Prevenzione della violenza tra i giovani: Regione e forze dell’ordine hanno presentato il progetto Move Up

Torino – 18 novembre 2013 – Come prevenire a scuola le discriminazioni, i fenomeni di violenza e di bullismo e come utilizzare senza rischi le nuove tecnologie? Parte da queste domande il progetto regionale “Move Up – Destinazioni Alternative”, promosso dalla Regione Piemonte con il sostegno del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e l’Ufficio Scolastico Regionale.

L’iniziativa, che apre la settimana degli eventi dedicati alla Giornata Mondiale contro la violenza alle donne che si celebra il 25 novembre, è stata presentata in una conferenza stampa, oggi a Torino, a cui hanno partecipato l’Assessore regionale alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia,  il Vice Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Colonnello Pietro Dattuomo, il Primo Dirigente della Polizia di Stato, Dott.ssa Paola Capozzi.

MoveUp“Non abbassare la guardia contro la violenza rappresenta una priorità – sottolinea a proposito del progetto il Presidente Cota –  che la Regione Piemonte sente di dover onorare  attraverso i migliori strumenti oggi a disposizione. La collaborazione in questa battaglia con le Forze dell’Ordine, che quotidianamente si confrontano sul campo col fenomeno, è quanto mai preziosa e può realmente aiutare tutti noi ad una corretta comprensione di questa vera e propria piaga della nostra società  Prevenzione ed  educazione sono le parole chiave su cui vogliamo insistere,  soprattutto in riferimento alle nuove generazioni, alle quali dobbiamo dire che una società libera da ogni forma di violenza negli anni a venire è possibile, anche grazie al loro impegno”.

“L’Arma dei Carabinieri – spiega il Colonnello Pietro Dattuomo –  è da sempre attenta ai fenomeni del degrado sociale e in particolare si pone in prima linea verso gli emergenti problemi del disagio giovanile che trovano sovente espressione nell’ambito scolastico. E’ pertanto lieta di continuare a dare il suo apporto partecipando attivamente ad ogni tipo di iniziativa nello specifico, e quindi anche al progetto regionale denominato Move Up, nel contesto del quale vengono riassunte tutte le tematiche che spaziano dalla violenza esercitata nei confronti dei soggetti deboli, anziani, donne e minori, e al bullismo, che si presenta essenzialmente nella scuola. Il contributo dell’Arma piemontese nello specifico settore si è consolidato in tutti questi anni grazie all’esperienza maturata capillarmente sull’intero territorio della Regione con la partecipazione a tutte quelle iniziative comunque legate alla cultura della legalità, comprese quelle  patrocinate sotto l’egida dell’Osservatorio Permanente sul Bullismo. Tra gli  obiettivi dell’Arma c’è  sempre quello di stimolare a riflettere sull’indispensabilità del rispetto delle regole  da parte dei giovani, in modo che ne  comprendano l’esatto valore anche per contribuire a costruire nel tempo una società più giusta e attenta nel merito”.

“La Polizia di Stato assolve ai compiti istituzionali fissati dall’ordinamento. Attraverso le Questure e gli Uffici di Specialità, la Polizia di Stato cura, altresì, la promozione di progetti di legalità nelle scuole. Nel corso delle numerose iniziative promosse dalle Questure della Regione Piemonte, nonché dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte – Valle d’Aosta”, si sono svolti incontri con la partecipazione di numerosi studenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, coinvolti in percorsi di approfondimento sul concetto di legalità e sul diritto di cittadinanza. Anche il progetto “MOVE UP” vede la Polizia di Stato, con le sue articolazioni, impegnata nella sensibilizzazione delle famiglie circa l’uso consapevole delle nuove tecnologie, il rispetto della diversità e la prevenzione della violenza di genere”.

“Move Up – spiega l’assessore Giovanna Quaglia – approfondisce in particolare tre temi di grande attualità tra i giovani: il rispetto della diversità, la prevenzione della violenza e l’uso consapevole delle nuove tecnologie. Si rivolge alle scuole primarie, alle secondarie e alle agenzie formative e si realizza con l’utilizzo di specifici kit didattici per gli insegnanti, con  animazioni teatrali che coinvolgono in prima persona gli studenti e con incontri territoriali per i genitori che vedono il coinvolgimento dalla Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri sull’educazione alla legalità, sui reati che conseguono il bullismo e la violenza, sui pericoli della navigazione in rete e sull’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie”.

“La risposta alle diverse forme di violenza che oggi caratterizzano il mondo giovanile – aggiunge – può venire dall’attivazione del dialogo, dallo scambio di sinergie e della sensibilizzazione tra alunni, famiglie e docenti per acquisire una consapevolezza comune delle proprie azioni, fornire maggiore informazione, anche dal punto di vista delle condanne penali in cui si può incorrere, oltre agli  strumenti di difesa”.

Per approfondimenti www.regione.piemonte.it/moveup

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