Santena, consiglio comunale informale sulla Prodit Engineering

Santena – 7 novembre  2012 – Ci sono due notizie in merito al progetto della Prodit Engineering che sta lavorando per acquisire dal costituente governo libico una commessa per arrivare a svolgere, per un anno, attività di formazione a mille studenti libici che la ditta, sita lungo via Asti, vorrebbe ospitare in strutture da costruire sul terreno aziendale. A breve verrà convocato un consiglio comunale informale per dare modo alla ditta di presentare il progetto in ogni dettaglio. La seconda notizia è che il sindaco Ugo Baldi oggi ha incontrato il direttore del Settore programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia dell’assessorato all’Urbanistica e pianificazione territoriale della Regione Piemonte. Obiettivo dell’incontro: individuare la strada da seguire per arrivare ad avere le autorizzazioni necessarie a realizzare le strutture capaci di accogliere i mille studenti. Lo strumento dovrebbe essere quello della conferenza di servizi

La prima notizia è che nella giornata di oggi il sindaco Ugo Baldi informa che è orientato a chiedere un incontro informale con i consiglieri comuanali, a porte chiuse, per discutere del progetto della Prodit Engineering che sta lavorando per aggiudicarsi una commessa  con il nuovo governo della Libia che prevede un anno intero di formazione per mille studenti libici. La ditta ha in progetto di costruire le strutture per alloggiare gli studenti nell’area retrostante la struttura aziendale, sito ai confini con la borgata dei Marocchi.

«Intendo riunire tutti i consiglieri, alla presenza dei dirigenti della Prodit Engineering – spiega il sindaco Ugo Baldi –. In questo modo gli amministratori cittadini potranno rivolgere ai dirigenti della Prodit Engineering tutte le richieste di chiarimenti rispetto al progetto di formazione. Siamo orientati a tenere una riunione a porte chiuse: la ditta presenterà il progetto e gli amministratori potranno fare le domande che riterranno. Preferiamo una riunione a porte chiuse perché la presenza del pubblico potrebbe portare a posizioni strumentali da parte dei gruppi consigliari. Siamo orientati a concedere a ogni gruppo del parlamentino cittadino di poter far accedere all’aula due persone come uditori. Vogliamo che la ditta abbia modo di presentare compiutamente il progetto, a porte chiuse, senza che si scateni la bagarre come di solito avvien con la presenza del pubblico. La riunione si terrà lunedì 12 novembre, a partire dalle 17,45».

La seconda notizia, sempre in merito al progetto della Prodit Engineering è che questa mattina il sindaco e i dirigenti del comune si sono incontrati con Livio Dezzani, direttore del settore Programmazione strategica, politiche territoriali ed edilizia dell’assessorato all’Urbanistica e pianificazione territoriale della regione Piemonte. Ugo Baldi spiega: «Il direttore regionale ha delineato alcune strade percorribili per arrivare ad avere il via libera a edificare le strutture necessarie a ospitare i mille studenti.  Con l’ufficio tecnico stiamo valutando quale strada prendere. Io vorrei riuscire ad avere la più ampia condivisione: per questo sono orientato ad arrivare alla convocazione di una conferenza di servizi: un istituto della legislazione italiana di semplificazione amministrativa dell’attività della pubblica amministrazione, volta ad acquisire autorizzazione, atti, licenze, permessi e nulla-osta, mediante convocazione di apposite riunioni collegiali, i cui termini sono espressamente disposti dalla normativa vigente,  a partire dalla legge 241 del 1990. La conferenza di servizi va vista sia come un modulo procedimentale di semplificazione sia come uno strumento di coordinamento, diretto a soppesare e aggregare la pluralità degli interessi coinvolti in un determinato procedimento. Per l’iter di una variante urbanistica che consenta di realizzare strutture capaci di accogliere mille persone servono 8-10 mesi: un tempo che non è compatibile con le esigenze manifestate dalla ditta: per questo la strada da seguire dovrebbe essere quella della conferenza di servizi».

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