SANTENA – 27 febbraio 2025 – L’oggetto della delibera approvata dalla giunta comunale, la numero 14 del 2025, è bello lungo: “Istituzione tariffe per procedimenti di competenza dell’ufficio di stato civile per richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana presentate ai sensi degli articoli 1, 2, 3 e 14 della legge 5 febbraio 1992, numero 91, o degli articoli 1, 2, 7, 10, 11 e 12 della legge 13 giugno 1912, n. 555 e di rilascio di certificati o estratti da atti di stato civile formati da oltre un secolo e relativi a persone diverse dal richiedente”. Se c’è qualcuno che a leggere è arrivato sin qui, ecco come e perché si è arrivati a questa delibera.
Nella delibera di Giunta – la numero 14, del 20 febbraio 2025 – è scritto che “Negli anni i procedimenti legati al riconoscimento della cittadinanza italiana e le attività a essi collegate (in primis la ricerca e il conseguente rilascio di certificazioni di stato civile relative a eventi pregressi, anche molto lontani nel tempo), hanno assunto dimensioni notevoli, impegnando in misura crescente l’Ufficio di Stato Civile del Comune in attività che risultano sostanzialmente gratuite per i richiedenti, in gran parte non residenti nel Comune, ma che producono costi diretti e indiretti per l’Ente, in ragione della mole di lavoro connessa”. Ancora nella delibera si fa presente che questi procedimenti “comportano infatti istruttorie articolate e complesse, in particolare quelle di riconoscimento della cittadinanza per discendenza da avo italiano (…) che richiedono delicate valutazioni di ordine giuridico che coinvolgono tutta la legislazione pro tempore vigente – dalla costituzione del Regno d’Italia a oggi e, talvolta, anche la normativa degli Stati preunitari – e si intrecciano spesso con procedimenti anagrafici concorrenti e di particolare complessità accertativa”. Con la delibera la Giunta comunale santenese ha istituito un contributo amministrativo per le domande di riconoscimento della cittadinanza italiana presentate ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 91, o della legge 13 giugno 1912, n. 555, per ciascun richiedente maggiorenne, nonché per le richieste di certificati o di estratti di stato civile formati da oltre un secolo e relativi a persone diverse dal richiedente.
Ecco la tabella, con gli importi dei contributi chiesti:
-Euro 600 per domande di riconoscimento della cittadinanza italiana e dichiarazioni presentate ai sensi degli articoli 1, 2, 3 e 14 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, o degli articoli 1, 2, 7, 10, 11 e 12 della legge 13 giugno 1912, n. 555.
-Euro 250, per ciascun atto, per domande di certificati ed estratti per riassunto o per copia integrale corredate dell’identificazione esatta dell’anno di formazione dell’atto e della data di nascita e del nominativo della persona cui l’atto si riferisce.
-Euro 300, per ciascun atto, per domande di certificati ed estratti per riassunto o per copia integrale non corredate dell’identificazione esatta dell’anno di formazione dell’atto e della data di nascita e del nominativo della persona cui l’atto si riferisce.
La delibera la Giunta comunale stabilisce che il “contributo deve essere pagato dai richiedenti esclusivamente a mezzo di PagoPA o altro mezzo tracciabile” e che “il contributo sulla domanda di certificazione (…) si applica indipendentemente dalla forma della certificazione finale, cartacea o digitale, formata secondo il diritto interno o secondo convenzioni internazionali ecc.”, “deve essere già stato assolto all’atto della presentazione della stessa” e che “non vi sarà diritto al rimborso in caso di esito negativo della ricerca o del procedimento”.
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FONTE
2025-Santena-GC14
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IMMAGINE: Santena, esterno di palazzo comunale. Al primo piano accoglie la sala dove si riunisce la Giunta comunale cittadina. Scatto della sera del 26 febbraio 2025