Studio di fattibilità della Gronda Est. Un progetto che deve essere condiviso con il territorio. Parla Roby Ghio, sindaco di Santena

TORINO – 22 marzo 2024 – In Città metropolitana di Torino ieri si è riunito un tavolo  di lavoro per l’aggiornamento dello studio di fattibilità della Gronda Est, una infrastruttura che ha l’obiettivo di riorganizzare la viabilità esistente nei Comuni della Collina Torinese e Chierese. Ecco come Roby Ghio, sindaco di Santena, riassume la riunione.

Roby Ghio, sindaco di Santena

«Trovo l’ipotesi progettuale per la Gronda Est  assolutamente moderna e attuale – afferma Roby Ghio, in qualità di sindaco di Santena -. Un progetto confacente alle esigenze e necessità, tanto del pendolarismo legato alle imprese quanto dei cittadini che si spostano sul territorio per fare la spesa fuori dal proprio comune di residenza».  Roby Ghio sottolinea ancora questo: «Lo studio di fattibilità della Gronda Est non parte da sensazioni di campanile, ma da dall’analisi degli effettivi attuali flussi di traffico. Tra i tratti oggetto di studio puntuale c’è stato l’anello viario attorno alla città di Chieri. Tutti questi dati stanno concorrendo alla stesura dell’ipotesi di tracciato viario». Lo studio di fattibilità è basato su una stima di traffico di 25-30.000 veicoli al giorno sulla nuova viabilità. Nell’attuale fase di progettazione è, ad esempio, ipotizzata una circonvallazione a Gassino, con tratti in galleria. I tecnici incaricati dello studio di fattibilità hanno prospettato soluzioni che garantiscono un impatto ambientale e paesaggistico limitato.

Roby Ghio aggiunge: «Come rimarcato da Città metropolitana di Torino, sarà importante che la Gronda Est venga progettata e realizzata a seguito di scelte condivise con tutto il territorio, mantenendo l’equilibrio tra le necessità viabilistiche e la tutela di uno dei contesti ambientali di maggior pregio del territorio metropolitano». Il sindaco di Santena Roby Ghio chiude con un’altra considerazione: «Per quanto riguarda l’attuale tangenziale di Torino, si sta studiano l’ipotesi di arrivare a pedaggi free low. Due le novità. L’eliminazione delle barriere strutturali dei caselli e, soprattutto, il pagamento del pedaggio, esclusivamente in base al tratto percorso. Oggi alle barriere dei caselli tutti pagano un unico pedaggio, uguale per tutti.  Indipendentemente dal tratto percorso per arrivare a transitare, ad esempio, al casello di Trofarello o a Rivoli. Si tratta di proposte arrivate da Santena, come dagli amministratori di Rivoli».