SANTENA – 22 maggio 2025 – Giro di boa per la Sagra dell’Asparago di Santena. 2025, giunta a metà strada dei dieci giorni della rassegna che la città dedica al pregiato germoglio dell’asparago, “Re della tavola di Primavera”.
Domenico Tosco, presidente della Pro Loco Santena, informa: «Per i primi giorni di sagra sono stati preparati e cucinati 9 quintali di asparagi. A oggi, mercoledì pomeriggio 21 maggio, ci sono stati consegnati 27 quintali di asparagi. Si tratta di prodotti provenienti in gran parte dalle asparagiaie di Santena, come da tutto il Pianalto. Il bel tempo ci ha aiutato a reperire gli asparagi dal territorio. Lo scorso anno nei dieci giorni della sagra abbiamo cucinato 40 quintali di asparagi. Quest’anno, considerati i numeri dei primi giorni, puntiamo a fare uguale. Se non di più…».
Sotto il PalAsparago 2025 operano 180 volontari in tutto. Il direttivo della Pro Loco Santena e un’ottantina di volontari adulti. Con loro, un centinaio di volontari della Pro Loco Giovani, con il presidente Claudio Angesia e la vice Gaia Bosticco. Ogni giorno i volontari muniti di maglia verde popolano il PalAsparago 2025. Lo fanno da metà mattina sino a notte inoltrata. Quattro-cinque di loro puliscono, selezionano e lavano gli asparagi che poi consegnano alla cucina. Dopo che la pattuglia di chef ha cucinato, i volontari adulti impiattano, seguendo le comande. Poi i giovani portano i vassoi con i piatti nella sala del PalAsparago, capace di accogliere 450 coperti.
Ai fornelli opera Lucian Tancau, capo chef del PalAsparago 2025. E’ affiancato dal sous chef Enrico Benedicenti e dagli chef Lorenzo Di Martino e Gianni Lauto. Al Palasparago 2025 si accede passando dalle casse. A fianco ci sono le bancarelle dei soci dell’Associazione produttori asparago di Santena e delle terre del Pianalto, sodalizio guidato da Agostina Genero. Le persone, dopo avere degustato i piatti a base di asparagi possono portarsi a casa i pregiati germogli, a tempo zero, cioè appena raccolti. Sotto il PalAsparago, dopo le casse, ad accogliere le persone venute a degustare gli asparagi ci sono Paolo Brancatelli, Davide Angesia, Antonio Maulucci e Remo Tebaldo. Attendono le persone in arrivo. Un saluto di benvenuto gentile. Poi li accompagnano ai tavoli. A seguire entrano in gioco ragazzi e studenti della Pro Loco Giovani e un gruppo di volontari adulti che affiancano i volontari più piccini. Prendono le comande e volano in cucina.
Ancora sotto al PalAsparago 2025 il bar, con Fabio Grollino che coordina una pattuglia di venti volontari, Con turni di sei, si occupano della cassa e di spillare vino, birra e servire i caffè. Nei primi giorni di sagra il più richiesto è il vino Arneis, seguito dalla birra, alla spina e artigianale. Al bar è possibile acquistare alcuni prodotti della ditta Fantolino: il Bombardino, lo zabaione e le uova, le setsse utilizzate dagli chef del PalAsparago 2025. Tra le curiosità va segnalato che nei primi giorni sono già sparite 50 bottiglie di vetro utilizzate per il vino. A fine pasto la gente se le porta a casa. Nonostante la cauzione, di un euro. Ancora sotto il PalAsparago è in funzione l’area per la raccolta differenziata. Una volta che le persone hanno finito di mangiare i volontari raccolgono i vassoi e li portano in quest’area dove altri volontari, dividono e separano tutto quanto rimasto: carta, cartone, plastica e vetro.
Nei primi giorni questi i piatti più graditi: frittelle di asparagi con fonduta; risotto agli asparagi; lasagne agli asparagi; agnolotti Laigueglia con asparagi burro e salvia; scaloppine di lonza con salsa al marsala e asparagi; branzino olio e timo con asparagi e patate duchessa; asparagi burro, parmigiano e patè di olive; torta paradiso agli asparagi con crema inglese; mirtilli da passeggio Fogliati.
Il presidente della Pro Loco Domenico Tosco e i componenti del direttivo Piera Rubinetto e Paolo Brancatelli, ieri pomeriggio, mercoledì 21 maggio 2025, stanchi ma contenti, mentre preparano l’ennesima apertura del PalAsparago 2025, commentano così: «Ci sembra di poter dire che lo staff della cucina e tutti noi volontari della Pro Loco, adulti e giovani, abbiamo retto bene a questi primi giorni di sagra. All’inizio, inevitabilmente, c’è stato qualche disguido. Tutto è stato sistemato. L’intero gruppo, sin da subito, ha saputo raggiungere un buon affiatamento». Le cose vanno così bene che il Presidente Domenico Tosco durante uno dei tanti passaggi sul palco di piazza Martiri della Libertà, si è lasciato sfuggire: «Noi volontari tutti e gli chef abbiamo già fatto cose che non mi sarei mai aspettato. Questa edizione della Sagra dell’asparago di Santena potrebbe passare alla storia…».
Domenico Tosco, Piera Rubinetto e Paolo Brancatelli aggiungono anche questo: «Il bilancio dei primi giorni di sagra dell’asparago di Santena è positivo. E questo, a dispetto di alcuni che gufavano. Alcuni erano dubbiosi sul fatto che questa rinnovata Pro Loco Santena riuscisse nel gestire al meglio i dieci giorni di sagra che Santena dedica al suo prodotto orticolo principe, i germogli di asparago. Ebbene, sinora ci sembra che stiamo dimostrando di farcela. E anche alla grande. Ricordo che per raggiungere questo obiettivo ci sono volontari che praticamente vivono sotto il PalAsparago. Durante la settimana partiamo al mattino presto. A pranzo mangiamo insieme. Poi, nel pomeriggio, si continua a preparare ogni cosa per l’apertura del PalAsparago. Tutti insieme, si affrontano e si risolvono i problemi che quotidianamente sorgono nella gestione del PalAsparago. Magari qualche volta per trovare la soluzione ci confrontiamo anche con vivacità. Ma poi troviamo una quadra e i problemi si risolvono».
In un’area del PalAsparago ci sono tre tavoli da otto posti. Sono riservati ai volontari delle associazioni cittadine che operano durante la sagra a servizio della viabilità e sicurezza nei giorni di sagra. «Queste persone ci danno una grossa mano durante la sagra – affermano i componenti del direttivo della Pro Loco Santena -. Terminato il loro servizio qui trovano un momento di ristorazione. Per loro c’è un menu dedicato. Domenica, con il grande affollamento c’è stato qualche incomprensione, prontamente superata. Noi, in base alla situazione delle presenze ai tavoli del PalAsparago cerchiamo di accontentare tutti. A questi tavoli ruotano anche gli artisti che si esibiscono sul palco della Sagra, allestito davanti alla fontana delle quattro stagioni, come pure le persone dei service audio e video».
Dal presidente dei verdi della Pro Loco Domenico Tosco arriva ancora un messaggio: «Chiediamo ai santenesi che vivono nel centro cittadino di avere un minimo di pazienza. Sappiamo che i dieci giorni di sagra possono portare un po’ di disagi. La piazza centrale cittadina è chiusa. Nelle vie contigue il traffico spesso è caotico. Ricordo che la sagra ha l’obiettivo di attirare gente. Si lavora per promuovere l’asparago e con esso tutta la città. Tutti noi volontari, prestiamo servizio a favore dell’intera comunità santenese. Come dell’intero territorio. Chiediamo ai santenesi di portare un minimo di pazienza per gli inevitabili disagi. Ricordo che, di concerto con l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, si fa di tutto per ridurre al minino i disagi». Poi, come sempre, sui social locali sono pubblicati commenti polemici di “leoni da tastiera”. Alcuni del tutto fuori luogo. Saranno affrontati a fine sagra. Ma questo non si può certo scrivere. I tre della Pro Loco Santena concordano fermi e risoluti: «Butà nen lolì». Disobbedisco.