Santena, Cascella replica duro a Falcocchio

Santena – 8 novembre 2010 – Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale, replica alle affermazioni di Pino Falcocchio: «Dice bugie.E poi se c’è uno che è stato cacciato dalla porta quello è proprio Falcocchio, sfiduciato quasi dall’intero consiglio». Di seguito, la replica a tutto campo di Santino Cascella.

Santino Cascella comincia tranquillo: «Ho letto le esternazioni del signor Falcocchio; si tratta di dichiarazioni che mi hanno stupito parecchio, perché si tratta di bugie. Ma andiamo con ordine. Intanto diciamo questo:  si è costituita questa federazione di gruppi – Lega Nord-Progetto Santena – in maniera spontanea. Siamo in cinque e tutti vi abbiamo aderito del tutto liberamente. La stessa Borgarello, esponente della Lega Nord, è stata la promotrice di questa formazione; non è che è confluita in questo gruppo perché impazzita o costretta. E’  stata una libera scelta. Poi, come abbiamo visto, per ordine di partito, in occasione degli equilibri di bilancio ha votato in linea con la maggioranza di Nicotra. Ma non per questo il gruppo è stato sciolto. Il nostro gruppo c’è e va avanti. E poi, mi sia consentito, i consiglieri tutti, Falcocchio compreso, sono chiamati semplicemente a prendere atto della nascita di un nuovo gruppo. Qui invece si vorrebbe arrivare a negare l’esistenza del nostro gruppo consiliare». Santino Cascella prosegue: «Noi cinque ci siamo trovati di recente. Anche alla luce di quanto successo durante il voto sugli equilibri di bilancio abbiamo deciso di continuare questa nostra esperienza come gruppo».

«E veniamo alle bugie – afferma Santino Cascella –. Mi ha fatto specie che il signor Falcocchio si sia permesso di dire che io, il presidente del consiglio comunale, sarei stato messo alla porta dalla maggioranza del sindaco Benny Nicotra. Questo è una bugia; io non ricordo di essere mai stato messo alla porta da parte di nessuno. Ho sempre deciso direttamente che cosa fare.  Naturalmente, anche in passato, ho deciso di dare vita a un gruppo, Progetto Santena e, in parte, di fare opposizione a questa maggioranza perché, io come altri, non abbiamo condiviso il modo di agire della maggioranza del sindaco Benny Nicotra.  Tutto questo l’ho sempre fatto del tutto autonomamente. E, naturalmente, io non sono mai stato cacciato da nessuno. Sempre in passato avevo anche deciso di estromettermi dal partito, ai tempi di An. Ho una lettera di dimissioni, che ho conservato. Dunque non mi risulta proprio di essere stato cacciato dalla porta da chicchessia e, men che meno, dal signor Falcocchio».

Santino Cascella dice di più: «Quindi la verità è che io non sono mai stato cacciato da nessuna parte. Anzi, quando hanno tentato di farlo ho sempre dimostrato di avere forza per respingere questi attacchi e di andare avanti, tranquillamente. Lo ripeto; non è affatto vero che sono stato  cacciato. Questo signor Falcocchio ha la memoria corta. Chiederei a questo signore di tirare fuori documenti che dimostrino le cose che lui  afferma. Forse però ha la memoria corta; se così non fosse proprio lui dovrebbe, invece, ricordarsi che se qualcuno è stato cacciato, quel qualcuno è stato proprio lui. Il signor Falcocchio è stato cacciato dalla porta della Giunta dall’intero consiglio comunale che, quasi all’unanimità, gli ha revocato la fiducia. E vorrei anche ricordare al signor Falcocchio che, in tale occasione, non è stato difeso neanche dal sindaco che, novello Ponzio Pilato,  ha preferito astenersi al momento di votare la mozione di sfiducia. Dopo qualche tempo proprio il signor Falcocchio, cacciato dalla porta dalla Giunta è potuto rientrare quando il sindaco ha costretto alle dimissioni Massimiliano Miano per far rientrare Falcocchio in Giunta comunale. Un assessore che rientra in giunta dopo essere stato sfiduciato dal consiglio si può ben dire che sia rientrato passando per la finestra».

Il presidente del Consiglio va a briglia sciolta: «E poi mi chiedo anche: ma da quando un consigliere ha il potere di non riconoscere un gruppo consigliare? Il nostro gruppo poi non ha bisogno dell’approvazione del signor Falcocchio e neppure di quella della maggioranza. Noi cinque ci siamo costituiti gruppo e abbiamo tutto il diritto di esistere, senza che nessuno metta in dubbio chissà che cosa. Tanto è vero che, per ora, andiamo avanti; in futuro si vedrà. Oltretutto il nostro gruppo non è che si tiene assieme perché qualcuno sta facendo pressione. Semplicemente noi cinque stiamo uniti perché abbiamo deciso così. Certo la Lega Nord in occasione della votazione sugli equilibri di bilancio ha dovuto allinearsi alla coalizione del sindaco., ma non è detto che ciò abbia cambiato qualcosa all’interno del nostro gruppo. La signora Borgarello resta la capogruppo. E non mi sembra affatto che, da parte di Borgarello, ci sia l’intenzione di sciogliere il’allleanza. Noi andiamo avanti. E’ poi del tutto evidente che la maggioranza del sindaco Benny Nicotra ha un qualche problemino da risolvere. La Borgarello, affiancata da noi quattro, non potrà che vedere salire la scarsa considerazione che in passato gli è stata tributata da tutto il Pdl».

Santino Cascella chiude così: «In sostanza spero di avere dimostrato che  le affermazioni di Falcocchio sono campate in aria e non sono sostenute da nulla. Invece, tutto ciò che io affermo, ora come in passato, è supportato da documentazione che posso produrre ed esporre, in qualsiasi momento. Questo significa anche una cosa: sarebbe bene che il signor Falcocchio prestasse maggiore attenzione a ciò che afferma. Infatti, secondo me, c’è il rischio che si possa beccare anche qualche querela. Le sue accuse nei miei confronti sono tanto altisonanti quanto inconsistenti».

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