TAV: contrari, ma favorevoli? Santena rurale e costituzionale. Puntata 161

SANTENA – 2 marzo 2019 – 17 marzo, la Giornata dei Maggiorenni. La ruralità e il paesaggio sono gli elementi di forza del Chierese-Carmagnolese. Un territorio e una comunità che cercano di valorizzare le identità per creare lavoro e sviluppo puntando su produzione, logistica e TAV.

 1) Piazza Costituzione ai 18enni. In Piazza della Costituzionele due installazioni col testo della Costituzione e dell’Inno di Mameli, hanno al centro Camillo Cavour: il principale artefice dell’Unità d’Italia. Santena èla città italiana che ha raccolto in una sola piazza i simboli del 17 marzo: ”Giornata nazionale dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Il Comune, insieme  agli Amici di Cavour, al Circolo Europa e altre Associazioni ha avviato e sostanziato, all’insegna della storia patria, la realizzazione dell’integrazione tra Museo Cavour e Città. Logica vorrebbe che alla Piazza, unica e altamente simbolica, ogni anno, nella celebrazione della Giornata del 17 marzo, sia dato il giusto rilievo nazionale e locale. La consegna ufficiale a tutti i 18enni Santenesi della copia della Costituzione è un passo significativo per sottolineare l’assunzione di doveri e diritti, legati all’essere cittadini maggiorenni.

2) Distretto del Cibo, accesi i motori. In vista dell’appuntamento fissato a Carmagnola il 10 marzo durante la Fiera Primaverile di Carmagnola, i Comuni si preparano a deliberare la richiesta di istituzione del Distretto del Cibo della Zona Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana. Hanno già deciso: Poirino, Riva presso Chieri, Cambiano, Carmagnola e Santena. Altri, tra cui Pecetto, lo stanno per fare.

3) Campagna Asparagi 2019. Sottoterra per ora non si sono mossi. L’aria, quando non c’è pieno sole, è fredda. Le gemme dovrebbero essere ferme, anche se su alcune zampe troppo superficiali si sono allungati primi germogli, che comunque rimangono coperti. Questo clima preoccupa. La natura ha bisogno di acqua e di freddo. I lavori di preparazione intanto sono iniziati. In questi giorni arriveranno i teli biodegradabili da sperimentare in campo. In attesa che inizi la Campagna, l’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto lavora sulle attività di promozione. La prima uscita pubblica sarà il 10 marzo, alla 555° Fiera Primaverile di Carmagnola. Insieme all’Istituto Agrario verrà presentata una asparagiaia dimostrativa itinerante, con tanto di piantine e zampe, frutto della sperimentazione nell’asparagiaia didattica del Baldessano-Roccati. Il successivo appuntamento è la tradizionale apertura che si tiene come da consuetudine, a Torino, al Circolo dei Lettori.

4) Asparagi del 2019. Di positivo c’è che la domanda è stimata superiore all’offerta. Il ciclo di rotazione dei clienti in questi anni è in crescita, sia per i clienti famiglia, che per i gruppi di acquisto, la ristorazione e il commercio qualificato. Mentre aumenta la vendita diretta in cascina, si manifesta, da parte dei clienti, del settore agroalimentare e della ristorazione un crescente interesse per la vendita in tempo zero e la certificazione di provenienza. Permane invece la difficoltà a raggiungere mercati fuori Regione, vuoi per la complessità a garantire i volumi, vuoi per i costi di trasporto, di distribuzione e di logistica legati alle piccole dimensioni aziendali: fattore che conferma il valore della forma associativa.

5) Tessile e agricoltura. Santena è stata legata indissolubilmente per secoli alla tessitura. Un nodo sciolto solo due decenni dopo la metà del Novecento con la chiusura della Stamperia Menzio. Nel passato, Santena significava Chieri e Chieri voleva dire produzione e commercio a livello Mondiale, comprese l’America e le Fiandre. La tessitura santenese ha dunque una storia iniziata nel Medioevo e consolidata nei secoli successivi, basata sulla disponibilità di acqua nel suo territorio grazie alla Banna. Nel periodo pre-industriale che va dalla fine del Quattrocento alla metà del Settecento, più della metà della popolazione era attiva in operazioni di “battitura, sbiancatura, coloritura, tessitura “ ed altro ancora. Vicolo Bombarra e la parte alta di Via Principe Amedeo erano la sede dei lavatoi. Fino all’Ottocento buona parte della popolazione era attiva nel lavaggio e nell’allevamento dei bachi da seta, lavori che si sommavano a quelli tipici dei contadini.  Nel momento in cui il tessile perse la sua forza di integrazione del reddito, i Santenesi risposero specializzandosi, puntando sull’orticultura, sui pioppi, sull’allevamento di bestiame e sul commercio.

6) Chieri e Santena. Altre lavorazioni relative all’agricoltura e al tessile erano la coltivazione della canapa, del lino e del “gualdo”, la pianta per tingere in azzurro. Un’altra attività era la coltivazione del gelso, alimento necessario per l’allevamento del baco da seta, cui faceva seguito, al momento giusto, la trattura e la torcitura del filo di seta. La bava del baco è una scleroproteina che crea, opportunamente ritorta, il filo di seta.

7) TAV contrari ma favorevoli. Che nei confronti di un progetto o di un’idea ci siano favorevoli e contrari è normale. Ed è un errore dividere semplicisticamente le persone tra l’uno o l’altro schieramento. Uno sbaglio che entrambi i campi hanno fatto in passato, sottovalutando la maggioranza silenziosa di chi ancora non si schierava. Erano i cosiddetti A-TAV, tra i quali c’erano quelli cui non importa nulla, che non si preoccupavano di capire la complessità e le scelte che stanno intorno alla TAV, ma anche coloro che volevano conoscere e approfondire. Insomma un quadro con differenti sfaccettature, in continua evoluzione, fattosi, in questi ultimi, decisivi mesi, più chiaro. Adesso parrebbe che perfino tra i più convinti elettori di quelli che sono contrari alla TAV, molti siano favorevoli alla TAV.

Gino Anchisi

da Santena, la città di Camillo Cavour, 2 marzo 2019.

**
www.rossosantena.it