servono alla città. Quasi sempre siamo bellamente ignorati. Una cosa che non ci fa certo piacere. Comunque non demordiamo…».