Santena, si cerca il gestore degli impianti sportivi “Antonio Janni” e “Renzo Cavagnero”

SANTENA – 1° aprile 2024 – La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per l’avvio del procedimento di concessione del servizio di gestione degli impianti sportivi comunali: “Antonio Janni“, sito in via Tetti Agostino e “Renzo Cavagnero“, sito in via Trinità.

Sopra il titolo del post: l’ingresso al Renzo Cavagnero. Qui sopra: l’ingresso all’Antonio Janni

La convenzione tra il Comune di Santena e l’Associazione ASD Santena 2014 per la gestione dei due impianti sportivi comunali, siti in via Tetti Agostino e in via Trinità, scadrà  nel giugno 2024. L’amministrazione comunale santenese intende individuare un soggetto gestore per i due impianti sportivi comunali. La città di Santena avvierà una procedura comparativa, finalizzata a raccogliere tutte le offerte da parte di società e associazioni sportive interessate a ottenere in concessione la gestione degli impianti sportivi. Tale procedura sarà avviata mediante la pubblicazione di un bando di gara attraverso la piattaforma telematica di e-procurement del Comune di Santena.

La Giunta comunale di Santena, con la delibera numero 30, approvata il 21 marzo 2024, ha dato mandato, al responsabile del servizio competente, di avviare il procedimento amministrativo di evidenza pubblica volto all’individuazione di un concessionario per la gestione degli impianti sportivi siti in via Tetti Agostino e via Trinità. Durata della concessione, anni 15. L’appalto è riservato alle ASD a SSD (Associazioni e società sportive dilettantistiche), poiché è volontà dell’amministrazione comunale che la concessione di impianti sia finalizzata alla promozione e valorizzazione dello sport come strumento dì educazione e formazione personale e coesione sociale. L’amministrazione comunale resterà titolare e si farà carico delle utenze di acqua, luce e gas, così come della manutenzione dei defibrillatori presenti nelle due strutture sportive. L’amministrazione comunale corrisponderà al concessionario, annualmente, un contributo di euro 16.000.
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