SANTENA – 1° aprile 2025 – Si è avviata la campagna produttiva 2025 per gli asparagi. Una partenza segnata dalle temperature troppo miti che condizionano, in negativo, l’emergere dei pregiati germogli. Intervista a un operatore del Caat, Centro agro alimentare di Torino.
Come è partita la stagione produttiva degli asparagi 2025?
«Sicuramente non bene perché il tempo ci ha messo del suo. Fa ancora troppo freddo. Le asparagiaie producono poco – informa un operatore del Caat che opera in una delle 79 aziende grossiste che operano nella struttura sita tra Rivoli e Grugliasco -. Poca merce significa che i prezzi sono alti, cari. Le asparagiaie avrebbero bisogno di qualche grado in più di calore. Lasciamo perdere che da noi in Piemonte negli ultimi giorni le temperature sono salite e siamo tutti in maniche corte. A Santena e in tutto il Pianalto le produzioni rappresentano una supernicchia. In questi giorni gli asparagi arrivano al Caat dalle regioni Puglia e Campania e dalla Spagna. Tutti luoghi dove, anche lì, fa ancora troppo freddo».
L’operatore del Caat aggiunge questo: «Non appena le temperature saliranno e si posizioneranno in media stagionale, le produzioni di turioni partiranno alla grande. Questo significa che al Caat avremo l’arrivo degli asparagi, in quantità, tutta insieme. Da noi oggi la poca merce disponibile arriva in gran parte sciolta e in minima parte in confezioni da mezzo chilogrammo. All’ingrosso la merce alla rinfusa a fine marzo vale 4,5-5 euro al chilogrammo. E’ da lavorare, senza che si conosca la suddivisione della pezzatura dei turioni. Gli asparagi lavorati, sempre a fine marzo 2025, quotano da 6 a 8 euro al chilogrammo, in base alla pezzatura».
L’operatore del Caat delinea anche i possibili scenari dei prossimi giorni, partendo da una locuzione in piemontese: «Suma butà che, tra qualche giorno, non appena la temperatura salirà, dal sud Italia e dalla Spagna gli asparagi arriveranno in gran quantità. Un altro problema da segnalare è questo. Per Pasqua 2025 i supermercati hanno giù stampato i volantini con le immancabili offerte degli asparagi. Chi fa acquisti per le grandi catene della GDO cercherà di accaparrarsi la merce, inevitabilmente facendo salire i prezzi. Quindi sino a Pasqua 2025 i pezzi degli asparagi aumenteranno. Poi, subito dopo Pasqua 2025 è ragiovenole ipotizzare che i prezzi crolleranno».
Con questi scenari che consiglio dare per i consumatori di asparagi?
«Direi che occorre prestare attenzione alla merce e all’etichettatura che riporta la provenienza. Occorre anche considerare che il miglior asparago da consumare è quello fresco, raccolto da poco tempo. Più si allunga il tempo che passa tra la raccolta e il consumo in tavola più calano le qualità organolettiche e nutrizionali dei turioni. Chi deve soddisfare le voglia di portare in tavola gli asparagi legga bene le etichette, esamini le caratteristiche dei turiono alla vista, senza perdere di vista il prezzo da pagare. Chi può aspettare sino a dopo Pasqua, che quest’anno è alta, tardiva, sicuramente spenderà meno…».
I vantaggi della supernicchia
Sin qui l’intervista. La produzione locale di asparagi in gran parte finisce nelle cucine dei ristoratori locali. Un buon numero di asparagicoltori del territorio sono soci dell’Associazione produttori di asparagi di Santena e delle terre del Pianalto. Tutti effettuano la vendita diretta in cascina. Spesso occorre prenotare gli acquisti. Nelle cascine dei soci dell’associazione gli asparagi sono commercializzati con il bollino che ne certifica la provenienza. Acquistando asparagi locali si porta in tavola prodotti a tempo zero e cioè appena raccolti. In chiusura va ancora riferito che la produzione di asparagi locali è davvero una supernicchia che, a livello nazionale, non viene manco considerata. Fa niente. Per tanti asparagicoltori di Santena e del Pianalto si tratta invece di una produzione più che significativa per i loro bilanci aziendali. E anche per i consumatori locali questa supernicchia offre la possibilità di acquistare e cucinare asparagi a chilometro zero e a tempo zero. Tutte robe più che positive…
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IMMAGINE: nella foto sopra il titolo del post il nuovo bollino 2025 che certifica le produzioni dell’Associazione produttori di asparago di Santena e delle Terre del Pianalto
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