Santena, Edoardo Tamagnone interviene sulla situazione politica cittadina

Santena – 17 agosto 2011 – Edoardo Tamagnone, ex consigliere comunale, esponente del Pdl, fondatore di Progetto Santena, interviene in merito alla situazione politica cittadina.

La prima domanda a Edoardo Tamagnone è questa. Qual è l’attuale posizione rispetto alla situazione politica cittadina?

“In questi giorni, un po’ come tutti, sono in vacanza. Solo a settembre l’attività politica santenese riprenderà a tutti gli effetti. La prima cosa che va detta è che io non sono fuori dal Pdl, come invece vorrebbe qualcuno. Nelle prossime settimane io penso che nell’ambito del Pdl cittadino si dovrà ragionare sulle persone che potranno essere ritenuti i depositari del simbolo. Naturalmente occorrerà tenere conto che, sempre in autunno, si aprirà la stagione dei congressi. Penso che, anche a Santena, si dovrà convocare l’assemblea degli iscritti per eleggere un direttivo e il segretario cittadino. Occorrerà seguire quanto avverrà a livello regionale nel Pdl: da un lato c’è il gruppo vicino a Ghiglia e Ghigo, dall’altro c’è Progetto azione, che fa riferimento a Burzi. Quanto potrà capitare in Piemonte potrà avere riflessi anche a Santena. In ogni caso, anche se a Santena non si dovesse convocare un congresso, io rivendicherò il simbolo. A livello cittadino io non sono fuori dal Pdl e non ho nessuna intenzione di levare il disturbo e lasciare che il simbolo finisca tranquillamente nelle mani di altri. Quantomeno, il simbolo, lo rivendico anche io. In questa battaglia non sono solo, con me ci sono altri iscritti al Pdl. A settembre chiederemo ufficialmente, ai vertici provinciali e regionali del partito, di poter essere riconosciuti come rappresentanti del Pdl. In sostanza, a livello cittadino, la situazione nel Pdl mi sembra fluida e penso potrà succedere di tutto”.

Edoardo Tamagnone, in questi giorni si continua a parlare degli undici consiglieri comunali che, con le dimissioni, hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale. Che rapporto c’è fra te e gli altri dieci?

“Ho letto un po’ di dichiarazioni al blog dove si continua a parlare del gruppo degli undici che stanno lavorando per arrivare alla costituzione di una lista civica. Per quanto mi riguarda devo dire che non ho mai partecipato a queste riunioni. Non ci sono mai andato non perché non ne voglia fare parte, semplicemente perché non mi hanno mai coinvolto. Dal giorno delle dimissioni è stata avviata la strada per arrivare a una lista civica ma io non ne so nulla. A questo gruppo io rivolgo un ‘in bocca al lupo’. Vadano dove credono. Non mi hanno coinvolto e quindi non mi va di essere annoverato in questo progetto. Per quanto ne so gli undici sono dieci; perché io non ci sono”.

Nell’ambito dell’area del Pdl cittadino come stanno le cose a oggi e in quale direzione si lavorerà?

“Innanzitutto mi sembra davvero presto per discutere di questo. Io credo che bisognerà comunque lavorare per costruire una lista civica, al di là dei partiti di appartenenza dei vari soggetti.  Per quanto riguarda Progetto Santena io lavorerò per arrivare a costituire una lista di chiara indicazione civica, poi certo dentro ci sarà anche qualcuno in rappresentanza dei partiti che, in qualche modo, potrebbe dare una mano alla lista. Aggiungo ancora che, per quanto riguarda il Pdl, visto che in città siamo stati divisi negli ultimi due anni non è che io oggi mi faccio da parte e lascio campo libero agli altri scritti al Pdl. Se ci sarà da fare una battaglia la condurrò; io e altri amici oggi non possiamo certo tirarci indietro”.

Edoardo Tamagnone, in consiglio comunale sei stato il primo a sollevare critiche rispetto ai comportamenti dell’ex sindaco Benny Nicotra. Oggi tutti prendono le distanze dal sindaco…

“In queste settimane tutti fanno a gara nel ritagliarsi meriti rispetto alla cacciata di Benny Nicotra dal palazzo Comunale. Io, in tempi non sospetti, avevo posto una serie di problemi rispetto al comportamento dell’allora sindaco. Apertamente, e per primo, ho detto che l’agire del sindaco in alcuni casi non era più compatibile con il ruolo di primo cittadino.  Ricordo che, in merito alla vicenda dell’aspettativa chiesta da Nicotra, dopo la sua assunzione al Centro lavaggio terreno di Fossano e dopo le prese di posizioni in commissione e in consiglio comunale ho presentato una denuncia per truffa. Pur in presenza di fatti che io ritengo gravi il Pdl si è ben guardato dal prendere una posizione. Oggi, che perfino nel Pdl arrivano i distinguo e le prese di distanza rispetto all’operato del sindaco anche rispetto alla vicenda delle assunzioni all’Ages, non vedo perché dovrei farmi da parte e lasciare campo libero all’interno del Pdl cittadino”.

Tamagnone come sono i rapporti con la Lega Nord?

“Con la lega Nord, in particolare con Patrizia Borgarello, a partire dalla formazione della federazione in consiglio, che vedeva insieme noi di Progetto Santena e la Lega Nord, abbiano stretto un accordo. E anche in occasione della firma delle dimissisoni, lei sostanzialmente aveva dato il consenso. E tuttora siamo costantemente in contatto, tanto è vero che, proprio con la Lega Nord, c’è un discorso aperto per il futuro. Dunque oggi in città  il Pdl è spaccato e io faccio parte del Pdl che sta con la Lega. E, per le prossime amministrative, lavorerò per arrivare a un accordo con la Lega Nord”.

Ci sono altre considerazioni in merito a quanto successo dopo lo scioglimento del consiglio comunale?

“Devo dire che l’amarezza è tanta. Sfido tutti a dimostrare che si sarebbe potuto arrivare allo scioglimento del consiglio comunale senza la denuncia che ho presentato rispetto alla vicenda del Centro lavaggio di Fossano. Ho sollevato la questione da solo; gli altri si sono accodati e appena sciolto il consiglio ora vengo ignorato dagli altri dieci consiglieri dimissionari. Ci sono ancora alcune cose che ritengo di chiarire. Proprio nella vicenda del Centro lavaggio di Fossano ritengo che non tutti i consiglieri di opposizione abbiano fatto fino in fondo il loro dovere. Infatti, la denuncia è stata presentata da noi di Progetto Santena e dagli altri due gruppi di opposizione: Insieme per Santena e Udc-Unione dei Moderati. I tre consiglieri dell’Unione centrosinistra all’ultimo momento hanno ritirato le loro firme.  Un dietrofront che non ho capito allora, così come continuo a non capire oggi. Per la cronaca, ricordo che la denuncia al sindaco è stata firmata anche da noi tre di Progetto Santena, un gruppo che almeno sulla carta, fa parte della coalizione guidata dal sindaco. Detto questo oggi tutti sono lì a ritagliarsi meriti sulla fine anticipata del terzo mandato a sindaco per Nicotra. Chiudo rimarcando l’importanza della  firma di Giovanni Giacone che ha reso possibile lo scioglimento. Invito ancora tutti a ragionare come allo scioglimento si sia arrivati con undici firme, tra cui tre di componenti di Progetto Santena e un assessore della Giunta Nicotra. Dunque il sindaco è stato mandato a casa con il contributo delle opposizioni, ma anche e soprattutto con le firme di quattro consiglieri eletti nelle fila della maggioranza. Un dato che non si può ignorare”.

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