Santena, Ugo Baldi: «L’illegalità? È come uno scarafaggio, si insinua dove meno te lo aspetti»

SANTENA – 25 giugno 2017 – «Santena, apparentemente, è una città tranquilla – ha detto il sindaco Ugo Baldi –. Ma l’illegalità è come uno scarafaggio: si insinua dove meno te lo aspetti». Lo ha detto il sindaco Ugo Baldi, nel recente incontro che l’Istituto comprensivo cittadino ha organizzato con il magistrato Gian Carlo Caselli sul tema “Camminando verso la legalità”.

Pino Masciari e famiglia

Il sindaco Ugo Baldi, rivolgendosi agli studenti santenesi, ha detto: «Per contrastare l’illegalità servono l’onestà e la legalità. In tema di legalità la situazione santenese non è sempre stata idilliaca. Fino a 6-7 anni fa la nostra città era sovente all’onore della cronaca per fatti non proprio edificanti. Per fatti di illegalità. Uno degli obiettivi dell’amministrazione che ho guidato sin dal 2012 è stato quello di riuscire a far tornare Santena una cittadina normale, dove l’illegalità fosse meno presente». Il sindaco ha aggiunto: «Il primo atto della mia amministrazione, nel 2012 è stato concedere la cittadinanza onoraria a un testimone di giustizia: Pino Masciari. Un atto compiuto per segnare una svolta in questa città. Una sorta di muro invisibile per arginare coloro che volevano che questa città continuasse a convivere con l’illegalità».

Ugo Baldi, sindaco di Santena

Ugo Baldi ha aggiunto: «In questi anni abbiamo fatto argine alla illegalità, lavorando anche con le scuole. Questo muro invisibile lo abbiamo alzato anche insieme a voi, studenti santenesi.  Abbiamo lavorato in tanti ambiti, a prima vista apparentemente lontani dalla legalità, ma che in realtà non lo sono. Ad esempio, con le scuole cittadine abbiamo lavorato per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo: un terreno fertile per l’illegalità. Con voi ragazzi, partendo dalla matematica, abbiamo scoperto che, praticamente, la probabilità di vincere alle macchinette mangiasoldi è quasi nulla. E invece le persone vengono indotte a giocare continuamente, sempre di più. Giocando si impoveriscono e diventano così terreno fertile per soggetti che li attraggono in circuiti negativi, a partire dall’usura. Con voi ragazzi abbiamo capito che il contrasto del gioco d’azzardo e una cosa utilissima per combattere l’illegalità». Il sindaco ha aggiunto: «Altro aspetto preoccupante, che spesso vivete sulla vostra pelle, è il bullismo. Senza arrivare a fenomeni eclatanti, proprio la mancanza di rispetto, verso il vostro vicino di banco, anche nelle cose più semplici, rappresenta l’inizio dell’illegalità. Voi studenti, nel rispetto o meno che avete fra voi compagni, con questi atti siete i primi a segnare il confine tra legalità o illegalità. Bisogna avere chiaro dentro di noi la volontà di essere onesti  e leali con gli altri. Questo diventa fondamentale per realizzare  ogni giorno un substrato positivo per la nostra città di Santena».

Il sindaco ha chiuso così: «C’è un’altra cosa che, insieme a voi ragazzi, come amministrazione comunale, abbiamo cercato di portare avanti in questi anni.  Fare in modo che in voi ragazzi ritorni il senso civico, il senso dello Stato che oggi, molti adulti santenesi, sembrano avere smarrito.  Invece è importante sapere di fare parte di una comunità unica che è lo Stato e che le regole vanno rispettate: dalle più semplici fino alle più complesse. Dal non buttare per terra una cicca, fino all’atto più terribile ed efferato. Anche buttare per terra un mozzicone o una bottiglia vuota è un atto di illegalità: si fa torto agli altri cittadini. Questi sono discorsi che, in questi anni, abbiamo portato avanti qui all’Istituto comprensivo. Per voi ragazzi sono tappe fondamentali nel percorso della cittadinanza verso la legalità. Su questo, come amministrazione, abbiamo investito e continueremo a farlo. E su questi temi voi ragazzi siete chiamati a essere testimoni verso genitori e nonni. Anche nella nostra città abbiamo bisogno che la riscossa della legalità parta da voi ragazzi, altrimenti c’è il rischio che questa battaglia venga persa. Noi adulti contiamo su di voi. Voi siete la Santena del domani…».

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