Santena, un commento di Bruno Ferragatta sulle attuali vicende politiche

SANTENA – 12 ottobre 2009 – Di seguito un contributo di Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra, sulle attuali vicende politiche cittadine.

Bruno Ferragatta

Gentile Filippo, congratulandomi per l’utile servizio del blog che amministri desidero contribuire al dibattito di questi giorni con alcune riflessioni sulle vicende santenesi cercando di superare una dialettica corta.

Devo confessare che sedermi nella sala consiliare di Santena, città in cui ho vissuto la parte più significativa della mia adolescenza e in cui vivono ancora i miei genitori, per me è stato un significativo onore e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di compiere questo passo.

Il dibattito interno al consiglio ha, dopo i primi entusiasmi della maggioranza, messo in luce i primi miasmi che facevano supporre una vita difficile per l’amministrazione. Infatti, il tentativo di “aggiustare” questioni personali del sindaco, la competizione e l’epurazione di  assessori sospetti di gettare ombra sul “manovratore”, i dibattiti fatti di rancore con quella parte dell’opposizione che nel passato aveva condiviso le linee dell’attuale maggioranza, hanno ridotto l’azione dell’amministrazione a pura gestione del quotidiano farcita di qualche variante urbanistica disseminata qui e là senza un vero piano urbanistico. Qualche distribuzione di sovvenzioni ad associazioni e qualche festicciola estiva come le Miss e i Mister. Troppo poco.

Ciò che è mancato e continua a mancare è un vero quadro d’insieme su cosa si voglia realizzare per la città. Insomma, qualche idea sul futuro capace di disegnare un quadro di realizzazioni per  Santena di qualità più elevata. E dire che le risorse umane e culturali non mancano! Invece, non si riesce ad andare oltre un profilo basso composto da scaramucce interne e di affermazione di un potere fatto di piccolo cabotaggio amministrativo.

Eppure molti sarebbero gli argomenti su cui impegnare seriamente l’amministrazione. Però ci vorrebbe maggiore autorevolezza fuori e dentro  Santena per essere credibili. Se non ci mettiamo in rete come interlocutori competenti e affidabili, faticheremo a trovare una collocazione al Palasport, non affronteremo il problema del Parco – che non consiste soltanto in un cancello chiuso e ricordo al Sindaco che c’è lo strumento dell’ordinanza senza dover compiere gesti eclatanti come la rottura dei lucchetti – e ci troveremo all’appuntamento del 2011 senza aver provveduto a prepararci in modo  efficace e senza aver colto  l’occasione di rilancio dell’immagine della città. Accanto a questi temi di grande impatto vi sono quelli più piccoli ma importanti per i cittadini. Basti pensare all’assenza e/o alla rottura di marciapiedi in alcune zone e ad una viabilità che non viene progettata. Oppure al collegamento interno del trasporto pubblico. L’elenco sarebbe lungo.

In breve credo che ormai questa amministrazione sia al declino. Da venerdì il Sindaco sarà poco più che commissariato e obbligato a cedere ora all’uno ora all’altro della sua maggioranza. L’unico collante sarà la distribuzione di deleghe, senza progetti organici. Finché rimarrà in piedi.

Per Santena credo sia necessario e urgente  promuovere un processo che metta le basi di un cambiamento. Santena ha bisogno di persone nuove, che rappresentino una cesura col passato – basta vivere della passata alluvione! –, capaci di guardare avanti sapendo coinvolgere nel dialogo anche i giovani. E non ne faccio una questione di schieramento politico o partitico, ma di unione di persone di buona volontà, competenti e serie,  capaci soprattutto di generosità e di guardare al futuro come opportunità.

Bruno Ferragatta
Capogruppo Unione Centrosinistra