Santena, cda della Forchino, dalla Regione arriva uno spiraglio

Santena – 5 maggio 2015 – Il cda della Forchino dovrebbe proseguire il suo mandato fino al termine del 2015. Non ci sono ragioni per l’arrivo del commissario. Sono due notizie uscite dalla riunione di ieri con l’assessore regionale alle Politiche sociali.

Casa_riposo_Forchino_SantenaIeri, lunedì 5 maggio, il sindaco Ugo Baldi, il presidente del cda della casa di riposo Forchino Sergio Bernardini e il dirigente apicale avvocato Guglielmo Lo Presti, hanno incontrato Augusto Ferrari, assessore regionale alle Politiche sociali, della famiglia e della casa, per discutere della vicenda del cda della casa di riposo di via Milite Ignoto. Sindaco, dirigente e presidente della Forchino, hanno presentato la situazione della casa di riposo all’assessore regionale. Da un lato le legge Madia consente di nominare un cda con componenti pensionati, che operano senza alcun compenso, per la durata massima di una anno. Dall’altra, i funzionari della Città metropolitana di Torino, nel regolamento della casa di riposo sono andati a scovare che il cda deve avere durata di 4 anni. A fronte di questa incongruità la Regione Piemonte ha chiesto al Comune di Santena e al Consorzio per i servizi socio assistenziali di azzerare l’attuale cda e di nominarne uno nuovo, per sanare l’incompatibilità segnata dalla Città metropolitana di Torino.

Il sindaco Ugo Baldi riferisce: «Nell’assessore regionale Augusto Ferrari abbiamo trovato massima disponibilità nel ricercare una strada per superare questo assurdo e ridicolo empasse. L’assessore si è dimostrato estremamente sensibile al problema che gli abbiamo posto. Ha capito che la situazione rasenta veramente l’assurdo. E la vicenda del cda alla Forchino è una delle tante in giro per il Piemonte, come in tutta Italia. Su questa vicenda noi siamo pronti a fare da apripista per le tante amministrazioni comunali che sono nella medesima situazione. E’ probabile che la Regione formuli un quesito al Ministero. Nel frattempo confidiamo che, in Parlamento, prevalga il buon senso e la legge Madia possa venire modificata là dove prevede che i componenti del cda in pensione, anche a fronte di zero compensi, non possano operare per più di anno».

Sergio Bernardini, presidente del cda della Forchino, la riunione la sintetizza così: «Per prima cosa l’assessore ci ha comunicato che non ci sono le ragioni per commissariare la casa di riposo Forchino. Ci hanno riferito che il commissariamento è da escludere. Noi speriamo cheprima possibile venga modificata la norma della legge Madia che esclude che i pensionati – anche se operano gratuitamente – possano far parte dei cda solo per un anno. Che senso ha impedire ai pensionati di prestare servizio gratuito nei cda di molti enti e organismi? Secondo noi proprio nessuno e, difatti, in tutta Italia, stanno sorgendo problemi per molti cda». «Durante la riunione – aggiunge e conclude Sergio Bernardini – la Regione si è detta intenzionata a far proseguire il mandato del nostro cda fino al termine del 2015, così come era stato indicato nella nomina effettuata dal sindaco Baldi, nel pieno rispetto di quanto disposto dalla legge Madia. Per certi versi con la nostra vicenda potremo fare da apripista per le tante situazioni simili esistenti in Regione Piemonte come nell’intero Paese. Il cda che presiedo spera di poter continuare a lavorare fino al termine dell’anno e che, nel frattempo, la normativa venga modificata. Speriamo bene».

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