Capriolo intrappolato tra le sbarre della recinzione del parco Cavour. Liberato dai vigili del fuoco volontari, di Santena

SANTENA – 28 aprile 2024 – I vigili del fuoco volontari hanno liberato un capriolo, prigioniero della recinzione a sbarre del parco Cavour. E’ successo stamattina, poco prima di mezzogiorno, nell’area dedicata al monumento eretto per ricordare i caduti di Nassiriya, sita tra la canonica e la fermata della GTT lungo via Cavour.

Questa mattina, un capriolo femmina, ha percorso l’area golenale. E partito dal prato davanti alla Cascina Nuova e, percorrendo i camminamenti dell’area golenale, è giunto sino al ponte Musso, lungo via Cavour. Poi ha fatto rotta verso il centro. Ha raggiunto l’area che la città di Santena ha dedicato ai caduti a Nassiriya. Il capriolo, che è il più piccolo cervide europeo, richiamato dai prati verdi, ha tentato di rientrare nel parco. Voleva farlo con il tragitto più corto. Ha deciso di passare tra le sbarre della recinzione. Un primo tentativo di entrata non è risuscito. Sulle sbarre sono rimasti un bel po’ di peli fini color marrone screziato. 

Un secondo tentativo di entrata è andato male. Il capriolo si è infilato tra due sbarre. E’ passata la testa, con il treno anteriore e il torace. Poi è rimasto imprigionato a livello addominale, quando il corpo del cervide si allarga. Per ore il capriolo le ha tentate tutte. Ha spinto, a più non posso, con gli arti posteriori, per tentare di svincolarsi dalle sbarre della recinzione. Nulla da fare. La stretta distanza tra due sbarre di ferro lo ha intrappolato per ore. Stringendolo a livello addominale. I tentativi di liberarsi non hanno portato a nulla. Le strette sbarre hanno rasato un po’ della sua pelliccia. Nelle varie spinte il capriolo si è ferito, superficialmente, qua e la, all’addome come agli arti posteriori. La spinta delle sue gambe posteriori, ben strutturate per i salti, nulla hanno potuto contro la rigida stretta delle barre metalliche. Ha spinto per ore. Inutilmente. Ogni tanto dalla bocca partiva il tipico abbaio del capriolo. Una richiesta di aiuto. A significare una situazione fattasi preoccupazione.

Intanto dopo l’apertura del parco alcune persone, camminando nei viali, hanno notato il capriolo. Hanno subito dato l’allarme. Il capriolo è stato notato anche dai parrocchiani, in uscita dalla celebrazione della messa. In zona si è formato un piccolo capannello di persone. Poco dopo le ore 11 sono arrivati i salvatori. Una squadra di vigili del fuoco volontari del distaccamento di Santena, sito in via Cavaglià 116, guidato da Cosimo Gallo. Sono scesi dal mezzo operativo in cinque. Il tempo di capire la situazione. Poi i vigili del fuoco volontari sono andati verso il mezzo e hanno tirato fuori un divaricatore. In pochi secondi le due sbarre sono state allargate. Finalmente libero il capriolo ha tentennato un po’. Si è rimesso in piedi e, barcollando non poco e zig-zagando, camminando e saltellando, ha preso la via dei prati Cavour. Pochi secondi ed è sparito tra gli alberi del parco monumentale Cavour. Finalmente libero. Lontano dall’invincibile stretta delle barre metalliche della cancellata. E’ finita bene…