SANTENA – 9 aprile 2025 – Suor Paola Pignatelli e suor Julieta Joao, Figlie di Maria Ausiliatrice, hanno presentato il Progetto dell’Associazione 2PR, Prevenzione e Promozione, che le parrocchie di Santena, Cambiano e Villastellone hanno scelto di sostenere nell’ambito dei progetti diocesani per la Quaresima di Fraternità 2025.
La presentazione si è svolta il 7 aprile 2025, nella Sala Blu dell’Oratorio San Luigi di Santena. L’incontro si è aperto con un breve indirizzo di benvenuto del parroco don Beppe Zorzan a suor Paola Pignatelli e suor Julieta Joao, Figlie di Maria Ausiliatrice, consorelle della santenese suor Novella Tesio. Don Beppe, che ha vissuto con la sua famiglia nel quartiere di Porta Palazzo, ha raccontato alcuni aneddoti, andando con il padre a comprare al mercato del Balon. Dopo un momento di preghiera la serata è proseguita con la testimonianza di suor Paola e suor Julieta. Suor Paola ha presentato il progetto portato avanti con una quarantina di soci e volontari dell’Associazione 2PR, PRevenzione e PRomozione (prevenzione e promozione, due pilastri del sistema educativo di don Giovanni Bosco). Nell’area di Borgo Aurora opera Apertamente cittadine, uno spazio di incontro e formazione per donne di culture diverse. Una presenza interculturale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di alcuni volontari impegnati nell’accoglienza e per l’integrazione, la formazione e l’educazione dei nuovi cittadini, soprattutto delle giovani donne e delle loro famiglie, per umanizzare la migrazione e costruire relazioni di pace.
Per le donne si propone: una scuola di lingua italiana; l’ABC della sarta; corsi di uncinetto e ricamo; laboratori vari; percorsi formativi, educativi e sanitari e orientamento ai servizi territoriali. L’obiettivo è riconoscere e promuover la dignità delle donne, rafforzare il loro percorso di autonomia all’interno della famiglia, della città e della cultura italiana. Ai ragazzi e ai giovani si propone il sostegno scolastico, per aiutare studenti, famiglie e scuola nel percorso di inclusione, affinché “nessuno si perda”. Ancora, sempre a ragazzi e giovani, si propongono esperienze di educazione interculturale, per promuovere nei gruppi giovanili atteggiamenti e scelte di accoglienza e rispetto della società plurale. In collaborazione con l’Oratorio di Valdocco i ragazzi, oltre ai compiti e la possibilità di socializzare in un ambiente sano, come l’oratorio, sono inseriti nell’ambito del progetto “Basket-ti-amo”. Per adulti e giovani, nell’ambito delle esperienze di Porta delle culture e della Rete del dialogo cristiano-islamico di Torino, si propongono incontri interculturali e di dialogo interfedi per valorizzare la ricchezza della diversità nella reciproca conoscenza. Da qualche anno l’Associazione 2PR segue, a distanza, la delicata situazione della realtà del Nord Est del Mozambico, l’area di Cabo del Gado e di Penma, dove del 2017 continua la guerriglia che porta quotidianamente masse di persone a sfollare nella città di Pemba e di Chiure. L’associazione 2PR sostiene a distanza, con erogazioni solidali periodiche, la scolarizzazione, la sanità e le necessità alimentari.
Suor Paola ha spiegato: «Siamo due suore a Porta Palazzo. Consapevoli di essere in un quartiere a maggioranza musulmana. Dove i luoghi di culto cristiano e cattolico vengono meno e si moltiplicano le moschee. Questo, oggi, deve far pensare tutti noi cristiani. Operiamo dal 2006 in campo pastorale, a servizio della popolazione migrante. Siamo in missione, nell’area di Porta Palazzo, nel Borgo Aurora. La nostra presenza è “svelata”, cioè senza velo e con abiti borghesi. Operiamo in Circoscrizione VII, terra che ha visto all’opera una pattuglia di santi sociali. Torino conta oltre 130mila migranti. In borgo Aurora ve ne sono ben 4.000, con la fascia di età più numerosa che conta dai 12 ai 21 anni. A Porta Palazzo gli stranieri siamo noi…».
Suor Paola ha aggiunto: «Ogni giorno siamo in mezzo alla gente, all’interno di strutture leggere, inclusive e accessibili da tutti. Operiamo in rete con la Chiesa locale, enti e associazioni esistenti nel quartiere. Nelle diverse attività siamo a fianco con stranieri di 20 nazionalità diverse». «Porta Palazzo è molto di più dello sfacelo che emerge degli articoli di cronaca nera – ha detto suor Paola -. Quotidianamente operiamo per contrastare questa narrazione. Questo significa anche andare in giro, con la gente del quartiere, a recuperare le bottiglie vuote, abbandonate per strada, in modo di evitare che, a sera o la notte, possano essere utilizzate come armi per offendere…». Suor Paola ha detto anche questo: «Tanti giovani musulmani sono preparati, intraprendenti e cercano il confronto con i giovani cristiani. Ma non sempre i nostri giovani sono preparati a reggere il confronto…».
Suor Julieta ha riferito: «Lavoriamo quotidianamente chiedendoci che cosa vuol dire oggi essere missionari. E cosa significa portare speranza. Ogni giorno ci mettiamo in gioco. Serve anche tanta formazione, agli stranieri come agli italiani. A esempio, siamo chiamati a contrastare il luogo comune che l’Europa stia invecchiando. E’ vero il contrario: con l’immigrazione l’Europa sta rinascendo». «Siamo tutti diversi, è difficile lavorare insieme – ha chiuso suor Julieta -. Ma è l’unica strada possibile per continuare a far camminare l’umanità». La serata si è chiusa con queste parole del parroco don Beppe Zorzan: «Questo progetto che portate avanti nel centro di Torino aiuterà anche noi nella vita quotidiana di ogni giorno. Nelle prossime settimane cercheremo di fare visita ai luoghi dove operate. La città di Santena conta l’8 per cento di immigrati. Albanesi, rumeni, marocchini, cinesi e moldavi: queste le comunità più numerose. Una cosa dobbiamo avere chiara: non si può più essere cristiani senza essere missionari…».
Il contributo richiesto dall’Associazione 2PR, Prevenzione e Promozione, nell’ambito della Quaresima di Fraternità 2025 è di euro 15mila. Il gruppo missionario delle parrocchie di Santena, Cambiano e Villastellone – con altre realtà della Diocesi – ha adottato questo progetto e propone ai cittadini delle tre parrocchie di sostenerlo con donazioni che si possono consegnare nelle buste oppure tramite la donazione di un’offerta portandosi a casa una o più piantine di erbe aromatiche, distribuite dai volontari del Gruppo missionario al termine delle messe nei giorni festivi. L’incontro è terminato con i parrocchiani che hanno fatto ritorno a casa, quasi tutti avevano tra le mani un po’ di odorose piantine aromatiche…